Sci, Mondiali: Bassino tredicesima, il gigante a Gut-Behrami per 2 centesimi su Shiffrin

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Sci –  Lara Gut-Berhami si prende anche l’oro in gigante, dopo quello in superG (oltre al bronzo in discesa). “Era il mio sogno di tutta la mia carriera vincere questa gara che secondo me è tra le più importanti”. La svizzera, 29 anni, sposata con il centrocampista del Genoa Valon, non  vinceva in coppa dal 2016. Ma ora è nella storia dello sci svizzero raggiungendo Erika Hess e Maria Walliser, le uniche due elvetiche capaci di due ori nello stesso campionato (nel 1987).

 

Lara Gut-Behrami con la medaglia d’oro (afp)

 

Dopo aver chiuso la prima manche col terzo tempo, beffa per due centesimi la leader americana, Mikaela Shiffrin, che è d’argento per la sua terza medaglia in Italia (oro in combinata e bronzo in superG). Con la retrocessione al 10° posto finale della statunitense Nina O’Brien, che aveva chiuso al mattino 2^, il bronzo va per 9 centesimi di ritardo a Katharina Liensberger grazie al miglior tempo di manche. Per l’austriaca è la seconda medaglia dopo l’oro nel parallelo (molto contestato) ex aequo con Marta Bassino.

Proprio sulla piemontese, 24 anni, leader della disciplina in coppa con 4 successi e un 3° posto, pesava la responsabilità dell’ultima possibile medaglia nel settore femminile. Invece Marta sbaglia due volte in maniera evidente nella prima manche accusando un ritardo troppo pesante (15^ a 1”54 da Shiffrin) e nella seconda è di nuovo un po’ fallosa nella diagonale del Rumerlo e non riesce a fare un miracolo chiudendo 13^.

A fine gara Marta Bassino guarda avanti: “È inutile piangersi addosso, era una gara secca e non è andata: io ci tenevo tantissimo ma la stagione continua. E’ chiaro che sono dispiaciuta, ci speravo tanto. Ma per quanto ci stia male oggi, l’oro nel parallelo mi ha regalato tanta gioia e va a incorniciare la mia stagione: quello che ho fatto finora non lo butto via. Questa gara è come una parentesi. Nella prima manche ho fatto tanta fatica nella parte centrale, quel tipo di neve mi ha tolto fiducia e poi ho fatto un errore che mi è costato caro. Dopo sapevo che era dura con quel distacco  recuperare e anche nella seconda manche ho fatto di nuovo fatica. Ora torno a casa per riposare e poi la stagione continua, c’è davanti un mese bello intenso, sarò pronta per ripartire”.

Federica Brignone dovrebbe farlo oggi nello slalom, cui ha deciso di partecipare dopo un po’ di indecisioni. Per la valdostana, 30 anni, vincitrice della coppa generale l’anno scorso, un’altra giornata difficile: : non è riuscita a completare la prima manche, cadendo dopo circa 35 secondi dalla partenza, un’altra volta in una curva a sinistra senza avere appoggio sugli sci, come nello slalom della combinata dove è caduta alla terza porta. Fede, furente e non a torto con i regolamenti astrusi del parallelo individuale dove ha perso il derby ai quarti con Bassino, sembra non aver smaltito tutta la rabbia. “Sono scivolata e non sono riuscita a tirarmi su. Impossibile recuperare da un errore del genere. Peccato non è stato un Mondiale favorevole a me. Eppure stavo bene e credo lo si sia visto anche in gigante da come stavo sciando. Ma lo sport è così, bello e cattivo, è dai momenti complicati che si cresce e si diventa persone migliori. E io lo voglio fare, mi dispiace non esserci riuscita in questi Mondiali in casa, l’unico e ultimo grande evento della mia vita in Italia, visto che tra cinque anni ai Giochi di certo non ci sarò”.




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