Sci – Oro al mondiale di Cortina per l’azzurra Marta Bassino

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Sci – Marta Bassino è campionessa del mondo di gigante parallelo ai Mondiali di Cortina. Lo è in condivisione con l’austriaca Katharina Liensberger: le due hanno tagliato il traguardo con lo stesso tempo nella finalissima di Rumerlo, al termine di una gara tiratissima. Bronzo per la francese Tessa Worley.

 Katharina Liensberger (AUT). Photo: GEPA pictures/ Markus Oberlaender

Marta Bassino ha conquistato l’oro nel parallelo femminile, prima medaglia azzurra ai Mondiali di Cortina.
La piemontese ha battuto Meta Hrovat agli ottavi, Federica Brignone ai quarti, Tessa Worley in semifinale e infine Katharina Liensberger nella sfida conclusiva (poi però a sorpresa la FISI ha cambiato il regolamento sancendo un oro per due!)Bronzo per la francese Tessa Worley.
E’ forse la più inattesa, arrivata con la piemontese, ultima tra le 16 qualificate a questa gara, novità per la manifestazione iridata. Per Marta Bassino si tratta della prima medaglia ai Mondiali della carriera, in attesa del gigante di giovedì, specialità in cui in questa stagione vanta già quattro vittorie.


Marta Bassino. si è salvata di 1 centesimo dall’eliminazione nelle qualificazioni della mattina ma il 16° posto le ha dato la possibilità di affrontare ogni turno scendendo sulla pista rossa nella seconda manche, vantaggio notevole. Inoltre ha chiuso a pari merito sia la semifinale sia la finale.
Tra gli uomini, titolo iridato per il francese Faivre, davanti al croato Zubcic e allo svizzero Meillard. Luca De Aliprandini è uscito ai quarti di finale

MARTA BASSINO ENTUSIASTA
“Incredibile, bellissimo – ha detto a caldo la Bassino -. Ero emozionata già dalla semifinale, sono rimasta concentrata perchè pensavo si potesse fare. E’ stata una lotta, la pista blu era molto lenta e non era mai finita questa gara. E’ la ciliegina sulla torta, ma credo nel gigante di giovedì. Mi tolgo un grande peso, ma se vuoi raggiungere certi traguardi devi lottare. Dedico l’oro alla famiglia e alla mia squadra, è grazie a loro se sono qui”

LA PRIMA MEDAGLIA AZZURRA AL MONDIALE DI CORTINA
L’Italia muove finalmente il medagliere iridato, ancora a secco fino all’impresa della cuneese. Fuori nelle qualificazioni del mattino le azzurre, Lara Dalla Mea e Laura Pirovano, mentre Brignone si e’ dovuta arrendere a Bassino nel derby azzurro dei quarti di finale.

LA BIOGRAFIA DI MARTA BASSINO
Nata a Cuneo il 27 febbraio 1996, Marta Bassino vive a Borgo San Dalmazzo (CN) e gareggia per l’Esercito. Seconda di tre fratelli (il primogenito Marco e Matteo), è figlia di Maurizio, maestro e allenatore di sci, ed Elena. All’età di 2 anni ha infilato per la prima volta ai piedi due sci di plastica, nel giardino di casa.
E’ cresciuta nello Sci Club Lurisia, poi nello Sci Club Vermegnana. Da ragazzina ha praticato anche atletica, tennis, tuffi e soprattutto la ginnastica artistica, che ha abbandonato alle soglie dei 13 anni.
Le prime vittorie ai Trofei Topolino e Pinocchio sugli sci, in slalom e in gigante. A livello internazionale il primo grande acuto è del 2014: oro in gigante ai Mondiali juniores. Subito dopo ha debuttato in Coppa del Mondo, alle finali di Lenzerheide (Svi).
Nel massimo circuito ha centrato la prima vittoria nel gigante di Killington, il 30 novembre 2019. Le altre quattro, sempre in gigante, sono tutte di questa stagione: Soelden, Courchevel e 2 volte a Kranjska Gora. Nel suo bottino anche 5 secondi e 7 terzi posti. È vicinissima a conquistare la sua prima Coppa di specialità. È al suo 4° Mondiale e siamo certi che sarà ancora grande protagonista a Cortina.

Federica Brignone  (Photo by Laurent Salino/Agence Zoom/Getty Images)

FEDERICA BRIGNONE CONTRARIATA DALLA PISTA

Federica Brignone è molto insoddisfatta della pista: “Una gara indecente, sono inc… nera”. E ancora: “Ai Mondiali poi, non si può”, si sfoga l’azzurra, eliminata nei quarti proprio dalla compagna. Nel mirino la differenza tra le due piste, quella rossa e quella blu.
Dopo la prima discesa, da regolamento, si può ottenere al massimo un vantaggio di mezzo secondo (anche se l’avversaria esce dal tracciato). Essendo i due percorsi, nonostante ‘paralleli’, differenti, può capitare che uno dei due si riveli più veloce dell’altro e che questo gap si consolidi con i passaggi degli sciatori. Come è, effettivamente, parso in questo caso. Ecco allora che chi si trova a correre la seconda manche sulla pista rossa (nello specifico) trae vantaggio dal fatto che deve recuperare uno svantaggio spesso inferiore rispetto a quello realmente accumulato nella prima discesa (sempre per il ‘tetto’ dei 50 centesimi). Senza nessuna colpa, perché non sono certo le atlete che decidono il regolamento.
Federica Brignone non recrimina certo contro la compagna di squadra, ma si scaglia su una formula che non farebbe emergere i reali valori in campo, affidandosi più alla casualità che altro. “Sono arrabbiatissima” perché “il regolamento di questa gara è ingiusto”, dice. “È una delle gare più indecenti che abbiano organizzato a un Mondiale, con delle differenze enormi tra un tracciato e l’altro”.
La 30enne valdostana, sesta alla fine, aggiunge: “Questo valeva sia per gli uomini che per le donne. Mi sentivo forte e ho sciato benissimo, mi dispiace perché potevo fare davvero una bella gara”.
Più composto, ma allineato nel merito, l’altro azzurro Luca De Aliprandini: “Tra i due tracciati c’era un secondo di differenza, così non è giusto”.




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