Sport – Sci – Mikaela Shiffrin la campionessa dal grande cuore

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Mikaela Shiffrin – L’annata appena conclusasi di sci  ha una storia da raccontare quella di Mikaela Shiffrin (compleanno lo scorso 13 Marzo),  atleta statunitense che ha messo da parte denaro e successi per trascorrere il finale di stagione con la sua famiglia dopo la tragica ed improvvisa scomparsa dell’amato padre.

Ma andiamo a ricostruire la sua storia.

“Andate e dite a chiunque voi amiate che gli volete bene, e quanto gli volete bene. Fatelo subito. Vi prego”. Mikaela Shiffrin ha twittato così il suo dolore per la morte improvvisa di suo padre Jeff, 65 anni. La sciatrice americana, 24 anni, specialista dello slalom ma ormai competitiva anche nella velocità, 2 ori e un argento olimpico, 5 titoli mondiali, 66 successi in Coppa del mondo e vincitrice delle ultime tre coppe generali che guadagna 3 milioni di dollari a stagione, ed era in testa  alla classifica anche quest’anno dopo 22 gare su 39 si è fermata.. E’ in Colorado per piangere suo papà, professore associato di anestesiologia all’Università del Colorado, ex sciatore anche lui, appassionato di fotografia. Secondo fonti stampa americane (Ski Racing Magazine), avrebbe avuto un incidente in casa, a Edwards dove viveva nella nuova abitazione di sua figlia, 20 minuti di auto da Vail, non lontano dalle piste di Beaver Creek.

“La mia famiglia ha il cuore infranto oltre ogni immaginazione per la morte inaspettata di mio padre, un uomo generoso, amorevole, premuroso, paziente, meraviglioso. Le nostre montagne, il nostro oceano, la nostra alba, il nostro cuore, la nostra anima, il nostro tutto” ha aggiunto Mikaela sui social per spiegare il senso del suo primo messaggio. “Ci ha insegnato tante lezioni preziose… Ma soprattutto ci ha insegnato una regola d’oro: sii gentile, e prima pensa. Questo è qualcosa che porterò con me per sempre. Era la solida base della nostra famiglia e ci manca terribilmente. Grazie, dal profondo del mio cuore, per aver rispettato la privacy della mia famiglia mentre proviamo tanto dolore in questo periodo inimmaginabile e devastante”.

Una ferita complicata in un anno particolare, per Mikaela. Aveva deciso per la prima volta in vita sua di camminare sulle proprie gambe, senza l’appoggio di sua madre Eileen che l’aveva seguita prima come coach e poi come mentore in uno staff privato per tutta la carriera, viaggiando per più di sei mesi l’anno in tutto il mondo. Una scelta fatta di comune accordo, dopo che Eileen aveva sentito la necessità di cambiare le proprie priorità in seguito alla perdita di sua madre 98enne, cui Mikaela era molto legata, circa 4 mesi fa. Voleva stare più a casa e in famiglia, più vicina al marito e all’altro figlio Taylor, anche lui ex sciatore. Intorno a Natale la famiglia Shiffrin si era riunita in Europa, un’occasione che Mikaela aveva preso per ricaricarsi di energie emotive dopo qualche gara sbagliata, il che non è da una come lei abituata all’infallibilità. Le colleghe, e anche lei stessa, stavano scoprendo una Mikaela  meno macchina da gara ma ricca di umanità.

C’è un altro episodio da raccontare denso di significati.

Nel febbraio 2011, ai Mondiali Juniores di Crans Montana, una giovanissima americana (15 anni e 10 mesi) vince il bronzo in slalom speciale. E’ Mikaela Shiffrin, una predestinata, un’atleta costruita per vincere. Il 20 dicembre 2012, ad Are, nello slalom notturno del Grande Nord, quando l’americana conquista la sua prima vittoria in Coppa del Mondo, non ancora maggiorenne.

Mikaela racconta: “Dopo aver vinto la prima gara ero esaltatissima, ma anche molto stanca, era una gara in notturna e avevo solo voglia di festeggiare con la mia famiglia, di chiamare mio padre e mio fratello al telefono, di evitare tutti gli altri, compresi i media. Ad un certo punto incontro una ragazzina che mi dice: ‘Ho il cancro, ti fai una foto con me?'”

E’ come un pugno nello stomaco per Mikaela, che si ferma e parla con Emma Lundell, una 11enne da Ornskoldsvik, cittadina svedese della provincia di Angermanland.

Emma sta lottando contro la leucemia, e riceve da Mikaela parole di incoraggiamento: “le ho raccontato di un mio amico che aveva il cancro, e che lo aveva superato e ora stava bene”. Dopo l’incontro Mikaela pubblica la storia su facebook, commentando: “Il miglior regalo di Natale che potessi ricevere è stato il sorriso di Emma, grazie”

La storia sportiva di Mikaela continua, con nuove vittorie e nuove medaglie, ma anche quella di Emma, che porta avanti la sua lotta contro la malattia, con notevoli progressi. Finchè Emma esce dalla chemioterapia ed è torna a sciare, e decide di creare un videomessaggio per Mikaela…

“Voglio farti sapere che il nostro breve incontro mi ha dato la forza di andare avanti – dice Emma – Andare avanti e lottare contro il cancro. Tu e tua madre siete state carinissime. Oggi non sono più in chemio, e mi sento meglio. I miei capelli sono ricresciuti e mi sento ogni giorno più forte”

Sport-Expressen ha pubblicato il video di Mikaela mentre riceve il videomessaggio di Emma…una manciata di secondi e Mikaela scoppia a piangere…poi arriva la risposta: “Emma, sono così felice che stai bene e che la chemio è finita. I tuoi capelli sono bellissimi! E mi piace il tuo accento! Sono davvero felice e spero di vederti ancora, magari ad Are. Ho pensato molto a te e sono davvero felice di averti conosciuta perchè il tuo pensiero mi aiuta a rimanere con i piedi per te quando sto per diventare superba. E penso come deve essere stato difficile per te e come sono felice di averti conosciuto, e di auguro il meglio!”

 

Mikaela, in queste ore è intervenuta anche sul Coronavirus.  “Per me è folle che ci sia ancora là fuori della gente che dice che il Coronavirus è solo una forma di influenza e che non si copre la bocca quando tossisce o starnutisce. Che poi sono sempre i primi a lamentarsi di tutti gli inconvenienti che si trovano ad affrontare mentre non fanno nulla per ridurre la diffusione”. Con queste parole la giovane sciatrice Mikaela Shiffrin si scaglia contro coloro che continuano a ignorare la pericolosità del Covid-19.

 

La campionessa statunitense lanciando un appello via Instagram, invita le persone a fare maggiore attenzione per combattere e sconfiggere la pandemia: “Ho letto tante storie strazianti di persone anziane che hanno quasi paura di andare al negozio per prendere le cose necessarie sapendo che sono più a rischio di contagio rispetto ai giovani o a chi sta in salute – continua la Shiffrin -. Allo stesso tempo ho letto storie commoventi di persone che si fanno avanti per dare una mano e assicurare ai vicini più anziani quello di cui hanno bisogno e permettere loro di stare al sicuro. Ma il fatto è che manca ancora qualcosa a livello di igiene personale e questo significa che possiamo fare di più per combattere la diffusione di questo virus e tenere al sicuro i nostri cari, genitori, nonni, amici, vicini. E allora facciamolo. Continuiamo a spargere la voce, ogni volta che ci laviamo le mani, ci copriamo la bocca e ci teniamo a distanza possiamo salvare tre persone da una possibile infezione. Non è così difficile, che dite?”.

 

La sua storia è tutta da narrare. Mikaela Shiffrin, originaria di Eagle-Vail, si è fatta notare a livello internazionale per la prima volta nel 2010 vincendo lo slalom gigante e lo slalom speciale nel trofeo Topolino, considerato una sorta di Mondiale giovanile. Ha debuttato in gare FIS il 16 novembre 2010 giungendo 18ª nello slalom gigante tenutosi sul tracciato di Copper Mountain in Colorado.

 

Pochi giorni dopo, il 29 novembre, ha esordito in Nor-Am Cup ottenendo il 14º posto nello slalom speciale di Loveland e il 14 dicembre ha colto a Panorama in supercombinata la prima vittoria, nonché primo podio, nella manifestazione continentale, cui sono seguiti altri tre successi nella stessa stagione che ha chiuso con la vittoria della classifica di slalom speciale e il 3º posto in quella generale.

Ha partecipato ai Mondiali juniores del 2011 a Crans-Montana in Svizzera, conquistando la medaglia di bronzo nello slalom speciale vinto dall’austriaca Jessica Depauli davanti alla svedese Anna Swenn Larsson.

 

L’11 marzo 2011, non ancora sedicenne, ha disputato la sua prima gara in Coppa del Mondo, prendendo il via allo slalom gigante tenutosi nella località di Špindlerův Mlýn (Repubblica Ceca), senza riuscire a qualificarsi per la seconda manche.

 

Il 27 novembre 2011 ha conquistato i primi punti in Coppa del Mondo, arrivando 8ª nello slalom speciale di Aspen, e il 29 dicembre successivo è salita per la prima volta sul podio piazzandosi 3ª, dietro alla vincitrice Marlies Schild e a Tina Maze, nello slalom speciale di Lienz. Il 2 febbraio 2012 ha esordito anche in Coppa Europa (9ª in slalom speciale a San Candido); ha concluso la sua prima stagione completa in Coppa del Mondo al 43º posto della classifica generale.

 

Il 20 dicembre 2012, a diciassette anni, ha ottenuto la sua prima vittoria in Coppa del Mondo nello slalom speciale di Åre. Durante il proseguimento della stagione si è ripetuta, sempre in slalom speciale, altre due volte (a Zagabria Sljeme e a Flachau).

 

Ai Mondiali di Schladming 2013, sua prima partecipazione iridata, si è piazzata 6ª nello slalom gigante del 14 febbraio e due giorni dopo si è laureata campionessa del mondo nello slalom speciale, diventando una delle più giovani sciatrici a ottenere questo risultato.

In Coppa del Mondo vincendo durante le finali di Lenzerheide il suo quarto slalom speciale stagionale si è aggiudicata la Coppa del Mondo di specialità davanti alla Maze di 33 punti. Grazie a questo risultato la Shiffrin è diventata la seconda atleta statunitense a ottenere questo trofeo: prima di lei c’era riuscita Tamara McKinney nel 1984.

In classifica generale è risultata 5ª, con 7 podi e 4 vittorie.

 

La Shiffrin con la medaglia d’oro vinta in slalom speciale ai Giochi Olimpici di Sochi 2014

Si è confermata ai massimi livelli nella stagione 2013-2014, vincendo il primo slalom speciale della stagione a Levi e ripetendosi successivamente a Bormio e a Flachau; ha conquistato inoltre i primi podi in carriera in slalom gigante.

 

Ai XXII Giochi olimpici invernali di Soči 2014, sua prima presenza olimpica, è arrivata 5ª nello slalom gigante il 18 febbraio e tre giorni dopo ha vinto la medaglia d’oro nello slalom speciale diventando, a 18 anni e 345 giorni, la più giovane campionessa olimpica della specialità nella storia dello sci alpino.

 

L’8 marzo successivo vincendo lo slalom speciale di Åre si è aggiudicata, con una gara di anticipo, la seconda Coppa di specialità in carriera (di 150 punti il divario finale con la svedese Frida Hansdotter). Ha finito la stagione con 8 podi (5 le vittorie) e il 6º posto nella classifica generale.

 

All’inizio della stagione 2014-2015, il 25 ottobre a Sölden, ha vinto il suo primo slalom gigante in Coppa del Mondo, ex aequo con l’austriaca Anna Fenninger. Ai Mondiali di Vail/Beaver Creek 2015 ha vinto la medaglia d’oro nello slalom speciale ed è stata 8ª nello slalom gigante; al termine della stagione si è aggiudicata la terza Coppa del Mondo di slalom speciale consecutiva (con 110 punti di vantaggio su Hansdotter) ed è risultata 4ª nella classifica generale, con 8 podi (6 le vittorie).

 

Nel primo slalom speciale della stagione 2015-2016, il 28 novembre ad Aspen, ha vinto con 3″07 di vantaggio sulla seconda classificata, Veronika Zuzulová, superando così il primato che durava dal 1º marzo 1968, quando ad Abetone tra Florence Steurer, prima classificata, e la seconda Annie Famose ci furono di 3″ netti. La sua stagione è stata in seguito segnata da un’assenza di due mesi dovuta a un infortunio subìto il 12 dicembre a Åre; i suoi podi stagionali sono stati sei, con cinque vittorie.

 

La stagione 2016-2017 inizia all’insegna del successo con le vittorie dei primi tre slalom speciali in calendario (Levi, Killington e Sestriere); inoltre, aggiudicandosi consecutivamente i due slalom giganti e quello speciale di Semmering il 27, 28 e 29 dicembre, eguaglia il record di Vreni Schneider, che conquistò anch’essa tre vittorie in altrettanti giorni (6, 7 e 8 gennaio) a Schwarzenberg e Mellau nel 1989.

Ai Mondiali di Sankt Moritz 2017 si è aggiudicata la terza medaglia d’oro consecutiva nello slalom speciale — eguaglia il primato della tedesca Christl Cranz ottenuto nelle edizioni 1937, 1938 e 1939 —, precedendo la svizzera Wendy Holdener, e ha vinto l’argento nello slalom gigante, alle spalle della francese Tessa Worley. Durante l’annata ha vinto la sua prima coppa di cristallo (staccando di 318 punti Ilka Štuhec) e la sua quarta Coppa del Mondo di slalom speciale (con 275 punti in più della Zuzulová), mentre nella Coppa del Mondo di slalom gigante è risultata seconda, superata di 85 lunghezze dalla Worley; i podi sono stati 14, di cui 11 vittorie.

 

Il 1º dicembre 2017, all’inizio della stagione 2017-2018, ha ottenuto sulla pista Men’s Olympic Downhill di Lake Louise il primo podio della sua carriera in Coppa del Mondo in discesa libera (3ª); il giorno successivo si è aggiudicata nella medesima località la sua prima vittoria nella specialità.

Grazie alla vittoria nello slalom speciale di Flachau del 9 gennaio 2018, Shiffrin diventa la prima sciatrice di sempre a vincere le prime cinque gare del calendario in tale specialità, eguagliando inoltre, con 41 successi, il record di vittorie nella Coppa del Mondo femminile ottenute prima del ventitreesimo compleanno, fino ad allora appartenente unicamente a Annemarie Moser-Pröll; ha poi superato tale primato il 10 marzo seguente, grazie al successo nello slalom speciale di Ofterschwang.

Frattanto, ai XXIII Giochi olimpici invernali di Pyeongchang 2018 ha vinto la medaglia d’oro nello slalom gigante, quella d’argento nella combinata e si è classificata 4ª nello slalom speciale. A fine stagione è risultata vincitrice della sua seconda Coppa del Mondo generale e della sua quinta Coppa del Mondo di slalom speciale (di 605 e 275 rispettivamente le lunghezze di vantaggio su Holdener), mentre ha concluso al terzo posto quella di slalom gigante; i podi sono stati 18 e 12 le vittorie.

 

La stagione 2018-2019 ha visto Shiffrin salire per la prima volta sul podio di un supergigante, vincendo la gara disputatasi il 2 dicembre 2018 a Lake Louise: tale affermazione le ha permesso di diventare la settima sciatrice in grado di ottenere successi in tutte e cinque le specialità dello sci alpino, nonché l’unica capace di farlo in sei (grazie allo slalom parallelo).

Il 29 dicembre, con la vittoria dello slalom speciale di Semmering, è diventata l’atleta più vittoriosa in Coppa del Mondo in questa specialità, superando il primato di 35 successi detenuto fino a quel momento dall’austriaca Marlies Schild;con la medesima affermazione è divenuta inoltre, con 15 successi, la sciatrice con più vittorie nel massimo circuito internazionale in un singolo anno solare. Il 2 febbraio 2019 grazie alla vittoria nello slalom speciale di Maribor ha raggiunto il terzo posto nella classifica delle atlete più vittoriose nella Coppa del Mondo femminile, sopravanzando Vreni Schneider .

 

Ai Mondiali di Åre 2019 ha conquistato la medaglia d’oro nel supergigante e nello slalom speciale e quella di bronzo nello slalom gigante: con il nuovo successo tra i pali snodati diventa inoltre la prima sciatrice della storia a vincere quattro titoli iridati consecutivi in una singola specialità.

 

Con la vittoria dello slalom speciale di Špindlerův Mlýn del 9 marzo è diventata il primo sciatore a ottenere 15 successi in una singola stagione e a conseguire più di 1 000 punti in una classifica di specialità;in quella stessa stagione le vittorie sono state 17 e 21 i podi; si è inoltre aggiudicata per la terza volta la Coppa del Mondo generale (849 i punti di vantaggio su Petra Vlhová), per la prima volta quella di supergigante (47 punti in più di Nicole Schmidhofer) e quella di slalom gigante (137 lunghezze su Vlhová) e per la sesta volta quella di slalom speciale (283 punti di margine su Vlhová).

 

Il 23 novembre 2019 con la vittoria dello slalom speciale di Levi è diventata l’atleta più vittoriosa, in campo maschile e femminile, della specialità in Coppa del Mondo.

 

Durante la stagione 2019-2020, è sopraggiunta la morte del padre, deceduto il 3 febbraio 2020 all’età di 65 anni a causa della caduta dal tetto della propria abitazione.

A causa del lutto, nonostante il primo posto in classifica generale, abbandona temporaneamente la competizione saltando diverse tappe.

 

La cancellazione delle ultime gare e la conseguente conclusione anticipata della stagione a causa della Epidemia di COVID-19 non le consentono di tornare a gareggiare.

La sua stagione termina senza conquistare alcun titolo ma con tanto affetto intorno a lei ed ai suoi cari.




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