Tokyo 2020: Bronzo per le fiorettiste azzurre della scherma

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Scherma – La sesta giornata dell’Olimpiade di Tokyo 2020 regala all’Italia della scherma la quinta medaglia: è il bronzo del fioretto femminile a squadre. La vittoria contro gli Usa per 45-23 è valsa il terzo gradino del podio per il team azzurro, che schierava in pedana Arianna Errigo, Alice Volpi, Martina Batini ed Erica Cipressa. Una prova di forza e orgoglio, contro le statunitensi, per riscattare la sconfitta patita, con il punteggio di 45-43, per mano della Francia in semifinale.
L’inizio dell’assalto per la medaglia di bronzo è stato sul filo dell’equilibrio, poi dalla quarta frazione in avanti prima Martina Batini, poi Arianna Errigo e quindi Alice Volpi hanno allungato il passo volando a +10. È entrata anche Erica Cipressa, aumentando ancor di più il vantaggio. Così l’Italia è andata spedita verso la vittoria, sancita dalla stoccata del 45-23.
Le azzurre erano state dirottate al match per il terzo posto a causa della sconfitta per 45-43 con la Francia in semifinale. La sfida contro le transalpine è stata rocambolesca: l’Italia è partita benissimo, allungando fino a +11, la Francia però non ha mollato e pian piano si è rimessa in corsa, arrivando al 31-31. Dopo un nuovo vantaggio azzurro, il sorpasso francese è arrivato nell’ultima frazione, proprio al momento decisivo.
Al debutto per l’Italia era stato netto il successo nei quarti di finale contro l’Ungheria, sconfitta per 45-32 in un match a senso unico, mentre la Francia aveva battuto il Canada.
Nella parte alta del tabellone, invece, la Russia aveva superato l’Egitto, e gli Usa avevano sconfitto il Giappone. Poi in semifinale il successo delle russe contro le statunitensi, battute infine dall’Italia nel match per la medaglia di bronzo.
Oro alla Russia, che ha sconfitto in finale la Francia.
Così, a fine gara, Alice Volpi analizza il ko in semifinale: “Ci siamo fatti rosicchiare tante stoccate poco alla volta dalla Francia che è una squadra forte. Qualcosa ha girato storto. Provo dispiacere sì, ma rimpianto no perché abbiamo lottato fino alla fine e non ce l’abbiamo fatta. Per questo motivo la medaglia vale tanto”.
Nell’assalto per il terzo posto l’Italia se l’è dovuta vedere con gli Stati Uniti della campionessa olimpica Lee Kiefer. “La squadra è sempre stata unita, abbiamo pensato subito all’assalto successivo – racconta Arianna Errigo -. Siamo felicissime, abbiamo sofferto tanto perché è stata dura. Potevamo vincere l’oro e quindi il dispiacere rimarrà, ma potevamo anche tornare a casa senza nulla. Sono contenta della fiducia che abbiamo avuto tra di noi, è grazie a questo che abbiamo vinto il bronzo. Mi sono messa in discussione, ma le mie compagne mi hanno sempre supportata”.
Una medaglia che le ragazze del CT Andrea Cipressa adesso vogliono godersi. “Siamo abituate ad ascoltare che spesso un nostro bronzo non è conquistato, ma è un oro perso – racconta Martina Batini -. Noi cerchiamo di non pensare di dovere dimostrare qualcosa a qualcuno, siamo delle ragazze e il nostro valore non cambia in base al colore della medaglia”.
In finale, nella settima frazione, è salita in pedana anche la riserva azzurra Erica Cipressa che non si è lasciata prendere dall’emozione e ha condotto un ottimo assalto concluso con un parziale di 5-1. “Entrare a freddo non è stato facile – ammette Erica Cipressa -. Ho mantenuto la concentrazione e le mie compagne mi hanno aiutata perché sono entrata quando già avevamo un ampio vantaggio. Ero pronta a dare tutto e sono contenta di esserci riuscita”. E poi, a proposito del papà CT, ha aggiunto: “Papà a fine gara mi ha abbracciata e mi ha detto che sono stata brava. Il rapporto padre-figlio non è facile, ci sono spesso preconcetti e io volevo dimostrare al commissario tecnico e non solo a mio padre che merito di stare in questa squadra. Ai Giochi di Los Angeles 1984 lui ha vinto l’oro a squadre, io sono figlia d’arte e questo clima olimpico l’ho sempre percepito, ma arrivare qui da atleta è un sogno”.


Sinceramente dispiace e molto: le fiorettiste ed il mitico “Dream Team” ci avevano “abituato” alla medaglia d’oro ma così non è stato. Da lodare l’impegno delle ragazze sconfitte dalla Francia per un nonnulla e capaci di liberare la mente, recuperare le forze e regalare all’Italia un’altra sudata medaglia.




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