Volley – Simone e Roberto sommersi di affetto ed attenzioni in questi giorni post mondiale ed in attesa del
rientro al Pala Barton. Il racconto di una grande impresa.
E luccica, splendente come è giusto che sia dopo la grande vittoria iridata degli azzurri, l’oro degli alfieri della Sir Safety Susa Perugia Simone Giannelli e Roberto Russo.
Le grandi emozioni vissute tra Slovenia e Polonia, l’onda anomala affettiva e di attenzioni ricevuta al rientro in Italia, l’attesa di tornare a vestire il bianconero in vista della prossima stagione.
Il primo “spaccato di memoria” è fin troppo semplice… il momento in cui il polacco Bieniek tira in rete il servizio che vale il titolo iridato.
“Caduta l’ultima palla… sono caduto anche io!”, dice Giannelli. “Sono andato giù, l’adrenalina è scesa in un secondo, a differenza dell’europeo dove avevo pianto, stavolta mi è venuto da ridere di gusto, ero felice, libero, incredibilmente emozionato, avevo una gioia pura, me la sono goduta senza pensare ad altro”.
“Fino all’ultimo pallone – spiega invece Russo – confesso che non pensavo al fatto che stessi giocando la finale. Poi quando Bieniek è andato in battuta l’ho guardato, dietro aveva il tabellone che diceva 24-20 per noi, ho pensato che se la sbagliava avremmo vinto… l’ha sbagliata e sono rimasto immobile con un brivido lungo che mi ha percorso la schiena, poi mi è arrivato addosso Checco (Recine, ndr) e mi ha dato la scossa. Una emozione mai provata, ho pensato anche agli ultimi due anni per me sfortunati”.
Qualche minuto dopo si sale sul gradino più alto del podio. “Ci stavo proprio bene su quel gradino”, dice Simone. “Sono dei momenti che vorresti non finissero mai perciò cerchi di goderli appieno per poi conservarli dentro di te per tutta la vita”. “Del podio – prosegue Roberto – mi ricordo i grandissimi sorrisi che avevamo tutti. E vedere le medaglie d’oro arrivare verso di noi è stato incredibile”.
Un’Italia che partiva dietro nei pronostici della vigilia, che passo dopo passo ha preso consapevolezza. Con un passaggio, una porta girevole, bella chiara.
“Noi ci abbiamo sempre creduto – è Giannelli a parlare – poi chiaramente più vai avanti e più questo crederci si rafforza. Sicuramente la partita con la Francia è stato il nostro crocevia. Loro sono una squadra pazzesca, è difficile vincere con loro, noi ci siamo riusciti con una partita super. Il premio di Mvp del mondiale? Il nostro è uno sport di squadra, la squadra è la prima cosa, senza quella non c’è alcun riconoscimento. Grazie ai miei compagni sono riuscito ad esprimermi al meglio, il loro talento ha permesso di far uscire le mie qualità. Poi certamente fa piacere ricevere il premio, tra l’altro prendere l’Mvp da palleggiatore non succede spesso. Ma vi assicuro che fa molto più piacere essere campioni del mondo!”.
“All’inizio non è che pensi di vincere – tocca a Russo – piuttosto pensi ad una partita alla volta ed a giocarla bene. La nostra svolta certamente è stata la gara contro la Francia, quella vittoria ci ha dato consapevolezza e certezze. Con la Slovenia abbiamo vinto penso con ampio merito, la finale con la Polonia è stata combattuta, ma anche lì si è vista la nostra forza. Penso che sia un titolo meritatissimo, ottenuto vincendo contro le migliori del torneo. Ricordo le parole di Fefè (De Giorgi, ndr) prima della partita con la Cina nel girone quando c’era l’opportunità di finire da una parte o
l’altra del tabellone. Lui ci ha detto di andare a giocare e di pensare solo a vincere senza pensare a quale avversario avremmo incontrato poi perché tanto per vincere il mondiale bisognava batterle tutte”.
Il grande seguito durante la manifestazione, la grande attenzione al rientro in Italia. Tutto molto bello!
“Mentre eravamo là sentivo il supporto della gente da casa, ci dava energia”, è di nuovo Giannelli a parlare. “Ma poi di tutta questa attenzione ce ne siamo accorti tornando in Italia! Vi racconto questa. Io e Michieletto abbiamo preso il treno insieme per tornare a casa, siamo entrati in un vagone e tutto il vagone si è alzato per applaudirci! È una sensazione onestamente fantastica, ma insomma… siamo campioni del mondo, è anche giusto così”.
Figuratevi Russo al rientro in Sicilia…
“Arrivati in Italia abbiamo capito davvero il seguito della gente. Qui a Partinico (suo paese natale, ndr) sono impazziti, sono giorni che ovunque vada saluto persone e faccio foto ed è bellissimo”. Un carico di entusiasmo che Simone e Roberto porteranno tra qualche giorno a Perugia.
Parte il regista.
“Io per carattere sono carico a bomba sempre e sono super carico di tornare e di ricominciare, ho voglia di dare tutto quello che ho per la squadra, per la società e per i tifosi. Per divertirci insieme e vincere!”.
Continua il centrale.
“Tra qualche giorno si cancella e si ricomincia, si torna a Perugia e ci si mette a lavorare duro per raggiungere gli obiettivi della società. Certo, nella mia valigia ci metto anche tanto, ma tanto entusiasmo!”.
Infine una curiosità… ma la medaglia dov’è?
Giannelli: “È a casa, ma soprattutto è nel cuore e quindi la porterò sempre con me”.
Russo: “Ce l’ho qui accanto a me anche adesso, non la lascio mai”.
ANNULLATO L’ALLENAMENTO CONGIUNTO DI DOMANI CON FANO
Squadra al lavoro al PalaBarton agli ordini di coach Anastasi. A disposizione anche l’ultimo
arrivato Oleh Plotnytskyi. È stata annullato l’allenamento congiunto previsto per domani con Fano,
pertanto i bianconeri svolgeranno il normale lavoro tecnico. Confermato invece il test match con
Siena di sabato pomeriggio al PalaBarton (ingresso libero, la società consiglia l’utilizzo della
mascherina).