Volley Supervision – A tu per tu con Francesca Parlangeli

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Volley – Oggi per Roma news intervistiamo Francesca ParlangelilLibero campione di Francia nella stagione appena conclusa con le Volero le Cannet.  Francesca classe 1990 soprannominata la formica atomica per via della sua …
… la stessa maglia.  Francesca ha fatto tutta la carriera con la maglia numero 10 sulla schiena!!!

Ecco l’intervista a Francesca di Marco Boldini

Raccontami la tua esperienza in questa stagione in Francia come ti sei trovata in un nuovo campionato?

È stata una super stagione sia a livello professionale pallavolistico che a livello umano. 
Confrontarsi con compagne proveniente da varie e differenti parti del mondo ti permette di ampliare molto il bagaglio personale di conoscenze e culture. 
Affrontare partite di CEV per la prima volta è stato emozionante, come le finali sia di coppa a Parigi e sia le tre partite di finale scudetto sono state emozionanti! 
Che cosa significa per te avere una famiglia così presente nella tua carriera agonistica dall’inizio fino a oggi?
Penso di essere fortunata e in generale nella pallavolo come nella vita avere una famiglia su cui puoi contare fa la differenza! 
I miei genitori mi seguono ovunque e mia sorella e mia nonna sono stati punti di riferimento importanti in questi anni dove la lontananza ogni tanto si fa sentire! 
Devo dire che sono anche fortunata ad avere un sacco di amicizie forti e importanti che anche se con i miei impegni non posso viverle tutto L anno a cento non mi fanno mai mancare affetto e vicinanza! 
Sei soddisfatta della tua carriera fino a oggi oppure hai qualche rimpianto?
Sono super soddisfatta penso di aver vissuto davvero tutte le categorie e forse per questo ogni tanto vengo presa d esempio….
La dimostrazione che con impegno e sacrificio davvero si può arrivare a coronare i propri sogni! 
La vita della sportiva soprattutto in Italia non è semplice tante incertezze per il futuro ma comunque nessun rimpianto! 
Brescia è stata una tappa per te importante nella carriera raccontami la promozione in A1 esordio in A1 a livello personale e cosa hanno significato per te quelle quattro stagioni.
Brescia per me è stata una super scoperta! 
Il primo anno penso magico ci siamo rimboccate le maniche e siamo riuscite a centrare la promozione diretta a gran sorpresa ed è stato e sarà uno degli anni più belli della mia carriera! 
L esordio in A1 con il Brescia a Novara anche è stato qualcosa di magico e  sicuramente lo ricorderò! La forza del gruppo e L ambiente familiare è stata la chiave per quei due anni fantastici! 
Gli ultimi due anni a Brescia sicuro il covid non ha semplificato le cose e abbiamo vissuto tante difficoltà ma rimarrà per me un tassello importante che porto nel cuore con affetto.  
Quando eri piccola pensavi di arrivare dove sei arrivata ora oppure no sei soddisfatta del tuo percorso fino a qui?
Ovviamente no! Lo sogni perché è giusto sognare e ho vissuto tutte le categorie come se fossero la mia serie A cercando di dare il massimo! Ci sono state stagioni più pesanti dove ho pensato fortemente di smettere e altre come quella appena conclusa che ti ripagano dei sacrifici fatti! L importante è non farsi abbattere troppo dalle 
sconfitte e non esaltarsi troppo per le vittorie! 
Che programmi hai per il futuro se puoi dirmi qualcosa?
Sicuramente tornerò in Italia! 
Cosa ha significato per te trovare un’amica come Tiziana veglia come avversaria in Francia ?
Titti (Tiziana) per me è stata fondamentale! Mi ha fatto sentire a casa e ci siamo sostenute a vicenda! Avere una persona di cui ti puoi fidare è una manna dal cielo! Sia per la compagnia che ci siamo fatte nei momenti liberi ma sia la tranquillità di poter contare su qualcuno di vicino nei momenti difficili! 
Le auguro davvero il meglio per la sua nuova avventura perché si merita davvero tanto come professionista ma soprattutto come persona!
Perché hai scelto sempre la maglia numero 10.  Che significato ha per te?
Da piccolina il mio idolo era Alex del Piero e nelle giovanili ero sempre la più piccola del gruppo quindi non potevo neanche azzardarmi di scegliere il numero. Quindi per me quando finalmente ho potuto scegliere il numero 10 è il mio numero ma ho anche altri numeri fortunati in panchina 😉
Raccontami esordio in serie A2 con la Lilliput Settimo Torinese cosa ti ricordi di quella stagione?
Settimo per me era stare a casa e famiglia! Mi hanno scelta e dato fiducia e sono stata sette anni in una società davvero dove sia le più piccole che la prima squadra collaboravano! Sono cresciuta tanto e sia i play off di B1 che gli anni in A2 sono davvero stati importanti! Sono entrata in punta di piedi ma negli ultimi anni mi sentivo una leader del gruppo  una giocatrice che aveva responsabilità di trasmettere la passione alle più giovani. Anche settimo per me rimarrà sempre casa! 
Che rapporto hai con tua sorella Elena? Come sopperite alla distanza che vi separa?
Avere una sorella è una fortuna incredibile! Ci sosteniamo e lei come io ci saremo sempre L’una per L’altra! 
Ovvio da piccoline magari si litigava come ogni rapporto di fratellanza ma ora le cose sono cambiate anche con la distanza so di poter contare su di lei! 
So che hai una nonna molto brava in cucina come gestisci la tua alimentazione durante una stagione agonistica?
Cerco di mangiare sano e quando sei in stagione hai tuoi alimenti standard! mi piace cucinare per gli altri! La nonna quando cucina trasmette amore e soprattutto per i suoi nipoti! Certo non sempre sono piatti leggeri ma quando vado da nonna tutto è concesso è impossibile dirle di no. 
Hai origini pugliesi.  Che rapporto hai con la regione di origine ti piacerebbe chiudere la carriera al Sud?
La Puglia è la mia madre e padre patria! I miei familiari sono fantastici.
La Puglia È meravigliosa come il suo mare e sicuramente c’è un calore diverso che al nord ma io sono nata a Torino e in ugual modo è importante anche se non ha il mare 😉



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