VOLLEY SUPERVISION – A TU PER TU CON GAIA GIOVANNINI

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GIOVANNINI – Oggi per Romanews intervistiamo Gaia Giovannini schiacciatrice classe 2001 in questa stagione 2022- 2023 in forza alla Igor Gorgonzola Novara  e che la prossima stagione 2023-2024 vestirà la maglia biancoverde di Vallefoglia

Gaia, giocatrice nativa di Bologna, vanta un’altezza di 182 centimetri. La sua carriera ha avuto inizio a San Giovanni in Persiceto per poi passare all’idea Bologna fino a quando è stata ingaggiata dalla Moma Anderlini.

Tra serie C e serie B2 nel 2019 è giunta la chiamata dell’Exacer Montale in serie A2 dove come compagna di squadra ha avuto un monumento della pallavolo nazionale ed internazionale come Taismary Aguero: dopo l’esperienza di Montale, Gaia ha esordito in serie A1 con la maglia della Bosca San Bernardo Cuneo nella stagione 2020-2021 dove ha giocato anche la stagione successiva indossando la casacca numero 6,  maglietta numero 6 che ha vestito anche nella stagione appena conclusa a Novara.

L’intervista di Marco Boldini

1) Come ti sei trovata in questa stagione appena conclusa con la maglia di Novara e che cosa ha significato giocare in una squadra di grande blasone come la Igor Gorgonzola Novara?

Aver giocato con la maglia di Novara è stato un onore e una grande soddisfazione. È stata un’esperienza importante, che mi ha trasmesso e insegnato molto sia dal punto di vista della pallavolo che come persona. Ho avuto la possibilità di giocare partite di altissimo livello contro le squadre più forti al mondo e di questo ne sarò sempre grata.

 

2) Come hai iniziato a giocare a pallavolo?

Prima di iniziare a giocare a pallavolo, ho praticato danza per due o tre anni, finché non mi sono resa conto del fatto che non mi entusiasmasse particolarmente. Così un giorno chiesi ai miei di provare la pallavolo e dal primo allenamento non ho più smesso.

 

3) Come gestisci la tua alimentazione durante la stagione agonistica?

Non sono mai andata da un nutrizionista, neanche in questi ultimi anni. Cerco semplicemente di regolarmi e di mangiare sano e un po’ di tutto senza crearmi problemi.

 

4) Che rapporto hai con i tuoi tifosi?

Ho sempre avuto la fortuna di giocare davanti a tifosi molto caldi e appassionati, che non ci hanno mai fatto mancare il loro supporto e da quello che ho potuto vedere da avversaria sono sicura che anche quest’anno sarà così con i tifosi della Megabox.

 

5) Raccontami la stagione dell’esordio in serie A1 con la maglia della Bosca San Bernardo Cuneo. Che cosa ti ricordi dei Crazy Cats?

La prima stagione in A1 è stata a dir poco pazzesca: peccato sia capitata nell’anno del Covid, ma ritengo di esser stata molto fortunata perché ho avuto la possibilità di giocare tantissimo, soprattutto ho trovato un gruppo e un ambiente spettacolari, che mi hanno fatto sentire davvero bene. I crazy cats sono stati tifosi fantastici, sempre presenti ad ogni nostra partenza e pieni di energia in ogni partita.

 

 

6) Perché hai scelto la maglia numero 6, c’è una motivazione particolare?

Il 6 è stato il numero che avevo quando ho iniziato a giocare a pallavolo: mi sono affezionata molto a questo numero e tutt’ora è così. Per qualche anno non ho avuto la possibilità di poterlo indossare e finalmente con l’arrivo a Cuneo sì. Ho tanti bei ricordi con il 6.

 

7) Raccontami la stagione dell’esordio in serie A2 con Montale cosa significa giocare con Tai Aguero?

La prima stagione in serie A è stata emozionante, anche se non l’avevamo portata a termine. Sono cresciuta molto grazie al livello tecnico e alle compagne di squadra. Tai è stata sicuramente un punto di riferimento, una “mamma” per noi piccole, una bellissima persona che aiutava molto. Giocare con lei a fianco ha fatto capire a tutti noi la sua
grandezza.

 

8) Cosa ti aspetti dalla prossima stagione con la Megabox. Che ambiente pensi di trovare?

Troverò una società organizzata, con uno staff preparato, con compagne di squadra che hanno tanta voglia di fare e con le quali poter vivere serenamente. Un ambiente con la giusta ambizione e una società che punta in alto per cercare di raggiungere ogni anno obiettivi sempre più importanti.

 

9) Come ti trovi a giocare a beach volley?

È uno sport molto faticoso, soprattutto se non si è abituati a giocarlo. Però mi piace giocare a beach volley e in estate a volte faccio qualche partita o torneo.

 

10) Con Novara hai avuto l’occasione di giocare anche in Europa: che emozione è stata per te?

Quest’anno ho avuto modo di fare nuove esperienze come la Champions e non saprei descrivere la gioia e l’emozione di giocare, ma anche soltanto riscaldarsi contro squadre così importanti.

 

11) Che emozione è stata giocare con Cristina Chirichella ex capitano della nazionale italiana?

Ho conosciuto molte giocatrici di esperienza, disponibili e presenti e Cristina è certamente stata una di quelle. Essendo il capitano è una persona d’aiuto, anche molto “alla mano” con cui mi son trovata bene.

 

 




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