VOLLEY – Oggi per Romanews intervistiamo Imma Sirressi, libero della MC Restauri Perugia in serie A1 per la stagione 2024-2025, giocatrice di esperienza classe 1990 nativa di Santeramo in Colle, con un’altezza di 175 centimetri.
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VOLLEY SUPERVISION – A TU PER TU CON IMMA SIRRESSI
By RaffaeleSet 18, 2024, 09:29 am0
234Figlia d’arte della pallavolista Chiara Marsico, Immacolata Sirressi inizia la sua carriera pallavolistica professionista nella stagione 2004-2005, quando fa il suo esordio in Serie A1 con la maglia del Santeramo; dopo due stagioni con il club pugliese fa parte per una annata del Club Italia e nella stagione 2007-2008 ritorna a Santeramo in colle giocando da titolare.
Nella stagione 2009-2010 viene ingaggiata da Novara al posto di Paola Cardullo (ceduta a Villa Cortese), mentre in quella seguente torna a giocare in Puglia a Castellana Grotte; nella stagione 2011-2012 indossa i colori della Rubor Tiboni Urbino mentre in quella successiva difende i colori di Chieri Torino, si trasferisce quindi nella stagione 2013-2014 a Casalmaggiore dove resta per cinque stagioni, aggiudicandosi lo scudetto 2014-2015, la Supercoppa italiana 2015 (trofeo dove viene premiata MVP) e la Champions League della stagione 2015-2016. Per il campionato 2018-2019 si accasa a Bergamo sempre in serie A1 dove resta per un biennio, prima di fare ritorno a Casalmaggiore nella stagione 2020-2021. Nella stagione 2021-2022 firma un contratto per Perugia, mentre in quella seguente diventa una tigre della Megabox Volley Pesaro in serie A1; per il campionato 2023-2024 fa ritorno a Perugia questa volta nella serie cadetta, conquistando la Coppa Italia di categoria e venendo premiata come miglior giocatrice della finale e la promozione in Serie A1 dove milita con la stessa società nella stagione 2024-2025.
In nazionale, dopo aver vinto il campionato europeo di categoria con la selezione under 19 venendo premiata anche come miglior libero della competizione, nel 2009 ottiene la prima convocazione in nazionale maggiore con cui nel novembre dello stesso anno vince la medaglia d’oro alla Grand Champions Cup. L’anno seguente vince la medaglia d’argento alla Piemonte Woman Cup e nel 2011 si aggiudica la medaglia d’oro alla coppa del Mondo.
L’intervista di Marco Boldini
1) Sei alla tua seconda stagione consecutiva con la maglia delle Black Angels, perché hai deciso di accettare il rinnovo del contratto con Perugia? Cosa ti aspetti da questa stagione in serie A1 dove affronterete squadre del calibro di Conegliano, Milano e Scandicci?
Ho scelto ancora Perugia per dare un continuo al lavoro straordinario che abbiamo fatto l’anno scorso. Qui mi trovo bene, è una società a cui sono legata tantissimo, la gente e i tifosi sono meravigliosi.
2) Quali sono gli obiettivi della squadra per questa stagione?
Quest’anno gli obiettivi saranno diversi rispetto all’anno scorso, il percorso sarà più difficile perché ci sono squadre oggettivamente più forti ma lo sappiamo e dovremo cercare sempre di fare la migliore partita e rosicchiare più punti possibile.
In tutte le partite dovremo cercare di dare il 200%, divertirci, essere spavalde ma anche umili.
3) La scorsa stagione è stata straordinaria sia a livello personale che di squadra: avete vinto campionato e coppa Italia di categoria. Qual è stato il segreto di queste vittorie secondo te?
Sicuramente si era creata l’alchimia perfetta, grazie anche al lavoro che c’è stato dietro (tecnico, tattico, societario) e che si è incastrato bene. Noi ragazze eravamo tranquille, c’era un ottimo feeling e si sono creati dei rapporti straordinari. Questo lo abbiamo espresso anche in campo, nel gioco.
È stato un anno straordinario che difficilmente dimenticherò.
4) Avete vinto anche la coppa Italia in serie A2 nella stagione 2023-2024 vs la Futura Volley Busto Arsizio, partita dove hai vinto anche il premio individuale di MVP. Raccontami le emozioni che hai vissuto in quella partita.
Le emozioni si sono concentrate tutte alla mattina: sveglia presto, colazione e poi partita davanti a seimila persone, nemmeno ce lo aspettavamo. Finita la partita siamo crollate tutte, ci siamo lasciate andare. È stata una giornata indimenticabile anche personalmente, essere riuscita ad aiutare a portare la squadra dove volevo è stata una grande soddisfazione.
5) Hai iniziato a giocare a pallavolo quando eri piccolina grazie a tua madre immagino, professionista a sua volta, e sei nativa di Santeramo in Colle, è più complicato praticare sport al sud Italia rispetto al nord? Raccontami la tua esperienza.
Si, mamma è stata un atleta in A1 ai tempi di Matera, mi ha allenata fino a 14 anni ma non mi ha mai costretta a diventare atleta, sono stata io a volerlo, era il mio sogno. È sempre stata abbastanza dura, non ha mai fatto preferenze e questo mi ha fatto crescere ed ha alimentato sogni in me.
6) Hai avuto modo di giocare nella formazione federale (il Club Italia) per una stagione, cosa significa per una ragazza giovane come lo eri tu essere scelta dal Club Italia?
La chiamata del Club Italia è stata una cosa bellissima, ma mi ha anche molto spaventata. Quasi tutte avevamo circa 15 anni, io ero l’unica del sud e non è stato semplice: c’è stato il problema del distacco dalla famiglia e quello delle scuole, però poi con l’impegno ne sono uscita con buoni voti (se non studiavi non ti facevano allenare).
Da un lato questa esperienza mi ha fatto saltare alcune tappe dell’adolescenza, perché non si usciva con le amiche o con il fidanzato, ci allenavamo tantissimo e studiavamo; dall’altro sono nati rapporti incredibili con le compagne, ci aiutavamo e ci sostenevamo a vicenda.
7) Raccontami l’annata che hai giocato a Casalmaggiore, dove siete state in grado di alzare diversi trofei tra cui anche una Champions League (parliamo ovviamente della stagione 2015/2016) e dalla finale giocata contro la squadra turca del Vakifbank.
A Casalmaggiore ho passato forse il periodo più bello della mia carriera, in cui ho vinto trofei importanti e ho legato tanto con la gente del posto. È stato un percorso in salita, quando sono arrivata la squadra era neopromossa, poi siamo riuscite a vincere la Champions League, vittoria molto emozionante e ricorderò per sempre.
8) Ti auguro una carriera ancora lunga ma prima o poi dovrai appendere le ginocchiere al chiodo (spero più tardi possibile). Come vedi il tuo futuro?
Diciamo che, per quando smetterò, mi sono preparata la strada per il futuro: ho appena terminato la mia tesi di laurea magistrale e ad ottobre mi laureo in Management dello sport e delle attività motorie, con l’obiettivo magari di insegnare nelle scuole. Vorrei cercare di trasmettere la mia esperienza ai giovani.
9) Parlando della tua carriera hai mai pensato di intraprendere un’avventura giocando in un campionato estero? Ora va di moda la Lega Volley femminile americana (LOVB), cosa pensi in merito a questo? Che riflesso può avere per il movimento pallavolistico globale?
Sinceramente non ci ho mai pensato, stimo tanto chi ne fa esperienza ma credo che il campionato italiano sia il più bello e forte al mondo. Certo è che sono comunque esperienze che si aggiungono al tuo bagaglio.
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