World League – Pallanuoto – Setterosa d’argento a Budapest

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World League – Le ragazze del Setterosa vincono la medaglia d’argento alle World League perdendo in finale contro gli USA!

Archiviato il campionato di serie A1, entra nel vivo la stagione di Elisa Queirolo con il Setterosa, che nella Superfinal di World League, a Budapest conquista un ottimo argento perdendo di misura in finale (10 a 9) con la corazzata Stati Uniti.

Una manifestazione in cui la Nazionale, guidata sapientemente da capitan Elisa Queirolo, ha dimostrato di essere altamente competitiva superando nella fase a girone le nazionali Australiana (9 a 7), Olandese (8 a 7), Cinese (10 a 7), ai quarti di finale il Canada per 15 a 10 e in semifinale la temibile Russia (13 a 12 ai tiri di rigore). 

“Sono molto contenta di come abbiamo giocato questa manifestazione” commenta Elisa “abbiamo fatto un ottimo torneo, dimostrando che di fatto possiamo giocare contro tutti, soprattutto contro gli Stati Uniti, che al momento, senza dubbio, sono la squadra da battere. Con la finale abbiamo dimostrato che non c’è questo gap che magari c’era stato in precedenza. Credo anche che continuando a lavorare potremo ottenere degli ottimi risultati, questo è solo l’inizio di un percorso che ci porterà dritte alle Olimpiadi di Tokyo 2020”.

Un grande Setterosa di cuore, di coraggio e di forza, gioca alla pari dei bicampioni olimpici e mondiali degli Stati Uniti andando più volte avanti nel punteggio (4-3 a metà gara). Sbaglia anche un rigore con Bianconi per continuare a condurre nel terzo periodo, e poi cala un po’ d’intensità lasciando spazio a Mckenzie Fischer che segna una quaterna e trascina le compagne alla qualificazione olimpica e primo posto della Superfinal di World League disputata alla Duna Arena di Budapest. Ottima l’inferiorità numerica chiusa col 70% di azioni salvate contro le americane che vincono consecutivamente il torneo dal 2014. Quando le azzurre, che non hanno mai vinto il torneo intercontinentale, persero la finale proprio contro di loro a Kunshan 10-8. Era la quarta finale contro le americane contro cui il Setterosa ha sempre perso: a Tianjin per 9-7 nel 2011 e a Cosenza 9-6 nel 2006. La partita, remake della finale olimpica di Rio 2016, ricorda agli statistici che le azzurre sono le ultime ad aver battuto a livello internazionale le americane: tra World league, Mondiale e Olimpiadi l’ultima sconfitta fu il 28 luglio del 2015 a Kazan per 10-9.

Resta la consapevolezza di una manifestazione giocata da protagonista che ha avuto sei partite una dietro l’altra di alta intensità e di ottima fattura battendo l’Olanda campione europea e vincitrice dell’Europa Cup o la Russia recente argento dietro le orange. “In questo momento c’è il rammarico di una partita persa ma analizzando il torneo a 360° usciamo con la consapevolezza dei nostri mezzi. Il panorama internazionale è equilibrato ma le ragazze sono state eccezionali disputando sei partite di alta intensità adattandosi ad un arbitraggio ancora poco uniforme – ripete Fabio Conti CT azzurro dal 2011 – oggi c’hanno messo l’anima e cuore piazzando un mattone grande verso il lavoro futuro. Ho ripetuto a loro che con gli Stati Uniti ne vinciamo magari una su dieci come successe a Kazan, ma credo che la prossima potrebbe esser quella che cancella la sconfitta in finale a Rio. La nostra squadra è cambiata molto. Lo scorso anno non abbiamo raccolto agli Europei ma sapevo che il gap con le grandi squadre era minimo. Mancava un po’ di consapevolezza nei propri mezzi. Questo torneo invece ci lascia la convinzione di giocarcela con tutti quanti e oggi faccio solo i complimenti alle ragazze”.

Tabellino USA-Italia 10-9

USA: Longan , Musselman 2, Seidemann , Fattal 1, Hauschild , Steffens , Haralabidis 1, Neushul 1, Fisher A. 1, Gildchrist , Fisher M. 4 (1 rig.), Wiliams , Johnson . All. Krikorian

Italia: Gorlero , Tabani 2, Garibotti 2 (1 rig.), Avegno , Queirolo , Aiello , Picozzi , Bianconi 1, Emmolo 1, Palmieri 1, Chiappini 2, Viacava , Lavi . All. Conti

Arbitri: Muller (Arg), Ohme (Ger)

Note: parziali 2-2, 1-2, 4-2, 3-3. Spettatori 500 circa. In porta per gli Usa Johnson. Bianconi sbaglia un rigore nel terzo tempo (parato) a 1.30. Superiorità numeriche: Usa 3/10 + 1 rigore, Italia 5/8 + 2 rigori. Garibotti uscita per limite di falli a 0.43 nel quarto tempo.

World League

Ma rivisitiamo questa intensa partita. Garibotti commette fallo grave ma Aria Fischer al centro trova le mani pronte di Gorlero. Dopo due minuti bomba della numero tre azzurra ripulta al centro da una sontuosa Palmieri, che prende il cinque metri sacrosanto. Garibotti fa centro alla destra di Johnson (1-0). Le olimpioniche falliscono il secondo extraplayer e ancora una magia al centro, stavolta di Tabani, ci regala il raddopio: il difesnore della Roma elude la marcatura di Neushul e, a tu per tu con Johnson, non perdona (2-0). Al quarto extraplayer passano le americane brave e leste con la mancina Haralabidis che fulmina Gorlero. Garibotti sbaglia la prima superiorità e allora Fattal dall’altra parte pareggia dopo una bella manovra finalizzando dal lato corto (2-2).

Queirolo ci prova dal perimetro ma Johnson è pronta. Cambio di fronte e Neushul si libera bene al centro e, su assist di Musselman, dà il primo vantaggio alle compagne (3-2). La reazione azzurra è immediata: Garibotti rifinisce la prima superiorità su tre tentativi e insacca il diagonale del pareggio (3-3). L’attaccante azzurra poi commette secondo fallo grave ma Gorlero è super sulla bomba di Steffens che fallisce la quinta superiorità. Sul rovesciamento Bianconi vede Palmieri che in trance agonistica chiede fallo, poi si muove felina e anticipa l’uscita di Johnson con lo scavetto del 4-3 di metà gara. Makenzie Fischer trova un pregevole lob dai cinque metri per il 4-4. Non c’è tregua: rigore su Avegno ma Johnson si supera su Bianconi e stavolta devia a lato. Palmieri commette secondo fatto grave e allora sul sesto extraplayer Makenzie Fischer fa doppietta a schizzo (5-4). Il tempo stagna, Garibotti sbaglia una superiorità ma poi dal centro fornisce l’assist per lo sparo di Emmolo, che passa tra una selva di braccia ma fa centro. Pareggio 5-5, primo gol della mancina azzurra nel torneo e secondo gol su cinque in extraplayer. Poi tre reti in un minuto e tutte bellissime: Musselman da posizione sei trova un angolo incredibile (6-5), mezzo giro di lancette e Chiappini infila la bomba a schizzo sorprendendo stavolta Johonson (6-6), ma il tempo si chiude col capolavoro Makenzie Fischer che piazza la tripletta con un lob da sette metri misto di dolcezza e precisione.

La stessa undici USA trasforma il rigore del +2 (8-6) e trova la quaterna dopo che Garibotti commette terzo fallo trattenendo al centro. Si va velocissimi. Tabani accorcia con un tiro sporrco in extraplayer dopo un minuto e mezzo, ma la centroboa Fisher si iscrive a referto girando dal centro il 9-7. Avegno è brava a prender il rigore che stavolta Bianconi trasforma rilanciando le speranze azzurre a metà quarto tempo (9-8). A due minuti dalla fine Musselman sblocca le compagne in superiorità e ancora con tiro morbido regala il +2 che potrebbe chiudere il match. E invece il Setterosa risale, trova l’ottavo extraplayer e con Chiappini a trenta secondi dalla fine rianima le speranze però purtroppo rese vane dal buon possesso palla americano.

 

CRITERI DI QUALIFICAZIONE OLIMPICA. In gara nella rassegna nipponica ci saranno 10 squadre contro le 8 delle edizioni precedenti. Nove posti saranno in palio nei diversi tornei di qualificazione, mentre un posto è riservato al Giappone in qualità di Paese ospitante. Ogni selezione sarà formata da 11 atlete.

Il primo torneo che metterà in palio un posto per le Olimpiadi sarà la World League di Budapest, poi otterrà il pass per la rassegna a cinque cerchi anche la vincitrice dei Mondiali di Gwangju 2019, ma se quest’ultima avrà già ottenuto la qualificazione vincendo la World League, il pass andrà alla finalista perdente della rassegna iridata. Oltre alla qualificazione di diritto riservata al Giappone, altri cinque posti andranno alle formazioni che vinceranno i rispettivi campionati continentali. Nel caso in cui alcune delle vincitrici fossero già qualificate attraverso i tornei precedenti, la qualificazione andrebbe alla squadra meglio classificata nel rispettivo torneo continentale. Gli ultimi due posti saranno assegnati alle prime due squadre classificate nel torneo di qualificazione olimpica che precederà la rassegna a cinque cerchi.

Qualora un posto non venisse utilizzato, sarebbe ripescata la prima delle nazionali non qualificate al torneo di qualificazione olimpica, tranne nel caso in cui a non utilizzare il pass olimpico sia il Giappone, poiché in questa eventualità ad usufruire del pass olimpico sarà la prima squadra non qualificata nel campionato continentale asiatico.

World League

Gruppo A

Olanda, Australia, Italia, Cina

Gruppo B

Stati Uniti , Russia , Ungheria, Canada

World League – Programma

Martedì 4 giugno,

Russia-Canada, 19-17 dtr (15-15)

Olanda-Cina, 15-7

Stati Uniti-Ungheria, 12-9 (arbitro Severo)

Australia-Italia, 7-9

 

Mercoledì 5 giugno

Australia-Cina 10-8

Stati Uniti-Canada 15-4

Olanda-Italia 7-8

Russia-Ungheria 14-9 arbitro Severo

 

Giovedì 6 giugno

Russia-Stati Uniti 7-12 arbitro Severo

Olanda-Australia 8-7

Canada, Ungheria 14-16

Cina-Italia 7-10

 

Girone A: Italia 9, Olanda 6, Australia 3, Cina 0

Girone B: Usa 9, Russia 5; Ungheria 3, Canada 1

 

Venerdì 7 giugno – quarti di finale

  1. A2-B3, Olanda-Ungheria 12-10
  2. A3-B2 Australia-Russia 8-9
  3. A1-B4, Italia-Canada 15-10
  4. A4-B1, Cina-Usa 6-21

 

Sabato 8 Giugno – semifinali

5-8 posto,

Ungheria-Cina 15-14

Australia-Canada 15-9 arbitro Severo

 

1-4 posto,

Olanda-Usa 6-8

Russia-Italia 12-13 dtr (9-9)

 

Domenica 9 giugno – finali

7 ° posto, Cina-Canada 10-13

5 ° posto, Australia-Ungheria 12-7

3 ° posto, Olanda-Russia 7-10 arbitro Severo

Finalissima Usa-Italia 10-9

CRITERI DI QUALIFICAZIONE OLIMPICA. In gara nella rassegna nipponica ci saranno 10 squadre contro le 8 delle edizioni precedenti. Nove posti saranno in palio nei diversi tornei di qualificazione, mentre un posto è riservato al Giappone in qualità di Paese ospitante. Ogni selezione sarà formata da 11 atlete.
Il primo torneo che metterà in palio un posto per le Olimpiadi sarà la World League di Budapest, poi otterrà il pass per la rassegna a cinque cerchi anche la vincitrice dei Mondiali di Gwangju 2019, ma se quest’ultima avrà già ottenuto la qualificazione vincendo la World League, il pass andrà alla finalista perdente della rassegna iridata. Oltre alla qualificazione di diritto riservata al Giappone, altri cinque posti andranno alle formazioni che vinceranno i rispettivi campionati continentali. Nel caso in cui alcune delle vincitrici fossero già qualificate attraverso i tornei precedenti, la qualificazione andrebbe alla squadra meglio classificata nel rispettivo torneo continentale. Gli ultimi due posti saranno assegnati alle prime due squadre classificate nel torneo di qualificazione olimpica che precederà la rassegna a cinque cerchi.
Qualora un posto non venisse utilizzato, sarebbe ripescata la prima delle nazionali non qualificate al torneo di qualificazione olimpica, tranne nel caso in cui a non utilizzare il pass olimpico sia il Giappone, poiché in questa eventualità ad usufruire del pass olimpico sarà la prima squadra non qualificata nel campionato continentale asiatico.

 

R. Dicembrino




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