Lezioni di storia ritorna in streaming

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Lezioni di storia – Torna un appuntamento di cultura che tanto successo ha avuto nelle scorse edizioni con la nuova formula dello streaming. Infatti dal prossimo 14 marzo all’Auditorium Parco Della Musica di Roma Andrea Carandini racconterà la vita di una donna ambiziosa e manipolatrice che usava gli uomini per ottenere il potere: ‘Agrippina, una donna al comando.

Sarà soltanto l’inizio di un nuovo ed interessante ciclo di appuntamenti con la storia che attraverserà l’Italia collegando dieci importanti teatri, ognuno dei quali ospiterà una lezione diversa in un avvicendarsi di racconti emozionante e di grande interesse.

Ci sono opere collettive che restano nei secoli a testimonianza di una civiltà. Opere che possono unire, come una piazza e un tempio, ma anche dividere, come un muro. Opere dal forte valore simbolico, come una statua, ma anche gigantesche imprese organizzative ed economiche, capaci di mobilitare migliaia di persone.
La lista degli appuntamenti tocca un po’ tutti i gusti e gli interessi.

La presa del potere è il titolo dell’edizione 2021 delle Lezioni di Storia

Sono tanti i modi attraverso cui gli uomini hanno preso il potere: con la violenza o con la persuasione, in gruppi di pari o con la prevalenza di un leader, in nome di un ideale o per discendenza familiare, in un giorno o nell’arco di anni.
In questa serie di dieci lezioni si ripercorreranno i momenti decisivi in cui i protagonisti della storia sono arrivati al governo nelle più diverse latitudini, dall’Europa all’America Latina, dal Nord Africa alla Cina.
Il 21 marzo al Teatro Regio di Torino andrà in scena ‘Guelfi e ghibellini, una guerra civile italiana’ con Alessandro Barbero.
Il 28 marzo al Teatro Grande di Brescia l’appuntamento sarà dedicato a ‘Maometto II e l’assedio di Costantinopoli’ con Alessandro Vanoli.
L’11 aprile al Teatro Bellini di Napoli Luigi Mascilli Migliorini si immergerà nell’avventura dello spagnolo che conquistò il Messico spazzando via l’impero azteco: “Cortés contro Montezuma”.
Il 18 aprile al Teatro Petruzzelli di Bari Luciano Canfora presenterà “La rivoluzione giacobina”, il 25 aprile al Teatro Verdi di Firenze Alberto Mario Banti proporrà ‘La Repubblica Romana, sogno e realtà’.
Il 2 maggio al Teatro Verdi di Padova Guido Samarani descriverà la presa di potere di Mao Zedong, “Dalla lunga marcia all’egemonia comunista”.
Il 9 maggio all’Arena del Sole di Bologna ‘Marcella Emiliani parlerà di ‘Gamal Abdel Nasser e il colpo di stato modello’. E il 16 maggio al Teatro Storchi di Modena Loris Zanatta racconterà l’ascesa al potere di ‘Fidel Castro e la rivoluzione cubana’.
Tutte le lezioni saranno introdotte da Paolo Di Paolo e trasmesse interamente online sulla piattaforma Auditoriumplus fino al 16 maggio e poi saranno disponibili online fino al 30 giugno. I biglietti, 5 euro per singola lezione, 40 euro per l’intera stagione 2021, si possono acquistare sulla piattaforma streaming www.auditoriumplus.com.

Gli antichi romani solevano ripetere che la storia è “magistra”, maestra, cioè insegna e non sorprende che essi l’abbiano tenuta in gran conto.
In definitiva, se vogliamo sapere come mai il mondo attuale ha questa configurazione, dobbiamo rivolgerci alla storia. Un altro proverbio molto noto è che la “storia ripete sempre sé stessa.. Questo perché, di volta in volta, certe cause e certi fenomeni sembrano ripeterei nel tempo, come se fossimo di fronte a dei cicli. In realtà c’è la costante dell’uomo. La storia, infatti, è quella che raccontano gli uomini, e quindi tende a ripetersi perché sono loro gli attori protagonisti.
Ma lo studio della storia ha soprattutto una grande valenza culturale: ci insegna le origini delle società e delle culture, ci porta a conoscenza delle nostre radici, ci avvicina a un mondo lontano, ma in qualche modo familiare, con il quale condividiamo l’eredità.
È stato detto che se mettessimo i nostri ricordi nero su bianco, quando ormai siamo anziani, essi non riempirebbero nemmeno un libro.
Questo perché la nostra memoria è fallace. I giorni passano e li dimentichiamo. Teniamo in mente solo quei ricordi legati a un particolare valore emotivo, sia esso di gioia o di dolore. Ma gran parte della nostra vita quotidiana scompare, anche se ogni giorno ci sembra speciale.
Tenere traccia di fatti ed eventi, da significativi a meno significativi è in qualche modo costruire una storia: familiare, personale. Nel caso delle personalità importanti, che appunto impattano la storia, i diari costituiscono materiale storiografico. La storia è un racconto della memoria, che possibilmente non dovrebbe essere perduto.
La storia può ispirarci ad essere migliori, ma anche la storia ha il suo punto debole: va narrata come è avvenuta e lontano dalla faziosità che con omissioni o impriting è in grado di narrare avvenimenti in modo distorto o politico. Correttezza e verità prima di tutto




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