Calcio – Campionato Europeo – Il punto prima degli ottavi

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euro 2016 france
Le partite di mercoledì hanno chiuso la fase eliminatoria del campionato europeo. Quindi possiamo stilare un resoconto di questo inizio campionato facendo una rapida carrellata delle squadre, dei giocatori e delle situazioni che più ci hanno colpito.
Possiamo tranquillamente affermare che questo Campionato Europeo si è distinto soprattutto per l’equilibrio assoluto che si è avuto e per lo scarso spettacolo di cui finora abbiamo goduto. Se escludiamo Belgio – Italia Spagna – Croazia e il rocambolesco Ungheria – Portogallo possiamo affermare senza ombra di smentita, che tutte le altre partite sono state deludenti sotto tutti i punti di vista. A nostro modesto avviso il formato extra large a 24 squadre penalizza la manifestazione; vi sono troppo squadre dal modesto tasso tecnico, che sopperiscono a tale mancanza con l’organizzazione di gioco, ma questo va a scapito del gioco e della manovra. Abbiamo visto tanto squadre sapersi difendere molto bene, ma una volta andate in svantaggio o costrette a vincere si è notata la completa incapacità nel costruire azioni pericolosi e la grandissima difficoltà a fare una manovra finalizzata alla conclusione.
Per quanto riguarda le squadre più blasonate, nessuna squadra ha rubato l’occhio o si è candidata come grande favorita alla vittoria finale. Molto è dovuto al fatto che i grandi protagonisti finora hanno terribilmente deluso. Fatta eccezione per Gareth Bale, che gioca nel piccolo e sorprendente Galles e il CR7 dell’ultima partita, i grandi giocatori sono tutti mancati: Pogbà Mueller Sergio Ramos Ibrahimovic Lewandowski, Kane Rooney solo per fare i nomi più importanti. Questo finora è stato il campionato dei gregari, dei Giaccherini, dei Payet dei Sommer, il portiere svizzero che finora è stato forse il migliore nel suo ruolo, o del Brady che ci ha castigato con l’Eire.
Ma molto è dovuto anche al fatto che nessuna formazione finora si è comportata da squadra, ma ha vissuto più che altro sulla giocata del singolo o su una maggiore capacità tecnica che alla lunga viene a galla, basti pensare a tutte le vittorie di misure che si sono verificate soprattutto nei minuti finali. Bisogna dire che al giorno d’oggi fare diventare una nazionale come una squadra è veramente un’impresa titanica. Le nazionali ormai sono relegate come i pellerossa nelle riserve, e ci si ricorda di loro sono in occasione delle fase finali di un europeo e di un mondiale, per giunta pretendendo che giochino e ci facciano divertire come un club, che si allena tutti i giorni con a disposizione i migliori giocatori. Ricordiamoci le polemiche che hanno investito Conte quando ha chiesto senza ottenerlo, di avere a sua disposizione i giocatori per degli stage, o quando ha suggerito ai suoi colleghi di fare giocare più italiani nel nostro campionato per avere più possibilità di scelta. Purtroppo la realtà del calcio attuale è questa, quindi le pretese di bel gioco e di spettacolo dovrebbero essere ridimensionate dalla platea di appassionati e addetti ai lavori.
Mettendo un attimo in secondo piano il calcio giocato e venendo all’organizzazione, la cosa che più interessava all’opinione pubblica era il fattore sicurezza. Il problema terrorismo era veramente la grande incognita che nei mesi precedenti ha addirittura fatto pensare ad un annullamento degli Europei. Fortunatamente nessun problema su quel versante, ma a mio modesto parere, si è trascurato in maniera pesante il problema Hooligans. Pare incredibile che ancora una volta delinquenti e criminali delle più disparate nazioni abbiamo messo a soqquadro molte città francesi. Possibile che con tutti i controlli che ci dicono esser messi in atto, si permetta a certa gente di andare in giro così facilmente per l’Europa? Eppure è un problema che si ripropone ad ogni fase finale di una manifestazione importante.
Ma torniamo alle cose di campo e guardiamo il tabellone degli ottavi come si è andato strutturando. La prima cosa che balza agli occhi è l’incredibile squilibrio tra la parte destra e sinistra. Sulla parte destra ci sono tutte le squadre più importanti. Francia Germania Inghilterra e ovviamente Italia e Spagna che daranno vita all’ottavo più sentito e intrigante. Chi arriverà alla finale, ne uscirà dopo un percorso stremante dal punto di vista psicologico e fisico. Basti pensare che se la nostra nazionale riuscirà nell’impresa potrebbe aver affrontato già Spagna Germania e Francia, ovvero il gotha del calcio europeo ed anche mondiale. Attenzione anche alle altre partite degli ottavi della nostra parte. La Francia affronterà la coriacea Irlanda, che se metterà lo stesso ardore e la stessa grinta che ha messo con l’Italia farà molto soffrire i galletti. I maestri inglesi si troveranno di fronte la cenerentola Islanda che si è dimostrata organizzatissima, qualità che i britannici non hanno ancora messo in mostra. E anche i campioni del mondo in carica della Germania potrebbero avere dei problemi con la Slovacchia di Hamsik squadra esperta e compatta,
Il lato sinistro del tabellone vede subito un ottavo di grande interesse come Croazia –Portogallo. La Croazia è forse la squadra che ha più impressionato in questo inizio torneo mentre il Portogallo non ha destato una grossa impressione, anche se Ronaldo sembra finalmente essere entrato negli Europei con la splendida doppietta all’Ungheria. Il tanto decantato Belgio troverà la sorprendente Ungheria vincitrice del suo girone. La squadra di Wilmots pronosticata da molti come vincitrice finale, ha ampiamente deluso finora, ma ha la fortuna dalla sua trovando un lato del tabellone molto morbido. Superati magiari si troverebbero di fronte la vincitrice del derby britannico Galles Irlanda del Nord. Non un cammino impossibile.
Ultimo ottavo aperto a tutti i risultati è quello tra Svizzera e Polonia due squadre che fino a questo momento potremmo definire due incompiute. Sicuramente il cammino della finalista del lato sinistro del tabellone sarà meno stressante; ad oggi pronosticare una semifinale tra Croazia e Belgio è impresa facile, ma il campo è fatto per smentire i pronostici.
Per concludere l’aspetto più bello che finora è emerso in questo Europeo: il fattore pubblico. E’ veramente emozionante vedere ad ogni partita gli stadi, splendidi a differenza di quelli che vediamo ogni domenica nel nostro campionato, riempiti in ogni ordine di posti, altra differenza che fa male con il nostro campionato, da persone entusiaste colorate e sempre pronte a divertirsi. Fantastiche le tifoserie delle squadre Britanniche, sempre pronte ad innalzare i propri canti per sostenere i propri beniamini, ed una menzione particolare per i tifosi islandesi, che si sono trasferiti in massa in Francia dalla piccola isola nordica. Il tifo azzurro finora è presente in buon numero, ma non dà l’idea di essere coeso come lo sono quelli delle altre nazioni. La richiesta di Conte di vestire con la maglia azzurra è stata recepita in parte. Speriamo che con la Spagna si vedrà finalmente un’immensa macchia azzurra, perché contro gli spagnoli avremmo veramente bisogno di un tifo appassionato.

Pierfrancesco Bonanno




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