Calcio – Serie A – Presentazione Juventus – Napoli

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Calcio – Serie A – Presentazione Juventus – Napoli

Dopo dieci giornate di campionato si può tracciare un piccolo consuntivo di quella che è stata la prima parte della stagione di Serie A. Una stagione che al momento è stata vissuta all’insegna dell’equilibrio e dell’incertezza, perché a differenza delle previsioni estive è ancora un campionato che non ha trovato un suo padrone e che non ha detto molto dal punto visto tecnico. Questa sera, al fischio finale di Juventus – Napoli, a seconda del risultato potremmo avere le idee più chiare, ma potremmo vedere anche tutti i nostri dubbi amplificati.
La capolista Juventus è forse la squadra che deve dare più risposte e certezze dopo l’inizio stagione essendo una delle squadre che suscita più perplessità e dubbi. Certo può sembrare un controsenso parlare in termini negativi di una squadra in testa con otto vittorie su dieci, ma le prestazione espresse finora dai campioni d’Italia non han certo rubato l’occhio e convinto appieno. Molti i problemi che sono apparsi in queste scorcio di campionato, primo su tutti la poca fluidità del gioco e la grande difficoltà a costruire una manovra veloce e ficcante. Di fronte a squadre chiuse che pressano alto e molto fisiche, il giro palla bianconero diventa stucchevole quasi mai pericoloso e solo le giocate dei singoli danno l’idea di poter sbloccare la partita. Il secondo tasto dolente che Allegri sembra non riuscire a risolvere e l’inserimento di Higuain all’interno del gruppo. Il centravanti argentino pare avulso dalla manovra e poco cercato dai compagni, i suoi movimenti non vengono seguiti ed adeguatamente riforniti, fino a risultare inutili. Higuain a Napoli era il fulcro della squadra il terminale per cui tutti si sacrificavano; alla Juventus questo non può essere, e il giocatore dal conto suo dovrebbe interagire maggiormente con i suo compagni, soprattutto quelli di reparto. Finora non sono mai stati trovati i giusti equilibri e i suoi gol paiono più frutto delle sue indiscusse capacità individuali, che di una manovra corale.
Allegri ci ha sempre dato l’idea in queste prime dieci giornate di sperimentare e di testare nuove soluzioni, quasi divertendosi a mettere in campo giocatori diversi dalla precedente partita, forte di un complesso che non ha eguali nel nostro campionato. Questo è andato a scapito della continuità del gioco e a contribuito a non dare sicurezza ai suoi giocatori. A sua discarico bisogna dire che i numerosi infortuni non hanno certo favorito, ed è anche vero che la società ha messo sì a sua disposizione un numero impressionante di campioni, ma questi devono trovare la giusta posizione in campo e i giusti automatismi con i compagni, cosa non facile quando si tratta di campioni affermati come Dani Alves Pjanic e Higuain, solo per fare i nomi più importanti. Come sempre ci vuole tempo, cosa che in Italia è merce rara. In più dalle dichiarazioni del mister, sembra trasparire una maggiore attenzione verso la Champions che per il campionato e questo è un fattore assolutamente da non sottovalutare. Le motivazioni all’interno di uno spogliatoio sono come la benzina per un auto, si può avere il miglior mezzo del mondo, ma senza carburante neanche lo si mette in moto. Anche le dichiarazioni di ieri sono state improntate più a dare importanza alla partita di mercoledì contro il Lione che a quella di stasera contro il Napoli.
Stasera la Juventus si troverà di fronte l’esame che non può fallire. Ha sì vinto otto partite, ma le due sconfitte sono avvenute negli unici due scontri con squadre di blasone e nelle partite più titolate. Senza nulla togliere a Fiorentina Lazio e Sassuolo, ma i veri big match contro Inter e Milan sono stati nettamente falliti dai bianconeri e un eventuale passo falso con il Napoli, non è permesso. Vedremo come stasera Allegri affronterà la sfida. Dopo un parziale cambio tattico nel turno infrasettimanale, il mister sembra intenzionato a tornare al classico 3-5-2 con Marchisio sostituito da Hernanes in vista del Lione. Mandzukic farà di nuovo coppia con Higuain dopo la buona prestazione di mercoledì. Lotta a tre per la fascia destra tra Dani Alves Cuadrado e Lichtsteiner, con quest’ultimo favorito e il colombiano che potrebbe essere utilizzato più come arma tattica a partita iniziata. Confermata la BBC davanti a Buffon.
Il Napoli affronterà il big match di questa sera come un malato appena ristabilito affronta la convalescenza; in caso di risultato positivo saprà di essere definitivamente guarito, in caso di sconfitta la ricaduta potrebbe essere alla porta. Le due facili vittorie con Empoli e Crotone hanno portati punti e tranquillità, ma il filotto di tre sconfitte consecutive e i problemi delle assenze di Milik e Gabbiadini non paiono completamente superati. La partita di stasera viene presentata dai media, come la sfida di tutta Napoli contro il “core ingrato” Higuain. A nostro modesto avviso questo è un aspetto marginale per la sfida, lo sarà maggiormente al ritorno quando si giocherà al Sn Paolo. Sicuramente il Pipita ne risentirà a livello emozionale, ma non penso che la cosa condizionerà più di tanto i partenopei e la loro prestazione. Sarri è stato abbastanza chiaro in conferenza stampa su come saluterà Gonzalo, come un figlio che l’ha fatto arrabbiare, per cui l’episodio per la squadra Napoli è ampiamente chiuso. Sicuramente non lo è per i tifosi napoletani, ma giocandosi allo Stadium e per giunta senza tifosi napoletani al seguito visto che la trasferta è stata loro vietata, il problema difficilmente si porrà.
I problemi per Sarri saranno sicuramente maggiori dal punto di vista tattico. Il tridente leggero con Callejon, Mertens finto centravanti e Insigne, ha dato buoni risultati nelle ultime due partite, ma di fronte alla difesa più forte del campionato è chiamato ad una dura prova. Il belga dà il meglio di se sulla fascia, ma anche in questa posizione centrale sta dando buoni risultati. Abbiamo già scritto che questa del tridente leggero era una buona soluzione per sopperire all’assenza di Milik, ma doveva essere provata a lungo in allenamento e metabolizzata dalla squadra perché il passaggio da una punta centrale pesante e fisicamente forte come lo sono stati Higuain poi Milik e in parte Gabbiadini ad un tridente di “piccoletti” e un passaggio lento e complicato. Ora la squadra sembra in grado di supportarlo e stasera si avrà la prova del nove. Il Napoli comunque dovrà sostenere una partita dai ritmi alti con un pressing costante, per insabbiare la manovra juventina, un po’ quello che ha fatto il Milan, e sfruttare la velocità e le ripartenze con i tre davanti. Sarri ha bisogno del miglior centrocampo proprio per sostenere questi ritmi, quindi si pensa che i titolari Allan Jorginho e Hamsik saranno i titolari, ma attenzione alle sorprese Zielinski e soprattutto Diawara che insidiano i primi due, molto dipenderà dalla rifinitura del mattina. Sarri inoltre si augura di non vedere più i black out difensivi che spesso han colpito la sua squadra ad inizio stagione, soprattutto in Koulibaly, perché stasera potrebbero essere mortiferi, al fianco del senegalese ci sarà Maksimovic visto l’assenza di Albiol, sulle fasce spazio a Hisaj e Ghoulam.
Poco prima delle 23 sapremo se il Napoli si sarà vendicato del gol scudetto di Zaza o se la Juventus avrà messo un ulteriore ipoteca al sesto scudetto consecutivo, anche se giova sempre ricordare che siamo solo a fine ottobre e lo scudetto si assegna a maggio, ed entrambi sono consapevoli che un eventuale pareggio, risultato anche prevedibile, favorirebbe solo il terzo incomodo: la Roma.

29/10/16 PIERFRANCESCO BONANNO




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