Cascia celebra i 125 anni dalla canonizzazione di Santa Rita

59

Cascia – Era il 22 maggio del 1457 quando suor Rita Lotti, monaca agostiniana, lasciò questo mondo. La sua esemplare vita era ben nota a molti: ascesi, contemplazione, preghiera e penitenza erano la sua quotidianità nella quale dava spazio anche al servizio per i poveri e gli ammalati. Per questo, diffusasi la notizia della sua morte, in tanti accorsero per ottenere miracoli e venerarla. Dato il grande culto ricevuto, non venne sepolta, e il suo corpo fu deposto in una cassa. Sin da subito le autorità comunali di Cascia registrarono i prodigi avvenuti per sua intercessione nel Codex miraculorum (il Codice dei miracoli), tra questi quello di un cieco che riebbe la vista. Ma la canonizzazione avverrà secoli dopo: Rita viene proclamata santa il 24 maggio del 1900, da Leone XIII.

Rita venne beatificata il 2 ottobre 1627, da Urbano VIII. Il processo si svolse a Cascia, nella chiesa di San Francesco, e alla sua conclusione il Pontefice concesse alla diocesi di Spoleto e ai religiosi agostiniani la facoltà di celebrare la Messa in onore della beata. La estese, poi, il 4 febbraio 1628, nelle chiese agostiniane e per il clero secolare.

Il processo per la sua canonizzazione fu assai lungo anche perchè più volte interrotto. Lo avviarono gli agostiniani nel 1737 insieme al comune di Cascia. Dopo varie vicissitudini fu riaperto nel 1853. Solo nel 1887, però, l’iter ebbe una svolta per un nuovo miracolo. Il 25 febbraio 1896 venne redatto il decreto sulle virtù eroiche. Nel 1899, tra i vari miracoli stimati utili per la canonizzazione, furono approvati il profumo che si diffondeva dal corpo della santa e la guarigione di malattie incurabili. Ma Rita da Cascia venne proclamata santa l’anno dopo.




Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *