Madonna del Silenzio – La Madonna del Silenzio è la Madonna dei nostri giorni, giorni che hanno bisogno di profondo silenzio: silenzio di compassione e solidarietà, silenzio di preghiera e contemplazione”. Lo ha affermato sabato 8 maggio il cardinale Luis Antonio Tagle, prefetto della Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli, in una conferenza tenuta presso il Santuario della Vergine del silenzio, sorto due anni fa ad Avezzano, nell’Italia centrale, per iniziativa di Papa Francesco.
Tutto nasce dall’iniziativa di un cappuccino, fra Emiliano Antenucci, oggi Rettore del Santuario, che nel 2010 commissiona l’icona rappresentante la Madonna con l’indice della mano destra sulle labbra, a chiedere silenzio, alle monache benedettine dell’Isola di San Giulio d’Orta. Nel giugno 2016 fra Emiliano porta l’icona originale da Papa Francesco che la benedice e la autografa scrivendo dietro l’icona: “Non sparlare degli altri!”. Poi, nel 2019, il Papa scrive una lettera al ministro provinciale dei Cappuccini d’Abruzzo, chiedendogli di “trovare un posto, una chiesa, dove si possa dare culto pubblico alla Madonna del silenzio”. Quattordici mesi dopo nasce il Santuario che compie in questi giorni due anni di vita. Nella piccola chiesa del complesso religioso oggi l’icona è conservata sull’altare e continua ad attrarre pellegrini da tutta Italia.
“Sono stati due anni di grazie e di miracoli, soprattutto nello Spirito – commenta fra Emiliano ai microfoni di Radio Vaticana – perché, come ha detto il Santo Padre, la Vergine del silenzio è Colei a cui possiamo chiedere di purificarci lo sguardo e il parlare. Il silenzio è la vera riforma e rivoluzione della Chiesa”. “Questo di cui sono Rettore – spiega ancora il religioso – è il primo Santuario al mondo dedicato alla Vergine del Silenzio. Il Papa l’ha voluto perché ha una devozione speciale per questa Madonna. Ho saputo che Francesco ha una copia dell’icona nel suo ufficio e un’altra l’ha fatta sistemare nel Palazzo Apostolico in Vaticano. Credo, e lo dico con un po’ di presunzione, che sia una Madonna che parla più delle altre, perché il silenzio è il primo linguaggio dell’amore”.
Ventiquattro mesi dopo la nascita del Santuario, il Rettore torna con la mente agli anni in cui si interrogava sull’opportunità di creare un luogo dedicato alla Vergine del silenzio. “Ricordo che un giorno gli occhi mi caddero su quel passo della Scrittura che recita ‘La mia casa sarà chiamata casa di preghiera per tutte le nazioni’. E devo dire che quelle parole del Vangelo qui ad Avezzano si sono avverate: proprio ieri mi hanno scritto dalla Corea del Sud, perché sono interessati a diffondere questa devozione. Mi hanno scritto anche dalla Cina, per lo stesso motivo”. “Guardando al futuro – conclude fra Emiliano – mi auguro davvero che questa Madonna sia conosciuta in tutto il mondo. Credo sia importante anche per il futuro della Chiesa. Penso infatti che oggi si facciano troppi convegni e si sia persa la dimensione dell’incontro con il Risorto e con gli altri, l’arte dell’amicizia”.