DON CENTOFANTI – VANGELO DI MERCOLEDI 6 NOVEMBRE E COMMENTO

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VANGELO – Mercoledì 6 novembre 2024, XXXI settimana del Tempo ordinario, anno pari.

In quel tempo, una folla numerosa andava con Gesù. Egli si voltò e disse loro:
«Se uno viene a me e non mi ama più di quanto ami suo padre, la madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo. Colui che non porta la propria croce e non viene dietro a me, non può essere mio discepolo. Chi di voi, volendo costruire una torre, non siede prima a calcolare la spesa e a vedere se ha i mezzi per portarla a termine? Per evitare che, se getta le fondamenta e non è in grado di finire il lavoro, tutti coloro che vedono comincino a deriderlo, dicendo: “Costui ha iniziato a costruire, ma non è stato capace di finire il lavoro”.
Oppure quale re, partendo in guerra contro un altro re, non siede prima a esaminare se può affrontare con diecimila uomini chi gli viene incontro con ventimila? Se no, mentre l’altro è ancora lontano, gli manda dei messaggeri per chiedere pace.
Così chiunque di voi non rinuncia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo».
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Solo la grazia può condurre a vivere ogni cosa in Dio. La sequela è graduale. Chi sente questa meravigliosa e datrice di ogni bene chiamata può chiedere a Maria e a Gesù di donargli sempre più di non cincischiare su mille strade fasulle ma di andare spedito sulla via che sola dona tutto



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