Don Centofanti. – Vangelo di sabato 8 febbraio e commento

49

Vangelo – Mc 6,30-34 Sabato 8 febbraio 2025, IV settimana del Tempo ordinario, anno dispari

In quel tempo, gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e quello che avevano insegnato. Ed egli disse loro: «Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po’». Erano infatti molti quelli che andavano e venivano e non avevano neanche il tempo di mangiare.
Allora andarono con la barca verso un luogo deserto, in disparte. Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città accorsero là a piedi e li precedettero.
Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose.
***
Gesù chiama anche al riposo. Insegna a vivere e crescere nella fede con semplicità e buonsenso. Anche il riposo, quando voluto da Dio, è una grazia. Invece lo strafare di testa propria può scoraggiare, stancare inutilmente e non aiuta ad aprire il cuore con fiducia a Dio lasciando che sia lui ad operare. Ordinariamente Dio ci orienta al bene gradualmente imparando a viverlo con i giusti tempi per ogni cosa. Detto questo quando Dio vuole secondo la sua, non la nostra, sapienza, può fare fare cose fuori dell’umanamente possibile. Don Orione scavò tra le macerie per una settimana intera senza riposare ai tempi del terremoto del Fucino. Come poté fare ciò? Vedeva che andava avanti senza stancarsi, la sua umanità non veniva calpestata, ma sperimentava una grazia speciale.



Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *