EDITORIA – LIBRO – RAPIMENTO MORO

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RAPIMENTO MORO – Nell’ambito della rassegna “La porta magica”, manifestazione dedicata ad approfondimenti di cultura letteraria organizzata da Esquilino Poesia con la direzione artistica di Angelo De Florio, sarà presentato il libro di Ivo Mej RAPIMENTO MORO. Il giorno in cui finì l’informazione in Italia (Edizioni Historica e Giubilei-Regnani). L’appuntamento, in programma martedì 1° agosto nell’arena Cinevillage di Piazza Vittorio, vedrà l’autore dibatterne con De Florio, il giornalista Antonio Iovane e il Professore Eugenio Capozzi, Ordinario di Storia Contemporanea dell’Università degli Studi di Napoli Suor Orsola Benincasa.

Sono usciti molti libri sul caso Moro, ma questo è il primo che ricostruisce la vicenda del giorno del rapimento con una completa documentazione stampa.Per la prima volta nella storia della televisione italiana, la “finestra viene aperta” sul mondo di notizie che si affastellano una sull’altra nell’incertezza della verità.

Questo saggio, raccogliendo l’immediata reazione delle principali testate italiane, ha la forza travolgente dello sguardo all’indietro di chi ha ora l’esperienza, la rassegnazione e la consapevolezza che la democrazia è un organismo debole, delicato, del quale i mezzi di comunicazione di massa rappresentano i vasi sanguigni, da quel giorno sempre più a rischio di trombosi.

L’incontro avrà inizio alle ore 18:30. L’ingresso è libero a tutti.

«L’interessante ed originale ricostruzione di Ivo Mej si snoda attraverso un’analisi del funzionamento dei media, dell’inaudita ampiezza delle platee d’ascolto dei vari media e della copertura giornalistica de gli eventi, con particolare attenzione agli inevitabili effetti di saturazione e di annullamento di tutti gli altri temi.»

Mario Morcellini

 

«Nessuno del Governo o dei miei collaboratori fece mai alcuna pressione sui mezzi di comunicazione di massa e tantomeno sulla Rai perché spossassero la via della fermezza. Tutta la DC era d’accordo su questa linea. La stampa era solamente in contatto costante con l’ufficio stampa del partito.»

Giulio Andreotti

 

«Pensai che il terrorismo aveva alzato il tiro in modo non più tollerabile perciò mi precipitai con i miei compagni ad organizzare la risposta nelle manifestazioni che ci furono durante la giornata. Proprio durante queste mi sono reso conto che le idee terroristiche si erano fortemente infiltrate nel nostro popolo.»

Giuliano Ferrara

 

«Ridava quasi la percezione che la politica si potesse coniugare come si pensava a vent’anni (anche se da versanti opposti) ad un’idea di grande cambiamento e di rivoluzione.»

Marcello Veneziani

 

«Debbo dire che i mezzi d’informazione si comportarono con grande responsabilità sostenendo con grande forza l’azione del Governo e delle forze di polizia. Solo una volta chiedemmo che venisse “staccata la spina”, e cioè di fronte al diluvio dei messaggi delle BR. Da parte del Viminale piena e responsabile fu l’informazione, anche se talvolta con il vincolo della riservatezza.»




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