Calcio – L’Inter al comando, la Juve arranca

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Calcio – Dopo la parentesi azzurra con tre vittorie in altrettanti incontri della nazionale guidata da Roberto Mancini, il campionato italiano è ripartito senza soste, ed in queste ore si sta giocando anche la Champions League senza protagoniste del calcio italico senza contare i due recuperi di serie A, Juventus-Napoli e Inter-Sassuolo sospese da interventi Asl che non sono piaciuti a chi del calcio apprezza la sportività.

CORTE SPORTIVA FIGC

La corte sportiva d’appello nazionale nel comunicato in cui attesta che il calcio non può nulla contro la decisione della Asl (siamo sul caso Lazio-Torino ma potrebbe valere anche per altri casi), scrive: “,,, Quanto, infine, al secondo motivo di ricorso con il quale la Società reclamante stigmatizza la condotta tenuta nella fattispecie di cui è giudizio dalla Società F.C. Torino S.p.A. che non sarebbe stata improntata ai canoni della lealtà sportiva e della correttezza e che, per ciò solo, giustificherebbe l’applicazione della sanzione di cui all’art. 53 delle NOIF, ovvero la sconfitta per 0-3, questa Corte non può esimersi dall’evidenziare che, in effetti, il provvedimento, a carattere interpretativo, adottato dall’ASL di Torino in data 1 marzo 2021 desta più di una perplessità; ed invero, un atto amministrativo, peraltro con finalità di prevenzione della salute collettiva a fronte della più grave emergenza sanitaria della storia moderna dell’umanità, non può produrre effetti dal giorno successivo alla sua adozione, alla stregua di un atto giudiziario. Ciò posto, non vi è dubbio che la Società F.C. Torino S.p.A. abbia tratto profitto dal provvedimento adottato dall’autorità sanitaria torinese, peraltro, su richiesta della stessa Società granata.
Al proposito, non può che richiamarsi, ancora una volta, il principio secondo il quale “il fine ultimo dell’ordinamento sportivo è quello di valorizzare il merito sportivo, la lealtà, la probità e il sano agonismo”. Tale principio non dovrebbe mai essere vanificato, neppure nella presente situazione di emergenza sanitaria, con comportamenti che, come nel caso della Società F.C. Torino S.p.A., sembrano finalizzati, invece, all’unico fine di ottenere, nelle ipotesi di calciatori risultati positivi al COVID-19, il rinvio della disputa delle gare che potrebbero essere, tranquillamente, disputate, atteso, peraltro, il consistente numero delle rose di calciatori a disposizione delle Società professionistiche.
Comportamenti, questi ultimi, improntati ad una sorta di “furbizia” che non sono, in alcun modo, in linea con i principi di lealtà, probità e correttezza che devono, invece, sempre ispirare chi partecipa a competizioni che, sebbene abbiano natura professionistica, riguardano sempre un gioco, o meglio un “giuoco” per ricordare la parola ricompresa nella definizione della Federazione.
Purtuttavia, questa Corte non può che richiamare la portata precettiva di quanto affermato dal Collegio di Garanzia del CONI – Sezioni Unite, decisione 7 gennaio 2021, n. 1, già più sopra richiamata, in ordine al fatto che gli atti amministrativi integrano il c.d. factum principi in quanto hanno prevalenza rispetto alla disciplina federale.
Ed è solo per questa ragione che questa Corte non può che aderire alle conclusioni cui è pervenuto il Giudice Sportivo, non senza, però, avere sottolineato, con forza, come fatto dallo stesso Giudice di prime cure, che “Resta, altresì, anche in questo caso del tutto integra e impregiudicata l’eventuale attività di inchiesta, e i conseguenti esiti, della Procura Federale in ordine al rispetto dei Protocolli scientifico-sanitari FIGC validati dall’Autorità statale e agli altri profili di rilevanza secondo l’ordinamento sportivo”; un procedimento disciplinare, quest’ultimo, che, ove dovesse essere instaurato, sarebbe, comunque, di competenza del Tribunale federale e della Corte Federale di Appello e non certamente del Giudice Sportivo e di questa Corte”.
Da tutto questo è chiaro evincere che la storia non finirà qui, sia perchè la dirigenza della Lazio vuole andare avanti con il suo ricorso sia perchè la Federazione porterà avanti la sua inchiesta.

COVID E SASSUOLO
Tutto questo si va a legare anche al Sassuolo che, ha deciso liberamente di non schierare i suoi giocatori che erano stati nel gruppo della nazionale da dove è partito un nuovo focolaio di covid e di non metterli in campo nell’impegnativa partita contro la Roma per evitare rischi (nonostante i giocatori non siano risultati positivi).
Arrivando ad oggi ed ai recuperi, come spiegare ad un appassionato di calcio non fazioso perchè Juventus-Napoli non si è giocata quando i partenopei avevano due giocatori positivi al covid ed oggi si giocherà (tranne decisioni dell’ultim’ora) con tre calciatori della Juventus fuori per positività al covid?. Misteri del nostro calcio….

Detto questo qualche riga sul calcio giocato nella fine settimana pasquale.

La Juve si fa fermare anche dal Torino ed ora rischia anche Pirlo che potrebbe essere esonerato in caso di sconfitta con il Napoli con Allegri pronto ad un clamoroso ritorno.
Continua la rincorsa del Napoli che seppur con qualche fatica ha vinto contro un volitivo Crotone.
L’Inter passa a Bologna con il minimo sforzo contro un Bologna rimaneggiato.
La Roma si fa raggiungere nel finale di una partita sul 2-2 dal Sassuolo, mentre il Milan rischia la sconfitta contro la Sampdoria ma si salva grazie ad un’espulsione ingenua tra i liguri ed un gol in finale di partita.
Bellissima partita tra Atalanta ed Udinese, vinta dai bergamaschi per 3-2 tra tante emozioni.
Fatica e non poco la Lazio a sconfiggere uno Spezia che continua a raccogliere applausi ed è sempre più vicino alla salvezza matematica dopo una bella stagione.
In fondo alla classifica un punticino per il Parma a Benevento fa morale ma non aiuta molto la squadra di D’Aversa che comunque guadagna sul Cagliari che in una partita molto importante per la salvezza si fa sconfiggere dal Verona con un clamoroso 0-2.
Infine si sono divise la posta Genoa e Fiorentina: un punto per una classifica più tranquilla.




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