Calcio – Spareggio mondiale – L’Italia senza idee rischia di non andare in Russia

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Un Italia piccola piccola perde in Svezia di misura e senza segnare ed ora rischia seriamente di non andare in Russia.
Dopo partita polemico del CT Ventura che non ha mancato di additare l’arbitro per aver lasciato correre le scorrettezze degli svedesi: ” Ora dovremo fare solo risultato. Dobbiamo andare a ribaltare a Milano un risultato non corretto. San Siro dovrà prenderci per mano. Una sconfitta immeritata, loro non hanno fatto un un tiro in porta. Noi abbiamo avuto occasioni e preso un palo, spero che a Milano concedano a noi quello che hanno concesso a loro. Non è una giustificazione, il pareggio era il minimo che potessimo ambire e spero che a Milano permettano a noi le stesse cose concesse a loro stasera. Adesso S.Siro ci deve prendere per mano”.

Bonucci: ” Dobbiamo tirare fuori la capacità di reagire. Ci concentriamo per lunedi perché l’Italia deve andare ai mondiali. Dovevamo velocizzare di più. Servirà la partita della vita con testa perché è troppo importante.
Oggi c’è stato stato da penare, alla prossima partita dobbiamo imparare dagli errori fatti, quando siamo stati lenti a girare la palla. Ci sarà da battagliare, ma noi al Mondiale dobbiamo andarci, è troppo importante”
Ma andiamo con ordine: azzurri troppo macchinosi e lenti, svedesi lenti ed agonisticamente cattivi aiutati dalla buona sorte. Infatti, in una partita magra di emozioni è stata la dea bendata a deciderla nel secondo tempo.
Dapprima un tiro senza pretese degli svedesi ha subito la deviazione di De Rossi mettendo Buffon nell’impossibilità di intervenire, a seguire un tiro di Darmian a portiere battuto è stato respinto dal palo negando agli azzurri la gioia di un pareggio sperato e meritato. Ma lo sport, il calcio, ci ha abituato a queste situazioni, la lucidità davanti alla porta può essere determinante e l’Italia stasera è stata macchinosa e con gli attaccanti titolari Belotti ed Immobile mai incisivi ed il subentrato Eder impalpabile. Insegne in 20 minuti ha provato a creare difficoltà alla granitica difesa svedese ma le poche idee, gli attacchi in orizzontale e la lentezza del giro palla ci hanno portato alla sconfitta.

Parolo: ” Dobbiamo cancellare questa partita e pensare alla prossima. Dobbiamo rimontare e vincere. Gli episodi ti possono condannare ma noi dobbiamo chiuderci in noi e prepararci a lunedi. L’Italia deve andare ai mondiali”.

Darmian: “Ci abbiamo messo impegno ed abbiamo tenuto in mano la partita, peccato ci sia mancato l’ultimo passaggio”.

ITALIA:

GIANLUIGI BUFFON: 7. Doppio miracolo incredibile prima su Berg e poi su Toivonen che al 38′ salva l’Italia. Incita i suoi tutta la partita e risulta leader decisivo nei momenti importantiNon può nulla sul gol, giunto per una sfortunata deviazione di De Rossi.

ANDREA BARZAGLI: 6,5. Lotta e si impegna contro i giganti svedesi.

LEONARDO BONUCCI: 6,5. Ci mette cuore e testa. Uno dei più lucidi tra gli azzurri. Npon cerca alibi ma prepara i compagni alla battaglia di Milano con parole da vero leader.

GIORGIO CHIELLINI: 5,5. Commette un errore incredibile al 38′, per fortuna Buffon ci mette una pezza e salva un gol quasi fatto. Meno attento del solito ma messo seriamente alla prova dagli avanti svedesi che controlla con maestria.

ANTONIO CANDREVA: 5. Non è più il giocatore che ammiravamo nella Lazio qualche anno fa. Non riesce a sfondare sulla fascia e sbatte contro il muro svedese. L’impegno c’è ma i risultati sono scarsi.

MARCO PAROLO: 5,5. Stenta a dare quegli equilibri ai quali ci ha abituato. Anche lui finisce nel marasma azzurro e non riesce ad incidere. Siamo certi sarà decisivo a Milano. marco non sbaglia mai due partite di seguito.

DANIELE DE ROSSI: 5,5.La sua deviazione fortuita porta la Svezia in vantaggio e condanna l’Italia alla sconfitta. Gli manca il solito cuore anche se cerca di spingere i compagni in avanti. Fondamemntale la sua esperienza internazionale per tenere i compagni tranquilli quando gli svedesi iniziano a spingere e provocare gli azzurri Nel complesso il centrocampista non è riuscito a fare la differenza con la sua esperienza, è mancato il suo cuore a centrocampo.

MARCO VERRATTI: 5. La delusione azzurra. Abituati a vederlo guidare il centrocampo del Paris Saint Germain gioca una partita inpalpabile ed anzi, si mette in mostra quando prende un cartellino giallo che gli impedirà di disputare la decisiva partita di Milano. Al 76′ lascia il campo per Insigne.

LORENZO INSIGNE: 5,5. Troppo pochi 20 minuti per salvare la malandata baracca. Ci prova, tira, corre ma non riesce ad essere decisivo. A Milano servirà in campo dal primo minuto e sarà necessaria la sua fantasia per portarci in Russia..

MATTEO DARMIAN: 6,5. Sfortunatissimo quando colpisce il palo al 70′ con un tiro dal limite dell’area. Prova a spingere sulla fascia creando qualche disagio ai lenti difensori svedesi.

CIRO IMMOBILE: 5. Si muove poco là davanti, non è il solito, forse l’infortunio dal quale sta uscendo lo limita nei movimenti e non è il solito attaccante che aggredisce l’area di rigore. Serviranno i suoi gol a Milano.

ANDREA BELOTTI: 5. Esce da un infortunio e meritava qualche altro giorno di riposo ma l’infortunio di zaza ne ha affrettato il recupero. Stesso discorso fatto per Immobile: per andare ai mondiali dobbiamo vederlo tornare al gol
lunedi sera.

EDER: 4,5. Ha 35 minuti per cercare di dare la scossa in attacco ma non lo si vede quasi mai. Finisce nelle strette maglie della difesa svedese e non riesce a districarsi. Mancano i suoi scatti, i suoi allunghi, la sua vivacità.

GiAMPIERO VENTURA: 5. L’Italia non è l’Italia che abbiamo ammirato in passato. La sua squadra è confusa, imprecisa, con poche idee, fa poco il gioco e sembra metterci poco cuore. L’Italia di Ventura continua a deludere ed ora si aggrappa ad una partita per andare a giocarsi i mondiali in Russia. Riuscirà nell’impresa? Ventura trasformerà quest’Italia che fatica ad arrivare in porta in una macchina da gol in tre giorni. Noi ci contiamo perchè non portarci ai mondiali sarebbe una macchia incancellabile anche sulla carriera di un Ventura che non è e non è mai stato, in nazionale, lo stesso applaudito allenatore del Torino. Le doti le ha, ora dovrà utilizzarle per ricordare ai suoi giocatori che in Russia l’Italia deve proprio andarci.




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