VOLLEY – LA IGOR VINCE LA CHALLENGE CUP 2024

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IGOR – La Igor Volley festeggia il suo secondo trofeo europeo: dopo la Champions League 2019, le azzurre di Lorenzo Bernardi conquistano la Challenge Cup 2024 con un percorso netto fatto di 15 vittorie in altrettante partite giocate, a partire dalla Wevza Cup di settembre. Dopo il successo per 3-0 del Pala Igor, sotto 1-0, le azzurre hanno reagito al meglio vincendo i due set successivi e conquistando così la coppa. A seguire, poi, la vittoria anche nel quarto set che permette a capitan Chirichella e compagne di chiudere la propria stagione europea da imbattute. MVP della competizione è stata l’opposta azzurra, Vita Akimova.

Nantes in campo con Mimes opposta a Karasoy, Keene e Kurtagic centrali, Jasper e Rotar schiacciatrici e Giardino libero; Novara con Bosio in regia e Akimova in diagonale, Danesi e Bonifacio al centro, Bosetti e Markova in banda e Fersino libero.

Novara parte forte con Akimova (1-4), Nantes con due muri impatta (4-4) e innesta un punto a punto rotto prima dall’ace di Jasper (11-10) e poi dal break azzurro propiziato da una gran difesa di Fersino e concretizzato da tre punti in fila di Akimova (13-15). Sul 15-17 Novara soffre l’unico passaggio a vuoto della propria partita, sul turno in battuta della subentrata Respaut che con due ace fa 20-17 mentre Novara si affida a Markova che con due servizi vincenti trova la parità a quota 21. Avanti testa a testa fino al 23-23, poi un pallonetto di Rotar e un muro su Bosetti valgono il 25-23.

Nantes ci crede (4-1, diagonale di Mims), Bernardi manda in campo Buijs in banda e l’olandese entra bene (5-4, pipe vincente) e sigilla l’8-11 che costringe Nantes al timeout. Danesi (10-14) e due ace di Markova (10-17) per ipotecare il parziale, con le azzurre che scappano via con Akimova a segno sul 13-21 e poi sul 14-22, mentre due punti di Markova valgono il set point sul 16-24. Chiude un ace di Bosio, per il 16-25 che vale la parità.

Buijs confermata in sestetto, sul 3-1 Markova scaviglia e lascia temporaneamente il campo a Bosetti, diagonale vincente di Akimova per il 5-4 ed ace di Markova per la parità (7-7) mentre Nantes sfrutta la vena di Mims per provare a scappare sul 14-11. Bosio trova l’ace del 14-13, Akimova sorpassa in maniout dopo una difesa di Markova (17-18) e poi “gioca” col nastro per l’ace del 17-19 che dà il via al break decisivo: ancora un ace per il 17-22, poi in diagonale è Akimova a conquistare il set point decisivo (19-24). Markova grazia le avversarie (20-24), poi l’errore di Jasper fa esultare le azzurre per il 20-25 che vale il trofeo.

Novara rivoluzionata nel quarto set: Bartolucci in regia, Chirichella al centro, Szakmary e Kapralova in banda e, nel finale, Guidi schierata da libero per lo scambio che ha assegnato il match. Szakmary (6 punti nel set) parte forte (4-5, ace), Bartolucci fa altrettanto (6-9, ace) mentre Nantes si gioca il tutto per tutto e rientra 11-11. Ancora Szakmary (11-13) prima in attacco e poi a muro, Kapralova in diagonale fa 15-19 e Buijs in maniout avvicina il traguardo con il 17-21; Szakmary fa 18-24 e Chirichella, a rete, chiude il match sul 19-25 per le azzurre.

Neptunes Nantes – Igor Gorgonzola Novara 1-3 (25-23, 16-25, 25-20, 25-19)
Neptunes Nantes: Keene 6, Giardino (L), Rakotozafy, Respaut 2, Jasper 8, Davai ne, Rotar 16, Mims 20, Lukasik ne, Legrand ne, Kurtagic 8, Karasoy 1, Ndoye, Erman (L) ne. All. Hernandez.
Igor Gorgonzola Novara: Szakmary 6, Bosio 2, Bartolucci 2, De Nardi, Buijs 9, Fersino (L), Bosetti 1, Chirichella 3, Danesi 4, Bonifacio 11, Guidi (L), Akimova 25, Markova 15, Kapralova 2. All. Bernardi.
MVP Vita Akimova

LE INTERVISTE

Suor Giovanna Saporiti (presidente Igor Gorgonzola Novara): “Siamo molto contenti tutti quanti perché era da un po’ di tempo che non si alzava un trofeo e sono orgogliosa delle ragazze. Tutto è iniziato mesi fa con la conquista della Wevza ed è stato un percorso lungo e impegnativo, lo staff è stato altrettanto bravo con la squadra così come la società a dare tutte le possibilità per avere le situazioni migliori per giocare. Con Lorenzo abbiamo iniziato un nuovo percorso, con un atteggiamento diverso dai precedenti, forse più aggressivo, che ci era mancato. Speriamo sia l’inizio di qualcosa di bello che dovrà anche venire”.

Enrico Marchioni (direttore generale Igor Gorgonzola Novara): “Fin da quando abbiamo deciso di proporci per organizzare la Wevza Cup a Novara, abbiamo deciso che questa coppa avrebbe rivestito un valore molto importante per noi. E’ una competizione europea, quest’anno con un tabellone di assoluto livello, e aver raggiunto l’obiettivo ripaga squadra, staff tecnico e società di tutti i sacrifici compiuti in questi mesi per arrivare fino a Nantes, a giocarci la finale di ritorno. Ringrazio tutti per aver reso possibile questo trofeo, anche chi non era con noi a festeggiare, cioè Hanna Orthmann, fermata da un brutto infortunio ma comunque sempre vicina a noi e alla squadra, e Melis Durul, che ha preso strade diverse ma che comunque ha dato il proprio importante contributo”.

Lorenzo Bernardi (allenatore Igor Gorgonzola Novara): “Questo è il mio primo trofeo nel volley femminile e in generale la mia prima coppa europea da allenatore, non pensavo ci sarei riuscito così rapidamente; anche se sembra qualcosa di semplice non lo è, fra viaggi, trasferte e campionato, a volte basta davvero una partita per essere eliminati. Sono orgoglioso delle ragazze, in qualsiasi momento sono sempre riuscite a compattarsi, ad aiutarsi, a giocare con uno spirito di squadra che a inizio stagione non c’era ed è stata una soddisfazione. Il palazzetto caldo? Credo sia stato un valore aggiunto alla nostra vittoria, non era una banalità la mia frase ‘La partita che conta è la seconda’, con questo sistema può succedere che una squadra vada sotto e poi è dura giocare il Golden set in un palazzetto così, noi invece abbiamo mantenuto la calma dopo il primo set, siamo partiti in svantaggio nel secondo. Questa coppa è la migliore gratificazione che potessero ricevere tutte quante”.

Cristina Chirichella (capitano Igor Gorgonzola Novara): “In questa Challenge Cup ci sono mesi di duro lavoro, di trasferte complicate, di ore di sonno e di tempo libero cui abbiamo rinunciato. E’ un percorso che è cominciato con la Wevza Cup e in cui abbiamo messo tutto quello che avevamo, consapevoli di quanto fosse un trofeo importante per la società e di quanto volessimo vincerlo. Siamo soddisfatte e felici, anche perché quest’anno il tabellone poteva contare tante squadre di alto livello e anche la finale con Nantes è stata una battaglia, in una cornice spettacolare”.




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