VOLLEY SUPERVISION – A TU PER TU CON SARA CARUSO

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VOLLEY – Oggi per Romanews intervistiamo Sara Caruso, centrale della CBF Balducci Macerata per la stagione 2024-2025, nativa di Niscemi (comune  situato nel consorzio libero di Caltanissetta), classe 2001 con 193 centimetri di altezza. Arriva nelle Marche dopo l’esperienza veneta con la Sorelle Ramonda Montecchio Maggiore, in serie A2, ed in precedenza due stagioni con la maglia della Bosca San Bernardo Cuneo. Nella prima stagione 2021-2022, allenata da coach Andrea Pistola, fa il suo esordio nella massima serie. Figlia d’arte (sua madre ha giocato in serie A2 negli anni 90), Sara Caruso si avvicina al volley sin da piccola, nel 2015 si trasferisce a Rimini per giocare tra le fila del Riviera Volley Rimini e successivamente viene visionata dagli osservatori di Busto Arsizio che la inseriscono nel loro settore giovanile (under 16 e under 18). Nel 2018 la Sigel Marsala la riporta a casa dove gioca per due annate, nella seconda sigla 229 punti con 64 muri all’attivo.

L’Intervista di Marco Boldini
1) Cosa ti aspetti da questa nuova in terra marchigiana con la maglia arancionera della CBF Balducci HR Macerata?
Da questa stagione mi aspetto personalmente una crescita a livello tecnico, perché con coach Lionetti e staff stiamo lavorando tantissimo per migliorarmi.
Di squadra mi aspetto solo grinta e felicità.
2) Qual è la motivazione principale per cui hai scelto di accettare l’offerta di Macerata per la stagione 2024-2025?
Ho scelto Macerata perché da anni sono un ottima squadra che punta sempre in alto e l’ambiente che la circonda è famigliare e accogliente.
3) So che sei figlia d’arte, che ruolo ha avuto tua mamma nella scelta di intraprendere un percorso pallavolistico?
Mamma Jenny fin da piccola ha sempre voluto che facessi sport, la pallavolo l’ho scelta per ultima dopo aver provato nuoto e danza classica.
4) Cosa ti porti dal tuo bagaglio di esperienza fatto a Cuneo in serie A1? Credi ti sarà utile in questa stagione per aiutare le tue compagne di squadra?
Sicuramente esperienza.
Vivere l’emozione dell’ A1 è stato molto significativo per me; mi porto dietro sicuramente tanta tenacia e grinta perché so di poter fare grandi cose.
5) La prima stagione a Cuneo eri allenata da coach Andrea Pistola, raccontami qualche aneddoto della stagione del tuo esordio in serie A1.
Non appena Pistola mi chiamó iniziarono a tremarmi le gambe e non appena feci il mio primo muro punto esultai come se avessi vinto il campionato del mondo.
6) Che rapporto hai con i tifosi?
Con i tifosi ho sempre un ottimo rapporto perché loro sono i primi a tifare noi e io sono la prima a tifare per le mie compagne.
7) Le due stagioni alla Sigel Marsala che significato hanno avuto per te? È emozionante giocare vicino a casa?
È stato molto bello poter giocare in Sicilia, perché essendo vicino casa ho sempre potuto avere modo di vedere tutti i miei famigliari a cui sono molto legata.
8) Il settore giovanile di Busto Arsizio, raccontami qualcosa di quel periodo.
Di quel periodo porto dietro tantissime amiche, grazie a loro ho vissuto momenti unici come un terzo posto nazionale u18 che per sempre porterò nel cuore.
9) Hai o stai facendo l’università in modo da avere un’alternativa una volta chiusa la carriera agonistica?
Ho già finito la triennale in scienze motorie e ora sto frequentando una magistrale in sport e management.
10) Come hai passato il periodo di off season? Hai pensato più a riposare o hai sfruttato il tuo tempo libero per allenarti e farti trovare pronta per la ripresa degli allenamenti?
Quest’estate ho lavorato a Firenze nel bar di mio zio Gesualdo, e nel mentre utilizzavo il tempo libero per allenarmi in palestra e qualche torneo di beach.
11) Hai già avuto modo di parlare con coach Lionetti? Quali sono gli obiettivi della Balducci in questa stagione? E secondo te quali sono le squadre avversarie da temere maggiormente?
Con coach Lionetti di obiettivi ne abbiamo già parlato a inizio stagione e proprio per questo le squadre che temo maggiormente sono Messina, Trento e Brescia perché hanno costruito dei roster con ottime giocatrici. 
12) Hai sempre indossato il numero 16, c’è una motivazione particolare in merito a questa scelta?
In realtà ho avuto anche il 5 ed il 10 nel giovanile, ma arrivata in serie A quei numeri erano occupati così decisi di scegliere il numero 16 perché è il giorno di nascita di mio fratello Gaetano.
13) Ho visto che in pre season avete fatto anche allenamenti sulla sabbia, cosa può portare questo a livello fisico durante la stagione regolare?
Il lavoro sulla sabbia è fondamentale in quanto ti prepara alla stagione nei migliore dei modi dal punto di vista fisico.
📸 Roberto Bartomeoli 📸



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