Il Festival Franciacorta ha concluso i suoi appuntamenti con un grande evento nella capitale

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IL FESTIVAL FRANCIACORTA A ROMA – Si è concluso con successo, nella capitale, il ciclo di appuntamenti dei Festival Itineranti Franciacorta 2017

L’appuntamento nella Capitale è stato fissato per lunedì 4 dicembre presso l’Hotel Rome Cavalieri in via Cadlolo, con ben 35 cantine protagoniste.

L’evento ha avuto inizio alle ore 16 con l’ingresso al banco d’assaggio riservato ai giornalisti e agli operatori ed è proseguito fino alle 21.30.

Dalle 18 l’apertura al pubblico che potrà così prendere parte al percorso di degustazione dei vini della Franciacorta.

Molto gradito ai presenti il eminario di degustazione intitolato “Le diverse espressioni del Franciacorta”.

I Franciacorta Berlucchi sono stati: Berlucchi ’61 Nature 2010, il “non dosato” con 5 anni di affinamento sui lieviti e Berlucchi ’61 Satèn, Chardonnay in purezza maturato almeno 24 mesi in cantina

Per esperti e appassionati, per operatori del settore e curiosi è stata un’occasione speciale per conoscere e approfondire il gusto del Franciacorta, declinato nelle sue diverse sfumature ed interpretazioni. Con l’aiuto dei produttori delle cantine partecipanti e esperti sommelier, i visitatori sono stati guidati alla scoperta delle varie etichette, dei segreti alla base della loro realizzazione e del loro territorio di appartenenza.

La storia del Consorzio Franciacorta comincia ufficialmente nel 1990, ma le sue origini sono più profonde. A monte c’è la sfida che Guido Berlucchi e Franco Ziliani lanciarono a se stessi e al mondo dell’enologia italiana nella seconda metà degli anni ’50, con la visione di uno spumante bresciano prodotto secondo il metodo classico.

Probabilmente neppure due menti così lungimiranti potevano prevedere che le prime tremila bottiglie di Pinot di Franciacorta della vendemmia 1961 avrebbero cambiato per sempre la vocazione del territorio, scrivendo una nuova pagina della storia e della geografia del vino italiano.

L’espressione Franciacorta, riconosciuta zona a denominazione di origine controllata nel 1967, è diventata sinonimo nel nostro Paese e nel mondo di bollicine italiane di qualità pregiata.
A vigilare sul rispetto del disciplinare, garanzia della qualità del Franciacorta, è il consorzio nato a Corte Franca il 5 marzo 1990 e trasferitosi nell’attuale sede di Erbusco tre anni dopo.

Il nome Franciacorta definisce, quindi, un territorio, un metodo di produzione basato esclusivamente sulla rifermentazione in bottiglia del vino, prodotto con uve Chardonnay, Pinot Nero e Pinot Bianco coltivate in 19 comuni della provincia di Brescia, nel cuore della Lombardia, ai piedi del Lago d’Iseo.

Il Consorzio Franciacorta conta circa 120 soci tra viticoltori, vinificatori, imbottigliatori, interessati alla filiera produttiva delle denominazioni Franciacorta DOCG, Curtefranca DOC e Sebino IGT.

Il logo si distingue per la “F” merlata, riferimento alle antiche torri medievali, caratteristiche dei 19 comuni del territorio: Adro, Brescia (parte), Capriolo, Cazzago San Martino, Cellatica, Coccaglio, Cologne, Corte Franca, Erbusco, Gussago, Iseo, Monticelli Brusati, Ome, Paderno Franciacorta, Paratico, Passirano, Provaglio d’Iseo, Rodengo Saiano e Rovato.

Le 36 cantine presenti: Antica Fratta – Azienda Agricola Fratelli Berlucchi – Barone Pizzini – Bellavista – Berlucchi Guido – Bersi Serlini – Boccadoro – Bonfadini – Bosio – Ca’ del Bosco – Ca’ D’Or – Camossi – Cantina Chiara Ziliani – Castel Faglia Monogram – Castello Bonomi Tenute in Franciacorta – Castelveder – Cola Battista – Contadi Castaldi – Corte Aura – Ferghettina – Franca Contea – La Montina – Le Marchesine – Lo Sparviere – Marchesi Antinori Tenuta Montenisa – Marzaghe – Mirabella – Monte Rossa – Mosnel – Quadra – Ricci Curbastro – Solive – Tenuta Ambrosini – Uberti – Ugo Vezzoli – Vezzoli Giuseppe

Fonte Irina Ras




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