Il presidente Mattarella ed il discorso di fine anno

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Mattarella – #Mattarella: Questa sera, care concittadine e cari concittadini, entriamo negli anni venti del nuovo secolo. Si avvia a conclusione un decennio impegnativo, contrassegnato da una lunga crisi economica e da mutamenti tanto veloci quanto impetuosi. Questa sera, care concittadine e cari concittadini, entriamo negli anni venti del nuovo secolo. Si avvia a conclusione un decennio impegnativo, contrassegnato da una lunga crisi economica e da mutamenti tanto veloci quanto impetuosi. Si tratta, anche, di un’occasione per pensare – insieme – al domani. Per ampliare l’orizzonte delle nostre riflessioni; senza, naturalmente, trascurare il presente e i suoi problemi, ma anche rendendosi conto che il futuro in realtà è già cominciato. Mi è stata donata, poco tempo fa, una foto dell’Italia vista dallo spazio. Ve ne sono tante sul web, ma questa mi ha fatto riflettere perché proviene da una astronauta, adesso al vertice di un Paese amico. Vorrei condividere con voi questa immagine.
Con un invito: proviamo a guardare l’Italia dal di fuori, allargando lo sguardo oltre il consueto.
In fondo, un po’ come ci vedono dall’estero. Come vedono il nostro bel Paese, proteso nel Mediterraneo e posto, per geografia e per storia, come uno dei punti di incontro dell’Europa con civiltà e culture di altri continenti. Questa condizione ha contribuito a costruire la nostra identità. Per le missioni delle sue #ForzeArmate in favore della stabilità internazionale e contro il terrorismo, per l’alto valore delle nostre imprese e per il lavoro dei nostri concittadini.
Vi è una diffusa domanda di Italia. Non soltanto per il richiamo della sua arte e dei paesaggi, per la sua creatività e per il suo stile di vita; ma anche per la sua politica di pace, per la ricerca e la capacità italiana di dialogo nel rispetto reciproco. Incontro sovente Capi di Stato, qui in Italia, o all’estero.
Registro, ovunque, una grande apertura verso di noi, un forte desiderio di collaborazione. Simpatia nei confronti del nostro popolo. Abbiamo problemi da non sottovalutare.
Il lavoro che manca per tanti anzitutto. Forti diseguaglianze. Alcune gravi crisi aziendali. L’esigenza di rilanciare il nostro sistema produttivo. Abbiamo ampie possibilità per affrontare e risolvere questi problemi. E per svolgere, inoltre, un ruolo incisivo nella nostra Europa e nella intera comunità internazionale. L’Italia riscuote fiducia.
Quella stessa fiducia con cui si guarda, da fuori, verso il nostro Paese, deve indurci ad averne di più in noi stessi, per dar corpo alla speranza di un futuro migliore. Tutto questo produce esperienze importanti, buone pratiche, di grande rilievo. Ne ho avuto conoscenza diretta visitando i nostri territori. Conosco le difficoltà e le ferite presenti nelle nostre comunità. Le attese di tanti italiani.
Dobbiamo aver fiducia e impegnarci, attivamente, nel comune interesse. Disponiamo di grandi risorse. Di umanità, di ingegno, di capacità di impresa. Vi è un’Italia spesso silenziosa che non ha mai smesso di darsi da fare.Dobbiamo creare le condizioni che consentano a tutte le risorse di cui disponiamo di emergere e esprimersi senza ostacoli e difficoltà.Con spirito e atteggiamento di reciproca solidarietà, insieme. In particolar modo, è necessario ridurre il divario che sta ulteriormente crescendo tra Nord e Sud d’Italia. A subirne le conseguenze non sono soltanto le comunità meridionali, ma l’intero Paese, frenato nelle sue potenzialità di sviluppo. Naturalmente, per promuovere fiducia, è decisivo il buon funzionamento delle istituzioni pubbliche che devono alimentarla, favorendo coesione sociale. Questo è possibile assicurando decisioni adeguate, efficaci e tempestive, sui temi della vita concreta dei cittadini. La democrazia si rafforza se le istituzioni tengono viva una ragionevole speranza. È importante anche sviluppare, sempre di più, una cultura della responsabilità che riguarda tutti: dalle formazioni politiche, ai singoli cittadini, alle imprese, alle formazioni intermedie, alle associazioni raccolte intorno a interessi e a valori. Questo comune sentire della società – quando si esprime – si riflette sulle istituzioni per infondervi costantemente un autentico spirito repubblicano. La cultura della responsabilità costituisce il più forte presidio di libertà e di difesa dei principi su cui si fonda la Repubblica. La fiducia va trasmessa ai giovani, ai quali viene sovente chiesta responsabilità, ma a cui dobbiamo al contempo affidare responsabilità. Hanno – ad esempio – chiara la percezione che i mutamenti climatici sono questione serissima che non tollera ulteriori rinvii nel farvi fronte. Le nuove generazioni avvertono meglio degli adulti che soltanto con una capacità di osservazione più ampia si possono comprendere e affrontare la dimensione globale e la realtà di un mondo sempre più interdipendente. Le scelte ambientali non sono soltanto una indispensabile difesa della natura nell’interesse delle future generazioni ma rappresentano anche un’opportunità importante di sviluppo,di creazione di posti di lavoro, di connessione tra la ricerca scientifica e l’industria. I giovani l’hanno capito. E fanno sentire la loro voce proiettati, come sono, verso il futuro e senza nostalgia del passato. Torniamo con il pensiero alle popolazioni delle città minacciate, come #Venezia, dei territori colpiti dai sismi o dalle alluvioni, delle aree inquinate, per sottolineare come il tema della tutela dell’ambiente sia fondamentale per il nostro Paese. Questa nuova condizione impone di predisporre nei confronti degli anziani – parte preziosa della società – maggiori cure e attenzioni. Ogni società ha sempre bisogno dei giovani. Se possibile ancor di più oggi che la durata della vita è cresciuta e gli equilibri demografici si sono spostati verso l’età più avanzata. Occorre, al tempo stesso, investire molto sui giovani.
Diamo loro fiducia, anche per evitare l’esodo verso l’estero. Diamo loro occasioni di lavoro correttamente retribuito. Favoriamo il formarsi di nuove famiglie. Dobbiamo riporre fiducia nelle famiglie italiane. Su di esse grava il peso maggiore degli squilibri sociali. Hanno affrontato i momenti più duri superandoli spesso con sacrificio. Fornire sostegno alle famiglie vuol dire fare in modo che possano realizzare i loro progetti di vita. E che i loro valori – il dialogo, il dono di sé, l’aiuto reciproco – si diffondano nell’intera società rafforzandone il senso civico. È una virtù da coltivare insieme, quella del civismo, del rispetto delle esigenze degli altri, del rispetto della cosa pubblica.
Argina aggressività, prepotenze, meschinità, lacerazioni delle regole della convivenza. Un’associazione di disabili mi ha donato per Natale una sedia.Molto semplice ma che conserverò con cura perché reca questa scritta:”Quando perdiamo il diritto di essere differenti, perdiamo il privilegio di essere liberi”Esprime appieno il vero senso della convivenza. Nel ricordare – per loro e per tutte le vittime del dovere – che il dolore dei familiari, dei colleghi, di tutto il Paese non può estinguersi, vorrei sottolineare che quell’evento sembra offrire degli italiani due diverse immagini che si confrontano: l’una nobile, l’altra che non voglio neppure definire. Due mesi fa vicino Alessandria tre #VigilidelFuoco sono rimasti vittime dell’esplosione di una cascina, provocata per truffare l’assicurazione. Ma l’Italia vera è una sola: è quella dell’altruismo e del dovere. L’altra non appartiene alla nostra storia e al sentimento profondo della nostra gente. Quella autentica è l’Italia del Sindaco di Rocca di Papa, Emanuele #Crestini. Nell’incendio del suo municipio ha atteso che si mettessero in salvo tutti i dipendenti, uscendone per ultimo. Sacrificando così la propria vita. Senso civico e senso della misura devono appartenere anche a chi frequenta il mondo dei social, occasione per ampliare le conoscenze, poter dialogare con tanti per esprimere le proprie idee e ascoltare, con attenzione e rispetto, quelle degli altri Alle volte si trasforma invece in strumento per denigrare, anche deformando i fatti. Sovente ricorrendo a profili fittizi di soggetti inesistenti per alterare lo scambio di opinioni, per ingenerare allarmi, per trarre vantaggio dalla diffusione di notizie false. Il mosaico che compone la società italiana ha tante tessere preziose.
Penso – tra le altre – al mondo delle nostre università, ai centri di ricerca, alle prestigiose istituzioni della cultura. Senso civico e senso della misura devono appartenere anche a chi frequenta il mondo dei social, occasione per ampliare le conoscenze, poter dialogare con tanti per esprimere le proprie idee e ascoltare, con attenzione e rispetto, quelle degli altri…. La cultura è un grande propulsore di qualità della vita e rende il tessuto sociale di un Paese più solido. Un ruolo fondamentale è assegnato ai media e in particolare al nostro servizio pubblico.
Abbiamo bisogno di preparazione e di competenze.
Ogni tanto si vede affiorare, invece, la tendenza a prender posizione prima ancora di informarsi. Un saluto particolarmente grato e sentito rivolgo a #PapaFrancesco, Vescovo di Roma, che esercita il suo alto magistero con saggezza e coraggio e che mostra ogni giorno di amare il nostro Paese, a partire da coloro che versano in condizioni di bisogno. Augurina chi è in ascolto in Italia e all’estero, a tutti i nostri concittadini,a quanti il nostro Paese ospita,vorrei rivolgere un saluto particolare a coloro che,in questi giorni assicurano,come sempre,il funzionamento dei servizi necessari alla nostra vita comune. Per tutti, saluto Luca #Parmitano – il primo astronauta italiano al comando della stazione spaziale internazionale – impegnato nella frontiera avanzata della ricerca nello spazio, in cui l’Italia è tra i principali protagonisti. #Parmitano da lassù, da quella navicella – come mi ha detto quando ci siamo collegati – avverte quanto appaiano incomprensibili e dissennate le inimicizie, contrapposizioni, violenze in un pianeta sempre più piccolo e raccolto. Mi ha trasmesso un messaggio che faccio mio: la speranza consiste nella possibilità di avere sempre qualcosa da raggiungere.
È questo l’augurio che rivolgo a tutti voi , #Buon2020 !




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