Politica – Renzi: obiettivo primario fermare le destre

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Politica – Il leader di Iv: “Fossi al posto del segretario pd sceglierei Bonaccini candidato premier». E sulle prossimi scelte afferma: «Lavoro perché la destra non abbia la maggioranza”, poi agginge: “pronti a correre da soli”.

Renzi dichiara al Corriere della Sera: “Due mesi di campagna elettorale sono pochi, ma possono essere sufficienti a un ribaltone dei sondaggi o a un pareggio che permetta di ripartire da Draghi. Ma bisogna avere le idee chiare sulle scelte. Europa contro sovranismo, lavoro contro sussidi, Industria 4.0 contro Quota 100, Buona scuola contro chi diceva “con la cultura non si mangia”, termovalorizzatori e rigassificatori contro chi diceva no a trivelle e Tap. E poi il tema decisivo: come si combatte l’inflazione? Diamo soldi a chi non lavora col reddito di cittadinanza ma il problema italiano è che chi lavora guadagna troppo poco. Le famiglie non ce la fanno più! Noi abbiamo fatto gli 80 euro e l’abolizione dell’Irap sul costo del lavoro. Gli altri solo chiacchiere e bonus zanzariere. Spero che i cittadini eleggano i competenti, non i populisti”.

Quindi “candida” Bonaccini: “Letta è il segretario del Pd: decida lui. Fossi al suo posto sceglierei uno bravo a vincere elezioni che sembravano già perse: Stefano Bonaccini. Ha preso il voto dei moderati e quello degli estremisti di sinistra e ha fermato Salvini nel momento in cui sembrava impossibile. Bonaccini ha fatto meno campagne elettorali di Letta, ma ne ha vinte qualcuna in più. In ogni caso il problema del candidato premier del Pd riguarda solo il Pd: sono uscito da quella casa e rispetterò le loro scelte. E mi tengo la libertà di dire quello che penso e il coraggio di realizzarlo anche quando non ci crede nessuno. Senza questa libertà e questo coraggio Draghi non avrebbe mai governato l’Italia regalandoci 17 mesi di orgoglio”.

Quindi Renzi parla della possibilità di correre da solo: “Sì. E al momento questa è l’ipotesi più probabile. E anche quella che trovo più affascinante. Se prevale l’intelligenza politica e si costruisce una coalizione vera, ci siamo. Ma se ciascuno vuole tenere le sue bandierine e pensa di poterci abbindolare con due seggi o tenerci fuori con un veto, beh, non ci conoscono. All’inizio di agosto avremo i candidati pronti per tutti i collegi. A inizio settembre, poi, ci vediamo alla Leopolda, anticipata per l’occasione. Abbiamo già vinto sfide controvento come quella per Draghi del 2021 o quella contro Salvini del Papeete. Facciamo politica seguendo l’appello di Sturzo ai liberi e forti. Liberi e forti. I deboli e ricattati sono altri”.

La chiosa sulla fine del governo Draghi: “Ha sbagliato Di Maio a fare la scissione troppo presto, peraltro mentre Draghi era a Kiev. Ha sbagliato il Pd dando sponda a Conte e poi chiudendo sul Draghi bis, che all’ultimo tuffo era l’unica soluzione. Ha sbagliato il cerchio magico di Draghi a Palazzo Chigi con la stessa imperizia politica che aveva fatto saltare il Quirinale. Ha sbagliato la destra a uccidere il governo rovinando tutto per calcolo opportunistico: Salvini e Berlusconi hanno fatto un’operazione che metterà in ginocchio in autunno i settori vitali del Paese e il ceto medio. E nessun moderato oggi può votare gli estremisti della destra. Ma soprattutto ha sbagliato Conte che pur di garantirsi un seggio ha mandato a casa il più credibile di tutti. Conte è la medaglia d’oro della irresponsabilità”.




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