Senato: il discorso dell’onorevole blasfema

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Al Senato se ne son dette e sentite tante ma la blasfemia e’ una vera e propria ciliegina sulla torta. Una pessima interpretazione di quello che non si dovrebbe mai dire ed ancor più non si dovrebbe sentire e’ uscita dalla bocca della senatrice Maria Mussini, ex Movimento Cinque Stelle ed attualmente transfuga ed in forza al sempre più nutrito gruppo misto. Ebbene intervenendo innanzi ai senatori ed a un nutrito numero di italiani, che hanno potuto seguire in diretta le sue esternazioni a proposito del contrastatissimo ddl Cirinnà sulle unioni civili, ha usato delle parole che sicuramente resteranno nella storia (sempre più scandalosa) del nostro martoriato paese. Così, tra un discorso sull’utero in affitto, sulle adozioni gay e soprattutto sullo stepchild adoption ecco la ‘bordata’ che ha creato sconcerto ed indignazione. Infatti durante il suo accorato discorso la ex grillina ha messo in mezzo Gesù, Giuseppe e Dio in persona. Questo nell’aula del Senato, ma soprattutto tra l’opinione pubblica ha creato proteste a non finire e non solo tra i cattolici. Ecco
le parole incriminate: “Fuori da questa aula in molti portano in giro una ‘forma’ di cattolicesimo che però non considera il fatto che Gesù bambino stesso ha goduto di un Padre che non era il suo padre naturale”. Quindi, non paga, ha aggiunto:” Non credo che questo sia mai stato concepito dal dettato del Vangelo come elemento di diminuzione della possibilità di questo bambino che per 30 anni è cresciuto con la consapevolezza di avere un padre che non era il suo padre naturale”. Dichiarazioni aberranti ed offensive ed ancora più incredibili se si pensa che arrivano da schieramenti che reputano giusto rispettare tutte le religioni allo stesso modo. Bisognerebbe ricordare a questa persona che se avesse fatto dichiarazioni simili in alcuni paesi africani avrebbe rischiato e di grosso. Ed invece per i cattolici nessun rispetto ed anzi odio e violenze sono ormai all’ordine del giorno. Va inoltre ricordato alla signora in questione che ‘onorevole’ significa ‘servitore’. Servitore di quel popolo italiano che ha milioni di cattolici tra le sue fila.
A questo va aggiunta anche una puntualizzazione storico-culturale: la Sacra famiglia con la realtà della stepchild adoption (la possibilità in una coppa gay di adottare i figli dall’altro partner) non ha proprio nulla a che fare. Gesù un padre lo ha, ed è Dio. Giuseppe è suo padre adottivo ( proprio come molti altri bambini al mondo adottati da un padre ed una madre). La folla immensa del Circo Massimo (numerosa ma ben poca cosa rispetto ai milioni di cattolici che non vi hanno potuto far parte per i più disparati ma giusti motivi ) non era contro le adozioni di un bambini da parte di una madre ed un padre ma contro le adozioni omosessuali contro la desiderata (da pochi ma potenti e ricchi) pratica dell’utero in affitto. Senza dimenticare che Gesù ha avuto un padre ed una madre, non e’ stato comprato e ben sapeva la differenza tra una madre ed un padre avendo un sano concetto di famiglia. image




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