Calcio: La Supercoppa italiana nel segno di Andrea Pirlo

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Calcio –  Pirlo ritrova la Juve e conquista il primo trofeo da allenatore. I bianconeri rialzano la testa piegando 2-0 il Napoli a Reggio Emilia e conquistano la loro nona Supercoppa italiana. Un trionfo sofferto contro un Napoli mai domo che ha da recriminare, specie per il rigore del pareggio fallito nel finale da Insigne.


La Juventus sin dall’avvio sembra in grado di gestire la partita anche se le occasioni clamorose sono del Napoli. Al 28’ il portiere bianconero diventa il vero protagonista della prima parte di gara, con una grande parata sul colpo di testa da pochi passi di Lozano, abile ad anticipare Danilo sul cross di Demme. Al 40’ Cristiano Ronaldo colpisce a giro mandando il pallone di poco alto.
Nel secondo tempo non trascorre neppure un minuto dall’ingresso del nuovo entrato Bernardeschi (subentrato al posto di Chiesa) che lo stesso ex viola non riesce a spingere oltre la linea il pallone messo in mezzo da McKenzie, trovando invece le mani di Ospina. Al 55’ Cristiano Ronaldo si scontra con Ospina in uscita, il pallone calciato dall’attaccante portoghese termina a lato ma l’impatto è particolarmente violento, soprattutto per il portiere del Napoli, che ha bisogno di qualche minuto per rialzarsi. A sbloccare la partita, al 64’ è proprio Cristiano Ronaldo, sempre lui, che sfrutta un rimpallo su calcio d’angolo e da due passi, con il collo sinistro, batte imparabilmente Ospina. Il Napoli però non molla, si costruisce l’occasione per il pareggio e la fallisce con Insigne che spedisce a lato un rigore fischiato per un fallo ingenuo ed inutile di McKennie su Mertens.
Passata la pautra la Juve la chiude, al 95’, a 15 secondi dal termine del recupero, con un contropiede perfetto che vede Cuadrado nelle vesti di assistman, dopo 50 metri di corsa palla al piede, e Morata in quelle di finalizzatore

LE PAROLE DI ANDREA PIRLO
Pirlo è entusiasta del suo primo titolo in panchina: “Vincere un trofeo da allenatore è ancora più bello che da giocatore”. “C’è grande gioia anche perché sono al comando di una società storica. È difficile vedere delle finali in cui si gioca bene, era importante vincere e mostrare il nostro orgoglio. Mi dispiace per Gattuso ma facciamo un lavoro diverso rispetto a prima. Volevamo dimostrare che non siamo quelli visti domenica. Ci voleva una partita di sacrificio e quando lo fai è più facile che arrivi la vittoria. Non ci meritavamo così tante critiche, stiamo cercando di portare avanti un tipo di gioco. Io lavoro con tranquillità assieme a una società solida: penso solo a lavorare e i risultati parleranno per me”.
Sui singoli Andrea Pirlo aggiunge: “Cuadrado fortunatamente è sempre stato asintomatico, ha tenuto fino alla fine e bisogna fargli i complimenti. Non è da tutti. Arthur invece ha giocato quando è stato bene, anche se ha avuto un inizio particolare. L’infortunio contro l’Atalanta l’ha tenuto fuori per un po’ di tempo ma ora è disponibile e centrato: è importante per noi e ce lo teniamo stretto”.
Cristiano Ronaldo si gode il 31° titolo in carriera: “È una vittoria importante. Abbiamo avuto un atteggiamento differente rispetto alla partita con l’Inter dove abbiamo giocato male, ma è passata. L’importante era vincere oggi. Speriamo che questo titolo ci dia fiducia per le prossime partite. Scudetto ancora aperto? Penso di sì, Milan e Inter sono forti ma credo che possiamo ancora farcela”.

GIORGIO CHELLINI
Felice e soddisfatto Giorgio Chiellini: “Ci tenevamo a vincere, volevamo riscattare la sconfitta contro l’Inter che ci brucia ancora. Non era facile perché il Napoli ha giocatori pericolosi che palleggiano bene. Abbiamo tenuto in mano il pallino e siamo stati uniti in tutte le fasi. Siamo stati bravi dietro grazie all’aiuto dei centrocampisti. Non ci siamo fatti puntare a campo aperto. Contro l’Inter invece siamo stati surclassati in tutti i duelli”. Poi tiene a fare un plauso speciale a Cuadrado, appena guarito dal Covid: “Speravamo della negatività del tampone. Non so come abbia fatto a stare così bene dopo una malattia così fastidiosa. Fortunatamente è sempre stato asintomatico. Sta crescendo anno dopo anno”. Infine una parola sullo scudetto: “Dobbiamo dare continuità di risultati e pensare di partita per partita. In questo momento non è il caso di guardare la classifica”, conclude.

LE PAROLE DI RINO GATTUSO
“Ai ragazzi non ho nulla da rimproverare. Siamo stati solo un po’ sfortunati”. Rino Gattuso ha voglia di mettersi già alle spalle la sconfitta in Supercoppa con la Juve. “la partita è stata molto tattica, ben giocata da entrambe le squadre e decisa da episodi. Ringrazio i mie giocatori perché hanno fatto ciò che dovevano fare. Non si poteva palleggiare come volevamo per il terreno di gioco. Abbiamo reagito al loro gol, mentre i rigori si possono sbagliare. Forse potevamo fare qualcosa in più ma era una partita difficile contro una Juve che ha tanti campioni. Quando si perdono queste gare ci sta avere un po’ di sfortuna: l’occasione di Lozano è stata incredibile. Dobbiamo rialzare la testa e guardare avanti”. “Non abbiamo perso per colpa di Insigne”. Gattuso tiene a consolare Insigne per l’occasione sciupata dal dischetto (“Lorenzo non deve avere rammarico. Se abbiano perso è colpa di tutti e non certo per quell’episodio”) poi fa un paragone con la finale di Coppa Italia: “E’ stata uguale, anzi forse abbiamo sofferto di più allora. Non ricordo azioni pericolose da parte della Juve. Oggi siamo stati sfortunati in occasione del primo gol subito”.


È stata una notte insonne e di lacrime, per Lorenzo Insigne. Tutta colpa dello sciagurato errore dal dischetto a dieci minuti dall’epilogo della partita contro la Juventus, che ha definitivamente condannato il Napoli alla sconfitta nella Supercoppa Italiana. A nulla sono servite le parole dolci di De Laurentiis, Gattuso e dei compagni, che hanno cercato in ogni modo di consolare l’attaccante della Nazionale. Il capitano non è riuscito ancora a darsi pace e gli servirà altro tempo per metabolizzare l’enorme delusione. Sarebbe stato tra l’altro il suo gol numero 100 in carriera con la maglia azzurra, quella della squadra della sua città e del suo cuore, in cui è cresciuto e si è affermato.

ANDREA PETAGNA
Rimpianti anche per l’attaccante partenopeo Andrea Petagna: “Abbiamo avuto una grande chance sullo 0-0 con Lozano, peccato. Siamo dispiaciuti, anche se abbiamo dato tutto: è stata una gara difficile perché la Juve è una squadra forte. Il rigore sbagliato da Insigne? Dispiace perché lui è napoletano, è il nostro leader e sono sicuro che ci farà vincere le prossime partite”. L’attaccante recrimina soprattutto per la prestazione complessiva della squadra: “Quando abbiamo perso abbiamo sempre dimostrato di essere forti mentre oggi siamo un po’ mancati dal punto di vista del gioco. Forse ci è mancata cattiveria, ma non dobbiamo demoralizzarci. Dobbiamo credere in noi stessi e seguire Gattuso”.




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