SCHERMA – “Il fair play delle nostre atlete onora la scherma. Ci hanno emozionato, commosso, e resi orgogliosi d’aver offerto l’immagine migliore che la nostra disciplina possa dare di sé, esaltando i valori che più ci stanno a cuore”. Così il Presidente della Federazione Italiana Scherma, Paolo Azzi, in merito alla splendida pagina di sport vissuta sabato scorso a Vercelli, in occasione della finale di spada femminile dei Campionati Italiani Under 23 tra Emilia Rossatti e Gaia Traditi. Com’è noto ha vinto Gaia, infortunatasi a 17 secondi dalla fine del match, dopo la decisione di Emilia di non tentare la rimonta ma di congelare il punteggio dinanzi a un’amica-avversaria in lacrime per il dolore. E ha trionfato lo sport.
“L’episodio, al quale ho avuto la fortuna d’assistere dal vivo, sta avendo una straordinaria attenzione mediatica così com’era accaduto per Mariaclotilde Adosini, protagonista di un altro bellissimo gesto di fair play in una gara di Coppa del Mondo Under 20 in Francia, appena poche settimane fa. Ne siamo estremamente felici. Chi era lì come me è stato colpito emotivamente. Siamo persone che non vivono certo quest’ambiente da un giorno, e però è stato toccante vivere momenti di correttezza e amicizia per i quali dobbiamo dire grazie alle nostre ragazze e ai loro maestri, che affermano e confermano la scherma come sport che ha il fair play nel proprio DNA. E ne siamo fieri”, ha continuato il Presidente federale Paolo Azzi.
Proprio sabato scorso a Vercelli, tra l’altro, pochi minuti prima della finale di spada femminile era stata presentata ufficialmente la Brochure digitale 2023 del Comitato Etico della Federazione Italiana Scherma. Nell’occasione ha fatto da testimonial dell’iniziativa Mariaclotilde Adosini. “Avevamo appena celebrato una spadista protagonista di un fantastico gesto di fair play. Poco dopo aver applaudito Mariaclotilde, in un crescendo di emozioni, abbiamo visto Emilia far prevalere l’amicizia e la correttezza sulla legittima voglia di provare a rimontare dopo aver visto Gaia infortunata. Significa che la scherma è davvero sport di ricchissimo di valori”, le parole del Presidente del Comitato Etico della FIS, Enrico Demarchi.