Volley: POMI’ CASALMAGGIORE – UNENDO YAMAMAY BUSTO ARSIZIO 3-2 (18-25, 30-28, 25-21, 16-25, 15-11)

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Ancora una vittoria al quinto set per la Pomì Casalmaggiore, capace di imporsi su una Unendo Yamamay Busto Arsizio che disputa forse la migliore gara della stagione, e di non lasciarsi abbattere da una prestazione troppo altalenante. Con i due punti le rosa si riportano al terzo posto, raggiungendo Novara, mentre le farfalle riducono la distanza dall’ottavo posto, ma si mangiano le mani per una vittoria sfumata.

La cronaca. Primo set: mura Gibbemeyer, ed è subito 1-0 Pomì. Le rosa peccano però di ingenuità e approssimazione, e Busto scala sino al 4-8. Barbolini chiama time-out e chiede maggior determinazione. Pisani mura Tirozzi: 4-10, e nuovo time-out Barbolini. Piccinini schiaccia d’astuzia e difende bene: 6-11. Ma Casalmaggiore fatica a prendere le misure al muro bustocco, e le farfalle mantengono le distanze: 9-15. Piccinini prova ancora a dare la sveglia con un ace: 16-19. Ma Kozuch sparacchia in rete la battuta, e le farfalle senza strafare portano a casa il set.

La musica non cambia nel secondo. Barbolini prova a dare la scossa inserendo Bacchi per una spenta Tirozzi; ma Pomì sembra frastornata in campo e sugli spalti: 8-14, e dalle tribune si sente solo il tifo biancorosso. Finalmente una fiammata rosa: Bacchi schiaccia l’11-14, ed è Mencarelli a dover chiamare time-out. Dentro anche Cambi e Matuszkova. Il PalaRadi vuole tredici pantere in campo, e qualcosa sembra smuoversi con Stevanovic a muro. Ma nemmeno il muro di Pisani è facile da valicare: 16-20. E’ Bacchi a suonare la carica: 21-22, e poi 24-24. Stevanovic batte sul nastro per il 26-25, e poi subito in rete per il 26 pari. Si soffre: Gibbemeyer serve d’astuzia nella zona di conflitto: 30-28, il PalaRadi esplode in un boato.

Passata la grande paura, Pomì ricomincia da capo. La partita si incanala su binari di grande equilibrio: 6-6, poi 9-8. Adesso è la Unendo Yamamay in affanno: schiacciano Piccinini per l’11-8 e Gibbemeyer per il 12-9. Non è la sua miglior partita, ma la Pomì riesce a tenere le avversarie a distanza: due muri-punto di seguito di Stevanovic, ed è 18-13. Sbaglia Thibeault in battuta: Busto sembra avere esaurito la carica del primo set. Sbagliato però esultare anzitempo: le bustocche si armano di pazienza e risalgono sino al 21-20. Gibbemeyer di rabbia le tiene a distanza con due fast consecutive ed un muro di mestiere per il 25-21 finale.

Quarto set: Busto subito avanti 1-6. Kozuch protesta per un tocco non visto a muro: si fa ammonire, e poi sfoga la frustrazione schiacciando a punto. Occorre invece mantenere la calma, perché Busto prende il largo sino al 4-10, e Barbolini deve chiamare time-out. Gibbemeyer ricuce: 7-10. Time-out Busto, e le farfalle si portano a più sei. Dentro ancora Matuszkova e Cambi. Bacchi prova a caricarsi la Pomì sulle spalle, ma Lowe cannoneggia da ogni posizione, mantiene le distanze e galvanizza il suo pubblico: 15-21. Alle rosa serve una scossa: rientra Tirozzi, ma non basta: 16-25.

Per l’ennesima volta, una Casalmaggiore a corrente alternata è costretta al quinto set. I primi scambi sono una sfida personale tra Lowe e Kozuch, ed è l’opposto rosa ad infiammare il suo pubblico. Stevanovic rischia in battuta, Piccinini picchia dal posto quattro: 9-6. Ma le biancorosse non sono ancora dome, e risalgono sino al 9-8. Bacchi mura Papa, e il 12-9 libera l’urlo del tifo rosa. Bolzoni protesta: cartellino giallo e poi rosso, e punto del 12-10 a tavolino. Stevanovic mette a terra il punto del definitivo 15-11 al termine di un interminabile scambio.

I commenti. Coach Barbolini: “La Unendo Yamamay ha giocato bene, noi no. Facciamo troppa fatica, non possiamo sempre pensare di risolvere le partite col muro: poi diventa difficile, soprattutto contro squadre come Busto che difendono sempre bene. Il bicchiere mezzo pieno sono i due punti conquistati. Ma per il futuro dobbiamo tirarci fuori subito da certe situazioni e chiudere prima il match”.

Coach Mencarelli: “In settimana ci sono stati dei confronti che hanno fatto nascere responsabilità. Ora siamo consapevoli di quello che dobbiamo fare: non dobbiare fare colpacci ogni domenica, cominciamo a rosicchiare qualcosa qua e là. Oggi lo abbiamo fatto. Peccato per il finale di secondo set: il tocco di asta sul loro attacco c’era e ci avrebbe consegnato il set, ma era una posizione difficile da vedere da parte degli arbitri. Credo che in ogni caso la Pomì abbia dovuto faticare e mettere in campo tutta la sua classe per vincere, non ci ha regalato nulla”.




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