Calcio. Sassuolo-Roma 0-2 in attesa di Lazio-Napoli

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Il turno infrasettimanale che si è avviato con la vittoria della Roma sul Sassuolo, vivrà ancora una volta il suo momento più atteso nello scontro a distanza tra Napoli e Juventus.
Il mercato appena concluso non ha cambiato le due contendenti: Il Napoli ha acquistato solamente il giovane Grassi a centrocampo e il difensore Regini, acquisti mirati più a consolidare la rosa e in proiezione futura, mentre la Juventus ha operato solo su giovani di belle speranze magari parcheggiandoli in squadre minori dove si faranno le ossa.
Grandi operazioni di mercato non se ne sono viste soprattutto nei top team. Il Milan ha pensato più ke altro a sfoltire la rosa e il monte ingaggi, la Fiorentina ha acquistato molti giocatori di seconda fascia utili più ad offrire seconde scelte al proprio tecnico, che giocatori da schierare dal primo minuto, occhio però al giovane Tello di scuola Barcellona che potrebbe diventare un prospetto veramente interessante. L’Inter dopo l’ennesima rivoluzione annunciata si è limitata ad acquistare il solo Eder e a sfoltire il suo parco giocatori, non sfruttando il mercato di riparazione per acquistare un vero regista di centrocampo che sarebbe tornato utile a Mancini. Grande assente fra le grandi del Campionato la Lazio. Come al solito il presidente Lotito si fa notare per la sua parsimonia acquistando solamente svincolati, oltre tutto non è riuscito neanche a dar via esuberi come Morrison e Brafheid, che pesano sul monte ingaggi. Almeno non sono partiti i grossi calibri, ma a giugno se non darà una netta sterzata a questa politica conservativa, sarà dura tenere i vari Candreva Biglia Felipe Anderson.
I maggiori cambiamenti e le maggiore polemiche le ha suscitate la Sampdoria stravolgendo la squadra e cedendo il suo giocatore di maggiore talento, Eder all’Inter sostituito dal ritorno del figliol prodigo Quagliarella. Grandi speranze sono riposte anche nell’arrivo del centrale difensivo Ranocchia alla ricerca di un rilancio definitivo dopo le brutte stagioni trascorse all’Inter. Le altre squadre hanno fatto minime operazione ribadendo se ce ne fosse ancora bisogno, le poche possibilità economiche che il calcio italiano ha attualmente e il fatto che una sessione di mercato invernale, soprattutto così lunga, non è così utile come molti operatori vogliono far intendere.
Abbiamo tralasciato volutamente la Roma nella nostra sintetica analisi, solo perché la squadra giallorossa è scesa questa sera in campo e possiamo dilungarci un po’ di più sulla squadra capitolina. Tra i top team sicuramente i capitolini sono quelli che hanno cambiato di più intraprendendo un cammino di totale rinnovamento, iniziato con l’arrivo del nuovo mr. Spalletti e con gli arrivi di El Shaarawy Zukanovic e nelle ultimissime ore di mercato, Perotti esterno di attacco proveniente dal Genoa. Il percorso iniziato col Verona, continuato con la Juventus e con la prima vittoria di sabato contro il Frosinone, sarà di certo molto lungo e faticoso, complicato dalle numerose assenze che hanno colpito i giallorossi. Stasera mancheranno Dzeko con Totti non al meglio, Digne e Torosidis e Manolas in difesa, rendendo le scelte di Spalletti un vero e proprio rebus. Di fronte un Sassuolo immutato dopo il mercato invernale, che certamente si schiererà con il suo solito 4-3-3 molto offensivo e dove gli interpreti sono quasi sempre gli stessi. Solo in attacco accanto al punto fermo Berardi si potrebbero avere delle rotazioni. I nero verdi attraversano un periodo poco brillante, non vincono da quattro partite, ma con le grandi han sempre ben figurato creando notevoli problemi a tutte le big.
La partita ha rischiato di non disputarsi per la nebbia incombente su Reggio Emilia, ma per fortuna al fischio d’inizio la visibilità era discreta consentendo al fischietto dell’arbitro Calvarese di dare inizio al match. Padroni di casa con la sorpresa Trotta, unico acquisto di gennaio, subito in campo come punta centrale nel classico 4-3-3 di Di Francesco. Roma col nuovo modulo con la difesa a tre, o a tre e mezzo come ha detto simpaticamente Spalletti alla vigilia, che prevede Maicon ed El Shaarawy sugli esterni e Perotti, arrivato da poco più di 24h, subito in campo come centravanti di movimento, con alle spalle Salah e Nainggolan.
La prima occasione è dei padroni di casa al quinto; il tiro dal limite dell’area di Sansone impegna Szczesny in una complicata respinta a mani aperte. Il pallino del gioco è dei neroverdi, ma all’undicesimo una splendida iniziativa di Pjanic innesca Salah che dai diciotto metri trova un meraviglioso tiro a giro che si insacca alle spalle di Consigli. Da qui la Roma sale in cattedra e le occasioni per il raddoppio fioccano. Prima El Shaarawy e poi Salah si divorano due ottimi occasioni in contropiedi, poi Maicon conclude una splendida galoppata di 80 metri scambiando con Salah dentro l’area, il tiro di punta del giocatore brasiliano lambisce il palo. Unico sussulto del Sassuolo un sinistro di Berardi che sfila a fonda campo. Il primo tempo si conclude col vantaggio romanista e con la tegola dell’infortunio a De Rossi sostituito dallo slovacco Gyomber.
Ottimo primo tempo dei giallorossi che hanno contenuto nei primi dieci minuti per poi colpire alla prima occasione. In fase di spinta Maicon ed El Shaarawy sono stati incontenibili trovando sempre spazi nella retroguardia neroverde con Perotti che muovendosi fra le linee non ha mai dato punti di riferimento alla retroguardia avversaria. Davvero ottima la prestazione dell’argentino dopo un solo allenamento coi compagni. In fase di non possesso la Roma si schierava con 4-1-4-1 con Keità a protezione della difesa e Maicon a sdoppiarsi nelle duplice ruolo di difensore ed incursore. L’assenza di De Rossi si fa sentire nella ripresa, che vede il Sassuolo cercare in tutti i modi il pareggio.
Ripresa che si apre ancora con un’iniziativa di Sansone il cui destro si spegne a lato. Dopo pochi minuti è Szczesny ha salvare miracolosamente su un sinistro a giro di Berardi molto simile a quello del vantaggio di Salah. Ancora la coppia Pjanic Salah sfiora il raddoppia, ma l’egiziano di fronte a Consigli spreca. La Roma soffre molto ora soprattutto dalla parte di Maicon che sembra aver finito le energie dopo un primo tempo strabordante. Al 70 è ancora Berardi ad impensierire di testa il portiere polacco, ma la sua conclusione è centrale. El Shaarawy rompe l’assedio, ma Consigli neutralizza la conclusione dai 25 metri dell’esterno giallorosso alzando la sfera sopra la traversa.
A quattro dalla fine la vera svolta della partita. Una bella combinazione dei due nuovi entrati Politano e Pellegrini, entrambi di scuola Roma, libera quest’ultimo al tiro, ma Nainggolan lo travolge prima che questi possa concludere. Rigore e secondo giallo per il centrocampista belga. Come al solito Berardi si incarica della trasformazione, ma il suo tiro finisce ampiamente sopra la traversa, proprio nella curva dove sono assiepati i numerosi di tifosi della Roma. Nei quattro minuti di recupero c’è il tempo per il 2-0 che chiuderà la partita. Contropiede di Perotti che con un perfetto assist dalla sinistra mette El Shaarawy davanti la porta avversaria in condizione di chiudere con un facile tap-in.
Dopo tanti mesi almeno nel primo tempo si è vista una Roma ben messa in campo e con la padronanza di chi deve condurre il gioco. Poi nella ripresa l’infortunio di De Rossi, le troppe assenze e il solito calo fisico hanno di nuovo messo in evidenza una Roma in difficoltà. Ma questa volta la squadra non ha ceduto sotto il profilo caratteriale e, anche se aiutata dal penalty sbagliato da Berardi, la Roma ha avuto la capacità di tenere il risultato. A Spalletti va dato il merito di aver ricostruito una squadra soprattutto sotto il profilo psicologico e morale. Al Mister va anche attribuito il merito di aver immediatamente inserito i nuovi; El Shaarawy al secondo gol consecutivo sembra esser da sempre in questa squadra, mentre Perotti è stato l’arma in più soprattutto nel finale. Finalmente si rivede Salah al gol dopo più di tre mesi. Ora vanno recuperati gli infortunati e mandati a memoria tutti i meccanismi che Spalletti chiede ai suoi giocatori cosa non semplice visto l’impegno che il tecnico toscano chiede, ma dopo quattro partite la Roma sembra finalmente vedere la luce in fondo al tunnel.

Pierfrancesco Bonanno




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