DON CENTOFANTI – VANGELO DI MERCOLEDI’ 22 MAGGIO E COMMENTO

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VANGELO – Mc 9,38-40 Mercoledì 22 maggio 2024, Santa Rita da Cascia

In quel tempo, Giovanni disse a Gesù: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perché non ci seguiva».
Ma Gesù disse: «Non glielo impedite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me: chi non è contro di noi è per noi».
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Talora i fedeli non vengono aiutati ad entrare in un cammino di fede anche quando hanno ricevuto una tale chiamata. Ciò vuol dire che non fanno fruttare come potrebbero la grande grazia ricevuta. Vengono chiamati a destra e a sinistra a fare mille cose che li distolgono dal lasciarsi portare da Dio cercando la sua volontà, i criteri della fede e così vivono un bene meno autentico sulle proprie inesistenti forze e si appesantiscono e sperimentano meno i mille doni spirituali, umani e materiali che si possono ricevere seguendo Gesù. Talora dunque anche le guide fanno cose e insegnano a fare cose invece che a lasciarsi portare da Dio. I motivi possono essere molti: semplice bisogno di maturazione; smania di fare funzionare la propria pastorale senza capire che se non è Dio che opera ci si impelaga in mille magagne… Il demonio sa come ingannare: ad una persona sulla via del bene non propone un male evidente ma un falso bene o un bene minore, che gradualmente, senza che se ne avveda, allenta la fede della persona raggirata.



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