USA – PILLOLA ABORTIVA. LA CORTE PRESERVA L’ACCESSO ME RESTRINGE I CRITERI

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USA – Tre giudici della Corte d’Appello del Quinto Circuito di New Orleans si sono pronunciati per mantenere disponibile negli Stati Uniti la pillola abortiva Mifepristone ma con regole più severe che includono la riduzione da 10 a 7 settimane del tempo dal concepimento entro cui può essere utilizzata e la cessazione della possibilità di riceverla per posta senza la necessità di andare in uno studio medico.

La pronuncia segue il ricorso del dipartimento di Giustizia americano contro la sentenza di un giudice federale del Texas che aveva bloccato la vendita di questa pillola, nota in Italia come Ru486 e da circa vent’anni molto utilizzata negli Stati Uniti. È stato il primo caso in cui un giudice locale abbia ribaltato le decisioni dell’autorità regolatoria, la Food and drug administration. È probabile che il caso finisca davanti alla Corte Suprema.

I due giudici che hanno votato per inasprire le restrizioni, Kurt Engelhardt e Andrew Oldham, sono entrambi nominati dall’ex presidente Donald Trump. Il terzo giudice, Catharina Haynes, è un incaricato dell’ex presidente George W. Bush.

La causa contro l’approvazione del Mifepristone è stata intentata dallAlliance Defending Freedom, uno dei più influenti gruppi di interesse cristiano-conservatori negli Stati Uniti, coinvolta anche nel caso Mississippi che ha portato al ribaltamento di Roe v. Wadela sentenza del 1973 che introduceva il diritto costituzionale all’interruzione di gravidanza. Al centro della causa stavolta c’è l’accusa secondo cui l’approvazione iniziale del Mifepristone da parte della Fda era viziata perché l’agenzia non aveva esaminato adeguatamente i rischi per la sicurezza.

Il mifepristone è stato utilizzato da milioni di donne negli ultimi 23 anni e le complicazioni del mifepristone si verificano a un tasso inferiore rispetto ai problemi nella rimozione dei denti del giudizio, nelle colonscopie e in altre procedure di routine, notano diverse associazioni di medici Usa.

“Continueremo a combattere nei tribunali, crediamo che la legge sia dalla nostra parte e prevarremo“, ha detto giovedì il segretario stampa della Casa Bianca Karine Jean-Pierre, parlando ai giornalisti a Dublino durante la visita del presidente Joe Biden.