Migranti: Bruxelles approva un piano in 17 punti

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Il  presidente Jean-Claude Juncker in conclusione del  mini-summit sull’emergenza migranti, cui hanno partecipato i membri Ue, Austria, Bulgaria, Croazia, Germania, Grecia, Lussemburgo, Olanda, Romania, Slovenia e Ungheria, oltre alle interessate Albania, Macedonia e Serbia, ha dichiarato con soddisfazione che per far fronte all’emergenza migranti sulla rotta dei Balcani saranno accolte 100.000 persone nei centri di accoglienza.

L’accordo è arrivato dopo molteplici difficoltà. I centri di accoglienza sono e saranno costruiti dall’Europa anche grazie ai contributi all’agenzia ONU per i rifugiati.

La Grecia sta attraversando un’emergenza epocale e non ha più fondi o posti. Atene è stata accusata dall’Ungheria di non fare abbastanza per controllare le proprie frontiere.

Previsto in Slovenia l’invio di 400 uomini per controllare meglio le frontiere.

Tutti i  migranti dovranno essere registrati in qualunque stato europeo entreranno e questo sino ad oggi in Grecia non è avvenuto.

Juncker ha dichiarato che il piano prevede di “aumentare la capacità di fornire rifugio temporaneo, cibo, acqua e assistenza sanitaria, a quanti ne abbiano bisogno attivando, quando necessario, il meccanismo di Protezione Civile Ue”.

Il piano Juncker sottolinea la necessità di coordinare ed “affrontare insieme  lo tsunami migranti, prevede, tra l’altro, di “scoraggiare il movimento dei profughi o migranti da un confine all’altro senza informare i Paesi vicini; scambio di informazioni sulla dimensione dei flussi; collaborare con Frontex per reimpatriare i migranti che non hanno bisogno di protezione internazionale, in particolare intensificando la collaborazione con Afghanistan, Bangladesh e Pakistan; rafforzare il sostegno ai blocchi di frontiera attuati da Frontyez ai confini tra Bulgaria e Turchia; istituire una nuova operazione di controllo Frontex al confine esterno tra Grecia e Macedonia e Grecia ed Albania.

 

 

 

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