Siria – I turchi attaccano i cristiani

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Le truppe turche hanno bombardato il villaggio iracheno di Sharanish, collocato ai confini con la Turchia, nel governatorato di Dohuk, abitato da cristiani caldei e assiri. A darne notizia è il Patriarcato di Babilonia dei Caldei, che attraverso i suoi canali ufficiali esprime ferma condanna dell’azione militare turca, definendola “totalmente ingiustificata” e facendo anche appello al governo autonomo del Kurdistan iracheno affinchè adotti “le misure necessarie per difendere i propri cittadini”.

L’attacco – riferisce il comunicato diffuso dal Patriarcato ripreso dall’agenzia Fides – è stato compiuto “con il pretesto della lotta contro le postazioni dei curdi del Pkk (Partîya Karkeren Kurdîstan, Partito dei Lavoratori del Kurdistan)”. Una nota di protesta è stata inviata dal Patriarcato caldeo anche all’ambasciata turca a Baghdad.

Negli anni Ottanta, la cittadina era stata completamente devastata durante le campagne militari compiute dall’esercito iracheno contro i curdi. Dopo la fine del regime di Saddam Hussein, parte della originaria popolazione cristiana era tornata ad abitare il villaggio, anche per fuggire alle violenze anti-cristiane sempre più frequenti nelle aree urbane di Baghdad e Mosul. Il villaggio ospita anche decine di famiglie cristiane fuggite nel 2014 dalla piana di Ninive davanti all’avanzata dei jihadisti del sedicente Stato Islamico (Daesh). Già nell’agosto scorso Sharanish e altri villaggi dei monti Qandil abitati da cristiani erano stati fatti oggetto di raid aerei durante le operazioni militari compiute in quell’area dall’esercito turco contro i curdi del Pkk.




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