Guardia Costiera – Sea Watch 3 verifica parziale ripristino delle non conformità accertate

342

Guardia Costiera – L’unità Sea Watch 3, il giorno 31 gennaio e 1 febbraio u.s. è stata ispezionata da militari della Guardia Costiera specializzati in sicurezza della navigazione, che hanno eseguito una verifica tecnica sulle condizioni della nave ai sensi della UNCLOS (la Convenzione delle Nazioni Unite sul Diritto del Mare) rilevando una serie di non conformità relative sia alla sicurezza della navigazione che al rispetto della normativa in materia di tutela dell’ambiente marino.

Nella giornata di ieri gli ispettori della Guardia Costiera di Catania – su indicazione dell’unità di prontezza a partire – si sono recati nuovamente a bordo della Sea Watch 3 verificando il parziale ripristino delle non conformità accertate.

La Guardia Costiera di Catania, ritenuti terminati gli accertamenti di sicurezza ed a seguito di contatti intercorsi da parte del Comando generale con lo Stato di bandiera, in data odierna – a seguito di provvedimento rilasciato dall’Amministrazione di bandiera – ha permesso la partenza dell’unità verso il porto di Marsiglia, dove la stessa sarà sottoposta ad ulteriori lavori per il completamento del processo di adeguamento alla normativa applicabile.

 

Alle Capitanerie di porto sono storicamente affidate la disciplina e la vigilanza su tutte le attività marittime e portuali, riconosciute con il Regio Decreto che il 20 luglio 1865 ha sancito la nascita formale del Corpo.
COMPETENZE: Il Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera, svolge compiti relativi agli usi civili del mare ed è inquadrato funzionalmente ed organizzativamente nell’ambito del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti al quale si riconducono i suoi principali compiti istituzionali. Il Corpo, inoltre, opera in regime di dipendenza funzionale dai diversi Dicasteri, tra i quali il Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio​ e del mare, e il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali,  che si avvalgono della sua organizzazione e delle sue competenze specialistiche.
Tra le citate competenze, in primis, la salvaguardia della vita umana in mare, della sicurezza della navigazione e del trasporto marittimo, oltreché la tutela dell’ambiente marino, dei suoi ecosistemi e l’attività di vigilanza dell’intera filiera della pesca marittima, dalla tutela delle risorse a quella del consumatore finale. A queste ultime si aggiungono le ispezioni sul naviglio nazionale mercantile, da pesca e da diporto, condotta anche sulle navi mercantili estere che scalano i porti nazionali.
ORDINAMENTO: quale Corpo specialistico della Marina Militare, le Capitanerie esercitano in regime di concorso, funzioni di ordine militare nelle forme tipiche previste dalla legge.
ORGANIZZAZIONE: L’attuale organico consta di 11000 uomini e donne, distribuiti in una struttura capillare costituita da 15 Direzioni Marittime, 55 Capitanerie di porto, 51 Uffici Circondariali Marittimi, 128 Uffici Locali Marittimi e 61 Delegazioni di Spiaggia, mediante la quale il Corpo continua ad esercitare le proprie molteplici attribuzioni, sul mare e lungo le coste del Paese.



Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *