CALCIO – ITALIA SCONFITTA IN INGHILTERRA PER 1-3

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CALCIO – L’Inghilterra vola all’Europeo, l’Italia si giocherà la qualificazione tra un mese. E anche vincendo a Wembley non sarebbe cambiato poi molto. Non basta il primo gol in Nazionale di Gianluca Scamacca agli Azzurri, che a Wembley passano in vantaggio dopo un quarto d’ora per poi subire la rimonta degli inglesi, a segno con Kane (doppietta) e Rashford e trascinati da un incontenibile Jude Bellingham. Nello stadio dove 828 giorni fa si era laureata campione d’Europa, l’Italia gioca a viso aperto come aveva chiesto Spalletti, fa vedere qualche bella combinazione in velocità e dimostra di poter fare male ai padroni di casa. A fare la differenza però è la giovane stella del Real Madrid, che prima si procura il rigore trasformato da Kane e poi si inventa il 2-1 con una sontuosa giocata in mezzo al campo, prima del definitivo 3-1 realizzato in contropiede dal solito, infinito Kane.

La sconfitta, la prima di Spalletti sulla panchina della Nazionale, non pregiudica la qualificazione all’Europeo. Una qualificazione che si deciderà a novembre tra Roma e Leverkusen: basteranno infatti quattro punti con Nord Macedonia e Ucraina per staccare il pass per l’Europeo, altrimenti perdendo a Roma con i macedoni bisognerà battere l’Ucraina nell’ultimo incontro. Quel che è certo è che l’Italia ha ancora in mano il suo destino.

LA PARTITA. Formazione rivoluzionata rispetto al match con Malta. Otto i cambi, confermati solo Donnarumma, Barella e Berardi. Tutta nuova la difesa, con Acerbi e Scalvini coppia centrale, Di Lorenzo a destra e l’esordio dal primo minuto di Udogie a sinistra. In regia c’è Cristante, le mezzali sono gli interisti Barella e Frattesi, mentre al centro del tridente Spalletti lancia Scamacca, supportato sugli esterni da Berardi ed El Shaarawy. Sono cinque i reduci della finale di EURO 2020: Donnarumma, Di Lorenzo e Barella, in campo dal primo minuto, Cristante e Berardi, che entrarono nella ripresa. C’è tanta qualità nell’Inghilterra, dove alle spalle di Kane agiscono Foden, Bellingham e Rashford. Nel 4-2-3-1 di Soutghate il compito di equilibratori spetta a Rice e Phillips, preferito a Henderson.

Pronti via e l’Inghilterra prova subito a schiacciare gli Azzurri nella propria metà campo. Il pressing alto dei Tre Leoni ostacola la manovra dal basso dell’Italia, che per risalire il campo deve ricorrere al lancio lungo per Scamacca. Marcato stretto da Maguire, l’attaccante dell’Atalanta sembra doversi limitare ad un duro lavoro spalle alla porta, ma alla prima occasione non perdona: Di Lorenzo crossa basso, sul primo palo Frattesi non arriva sul pallone, ma alle sue spalle c’è Scamacca, che da pochi passi non sbaglia e al quarto d’ora porta avanti l’Italia, segnando a Wembley il suo primo gol in Nazionale. Niente male. Trovato il vantaggio gli Azzurri non si fermano. El Shaarawy, tra i più attivi, vede l’inserimento di Frattesi, che davanti alla porta fallisce il controllo in corsa. Poi è ancora Scamacca, stavolta di sinistro, a calciare a lato. Alla mezzora però arriva il pareggio dei padroni di casa: Di Lorenzo, che sette mesi fa a Napoli aveva causato il rigore del momentaneo 2-0 degli inglesi, atterra in area Bellingham. Turpin indica il dischetto e dagli undici metri Kane non sbaglia, spiazzando Donnarumma per l’1-1. La partita è vivace, l’Inghilterra si sbilancia e rischia sulle ripartenze dell’Italia. Su un’azione fotocopia a quella del vantaggio Di Lorenzo va sul fondo e crossa sul primo palo, dove il solito Frattesi non arriva alla deviazione per una questione di centimetri. Poi un’occasione per parte: Rashford impegna Donnarumma e sul fronte opposto Pickford salva allungandosi sulla conclusione ravvicinata di Udogie. Uno a uno, ma ai punti meriterebbero gli Azzurri.

La ripresa si apre con un intervento al limite in area di Udogie su Foden e con una conclusione alta sopra la traversa di Phillips. Ma è sempre Bellingham il più ispirato, capace di svariare su tutto il fronte offensivo senza mai dare punti di riferimento. Da una sua giocata nasce al 57’ il 2-1 dell’Inghilterra, a segno con Rashford. Manca ancora tanto, l’Italia ci prova. Al 60’ Spalletti effettua un triplo cambio: fuori Acerbi, Udogie e Scamacca, dentro Bastoni, Dimarco e Kean. Il francese Turpin grazia Phillips, che meriterebbe una seconda ammonizione per un brutto pestone rifilato a Barella. E’ Kane al 77’ a chiudere la partita in contropiede, con l’Italia sbilanciata che si fa sorprendere in campo aperto dall’attaccante passato in estate al Bayern Monaco, al 61° centro in Nazionale.

Il cammino verso l’Europeo riprenderà tra un mese, quando in 180 minuti l’Italia si giocherà la qualificazione con Nord Macedonia e Ucraina. Per volare la prossima estate in Germania non sono ammessi passi falsi.

CALENDARIO, RISULTATI E CLASSIFICA DEL GRUPPO C

Inghilterra-Italia 3-1
Malta-Ucraina 1-3
17 novembre: Italia-Nord Macedonia
17 novembre: Inghilterra-Malta
20 novembre: Ucraina-Italia
20 novembre: Nord Macedonia-Inghilterra

*Classifica: Inghilterra 16 punti (6), Ucraina 13 (7), Italia 10 (6) Nord Macedonia 7 (6), Malta 0 (7)

*tra parentesi le gare disputate

Spalletti: “Ho avuto delle risposte corrette”.  Scamacca: “Sogniamo di andare all’Europeo, è ancora tutto aperto”

Aveva chiesto ai suoi ragazzi di giocare con personalità, di affrontare a viso aperto l’Inghilterra cercando di spingersi oltre i propri limiti. Luciano Spalletti ha visto un’Italia coraggiosa, che soprattutto nel primo tempo è riuscita a mettere in difficoltà una delle nazionali più forti al mondo. Poi l’esperienza di Kane e la classe di Bellingham hanno fatto la differenza, ma gli Azzurri escono comunque da Wembley a testa alta: “Abbiamo fatto una partita con delle intenzioni giuste – l’analisi del Ct – troppo spesso siamo condizionati da quello che è il risultato. Ma deve essere una cosa normale subire delle ripartenze se si vuole fare un calcio europeo e fisico, al livello di quello dei club e delle nazioni che insegnano come stare in campo”. La sua prima sconfitta da Commissario Tecnico non pregiudica la qualificazione all’Europeo, un obiettivo che la Nazionale può raggiungere a novembre. Basterà battere la Nord Macedonia a Roma e non perdere con l’Ucraina a Leverkusen: “Abbiamo fatto una buona partita – prosegue Spalletti – ho avuto delle risposte corrette. È chiaro che nel confronto a viso aperto qualche accorgimento e correzione va trovato. Abbiamo subìto sulla distanza la forza fisica e in altri momenti siamo rimasti sorpresi da quel che stava succedendo”.

Il gol di Gianluca Scamacca, il primo con la maglia della Nazionale, non è bastato agli Azzurri per uscire da Wembley con un risultato positivo. L’attaccante dell’Atalanta ha però ripagato la fiducia di Spalletti, dimostrando di avere i mezzi fisici e tecnici per poter giocare al centro del tridente. Anche se, avendo un minutaggio basso in campionato, non può essere ancora al massimo della forma: “A livello fisico non mi sento ancora benissimo – ammette – ma ho cercato in tutti i modi di aiutare la squadra. Devo lavorare di più spalle alla porta e migliorare sotto quell’aspetto. Abbiamo fatto una buona gara, ci abbiamo creduto e abbiamo lavorato molto. Ma quando concedi qualcosa, questi giocatori ti fanno male. Abbiamo giocato alla pari, ma quel centimetro in più che lasci lo paghi”. Adesso bisogna pensare alle ultime due gare di novembre, con la consapevolezza di avere in mano il nostro destino: “Abbiamo il sogno di andare all’Europeo e dobbiamo dimenticarci questa serata. È tutto aperto”.

Insieme a Donnarumma e Berardi, Nicolò Barella è stato uno degli unici tre Azzurri dell’undici che sabato aveva battuto Malta a partire dal primo minuto anche nel match con l’Inghilterra. Il centrocampista dell’Inter, che era in campo anche due anni fa nella finale di EURO 2020, ha corso molto, senza però mai riuscire a rendersi pericoloso sotto porta: “Potevamo sfruttare meglio le occasioni che abbiamo avuto. È stata una partita equilibrata – sottolinea il centrocampista dell’Inter – abbiamo pagato caro gli errori, succede questo contro campioni del genere. Abbiamo iniziato qualcosa di nuovo e dobbiamo vincere. Non c’è tempo, bisogna farlo subito. Dobbiamo fare meglio e abbiamo le potenzialità, sono fiducioso”.

Suo compagno di club, Francesco Acerbi spiega cosa è mancato per tornare a casa con un risultato diverso: “Nel primo tempo siamo andati bene. A parte il rigore, loro hanno fatto molto poco. Nel secondo tempo non abbiamo iniziato bene e sul 2-1 non era facile. Nel calcio si può sbagliare, ma per valere certe cifre bisogna fare qualcosa in più, non c’era quella cattiveria che avevano loro. Se non sei pari a loro, vai in difficoltà”.

 

 




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