Scherma: Russia d’oro nella sciabola donne. Azzurre in difficoltà

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Alla fine la spunta Sofya, che mette l’ennesima ciliegina sulla torta e porta le sue compagne (Ekaterina Dyachenko, Yana Egorian e Yulia Gavrilova) sul tetto del Mondo. La finale è spettacolare e combattuta, con l’Ucraina (Alina Komashchuk, Olena Karavatska, Olena Voronina a fare quartetto con Olga Kharlan) che parte forte e sembra condurre le danze agevolmente: tutte e tre le ucraine funzionano alla perfezione, e non solo Olga Kharlan. Poi sale in cattedra Sofya e per la Komashchuk si fa buio: il 9-4 di parziale è una mazzata pesante che rimette in pista la Russia, che nel match successivo attua lo strappo decisivo con Yulia Gavrilova ai danni di Olena Kravatska. Il contro-parziale di Alina Komashchuk su Yana Egorian riapre la gara, poi la parola passa alle due Capitane e l’epilogo è pro Russia.

Al terzo posto chiudono gli Usa di Mariel Zagunis, che dopo aver battuto la Cina, incappano in semifinale nella giornata si dell’Ucraina, mentre dall’altra parte del tabellone spunta a sorpresa la Polonia, giustiziera all’ultima stoccata della Francia, protagonista attesa oggi per la lotta alle medaglie e che invece si è dovuta accontentare del sesto posto. La finale racconta di una facile vittoria degli Stati Uniti, che portano a casa la medaglia vincendo 45-43.

Settimo posto ai Mondiali di Mosca, nono alla Coppa del Mondo di Legnano. Seppur distanziati di tre mesi, gli ultimi risultati dell’Italia di spada femminile rischiano di compromettere il cammino delle azzurre verso Rio 2016.

Una situazione inimmaginabile fino alla scorsa primavera, quando Rossella Fiamingo, Mara Navarria, Bianca Del Carretto e Francesca Quondamcarlo salivano con regolarità sul podio e, in Argentina, riuscivano finalmente a vincere la loro prima gara a squadre battendo la Romania. L’Italia aveva anche conquistato la vetta del ranking mondiale.

Ma forse, dopo il cambio di rosa, qualche equilibrio si è rotto.

Se si concludessero ora le qualificazioni per Rio 2016 l’Italia sarebbe fuori per nove punti.

Restano ancora tre tappe da disputare: bisogna rialzarsi, al più presto. Come hanno fatto gli uomini dopo un disastroso Europeo: gara dopo gara, risultati dopo risultati, punti dopo punti, la classifica ora sorride a Paolo Pizzo, Enrico Garozzo, Marco Fichera e Andrea Santarelli, nuovamente sul podio in Coppa del Mondo dopo un anno e mezzo con il terzo posto di Berna.




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