Calcio. Champions League : Roma-Real Madrid 0-2

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Torna la Champions con un match dal fascino indiscusso come Roma – Real Madrid. L’attesa per l’evento nella capitale era altissima, visto il buon momento che la squadra giallorossa attraversa.
Il ritorno di Spalletti ha avuto un effetto rigenerante per la squadra capitolina, sia dal punto di vista psicologico che tecnico. Le quattro vittorie consecutive in campionato ne sono la testimonianza, ed hanno rilanciato le ambizioni romaniste che al momento dell’abbinamento col Real erano veramente al minimo sindacale. Spalletti nella tradizionale conferenza stampa del giorno prima, ha caricato i suoi dicendo che la Roma ha le stesse possibilità di passare il turno dei madridisti e che comunque la sua squadra combatterà fino al 95° minuto della gara di ritorno. La fiducia c’è vedremo se anche la prestazione arriverà.
I riflettori sono tutti puntati sulle stelle del Real a cominciare da Cristiano Ronaldo il vero crac della squadra. La sua media realizzativa non ha eguali nel mondo, solo Messi gli può tener testa. Ma il Real non è solo CR7; Sergio Ramos e Marcelo, recuperato all’ultimo, in difesa Modric e Kroos a centrocampo e Benzema al centro dell’attacco, non fanno meno paura dell’asso portoghese. Mancherà perché infortunato Mr. 100milioni Bale, ma il colombiano Rodriguez non è di certo inferiore al gallese. E in panchina il più galacticos di tutti Zidane alla prima panchina europea da quando ha sostituito Benitez alla guide dei blancos, forse la maggior attesa è proprio per lui per vedere come reagirà a questa prima europea.
La Roma dopo tutte le formazioni pronosticate in settimana scende in campo con un 4-3-3 piuttosto sorprendente, senza De Rossi che non recupera e Dzeko in panchina. Florenzi ripresentato come esterno destro difensivo come ai tempi di Garcia, con Digne a sinistra e la coppia centrale formata da Manolas e Rudiger. A centrocampo a sorpresa il francese Vainquer nel mezzo con ai suoi lati Nainggolan e Pjanic. In attacco tridente leggero con Perotti Salah ed El Shaarawy con l’intento di mettere in difficoltà la difesa del Real con scambi stretti e veloci fra i tre avanti.
Il Real, in completo grigio questa sera, si dispone con un 4-3-3 ultra offensivo, con due esterni difensivi Marcelo e Carvajal che spingono moltissimo e un centrocampo praticamente senza incontristi. Nota positiva della serata un Olimpico finalmente pieno; quasi cinquantamila i presenti, anche se la Sud rimane ancora pressoché deserta, per un colpo d’occhio degno di una partita di tale importanza. Il copione della gara è scritto fin dall’inizio: i Blancos tengono il possesso del pallone fin da subito, ma la Roma è cortissima, tutti in trenta metri, cosa che non consente mai una linea di passaggio pulita agli spagnoli.
Si vede che Spalletti ha studiato la gara fin nei minimi dettagli, i giallorossi mettono un’applicazione in quel che fanno che mai si è vista finora in stagione. Mai un calo di concentrazione per tutti i 45 minuti del primo tempo, un solo errore in fase difensiva che però non ha prodotto nessuna occasione per gli avversari. Szczesny per ora è solo uno spettatore non pagante. Il Real fa la partita e cerca di imporre il proprio gioco, ma tutto ad un ritmo troppo basso senza nessuno smalto. Unico sussulto una splendida giocata intorno alla mezz’ora con Ronaldo che scucchiaia sulla destra per Marcelo che con un tiro di esterno destro affilatissimo fa la barba al palo. Unica occasione dei Blancos in tutto il primo tempo.
La Roma dovrà sfruttare meglio le ripartenze nel secondo tempo e mantenere questa intensità e questa applicazione che hanno messo in notevole difficoltà i madridisti. Nota di merito per Salah, vera spina nel fianco destro degli spagnoli, che oltre ad una velocità incredibile che ha tenuto costantemente in apprensione la difesa avversaria, si è fatto notare per una fase difensiva che di solito non lo contraddistingue. La ripresa riparte sulla falsariga del primo tempo, anzi con una Roma più propositiva che si spinge in avanti con più convinzione. Al 55° primo episodio della ripresa. Lungo lancio di Florenzi per El Shaarawy che controlla la palla verso la porta, ma viene anticipato dal portiere Navas in uscita disperata. Dubbio l’intervento del portiere costaricense che forse tocca più il giocatore che la palla.
Due minuti e si conferma la classica regola gol sbagliato gol subito. Ronaldo in velocità si libera di Florenzi e con un tiro deviato anche dal terzino giallorosso, batte imparabilmente Szczesny. La Roma subisce il colpo immeritato e il Real ha due potenziali occasioni con Benzema e Rodriguez per chiuderla subito, ma per fortuna della Roma gli attaccanti merengues sono imprecisi. Spalletti corre ai ripari inserendo Dzeko come punta centrale al posto di El Shaarawy. La Roma pare rivitalizzata dal cambio modulo. Prima Salah con una accelerazione delle sue mette in mezzo, ma Varane salva alla disperata. Poi una bella sponda di Dzeko per Vainquer la cui botta al volo dal limite dell’aria sfiora il palo. Occasione incredibile!
Ora la partita è bellissima. Un’occasione da una parte e una dall’altra. La Roma si getta in avanti per pareggiare lasciando grossi spazi al Madrid che ancora non vengono sfruttati. Prima Ronaldo di testa si divora la doppietta, poi Benzema a pochi passi dalla porta viene stoppato prima da Digne e poi da Szczesny. Ancora Rodriguez di testa non inquadra la porta. Ma la Roma non è doma e con le ultime energie cerca il meritato pareggio. Imbeccata filtrante di Pjanic per Dzeko che da posizione defilata non inquadra la porta. All’80° grandi proteste per un fallo molto netto in piena area su Florenzi che l’arbitro non giudica tale. Ancora un controllo sbagliato in piena area madridista di Salah in ottima posizione è il preludio al 2-0. Sulla ripartenza il neo entrato Jesè punta Dignè, troppo leggero nell’occasione, e con un sinistro angolatissimo batte il portiere polacco e regala il raddoppio al Real.
La Roma ha tantissimi rimpianti. Oltre a quelli regolamentari per due probabili rigori negati, soprattutto per una gestione in fase d’attacco poco lucida e precisa. La Roma è mancata nella finalizzazione e nell’ultimo passaggio, ma è stata molto brillante nella costruzione della manovra e nell’applicazione soprattutto nel primo tempo. I giallorossi escono a testa altissima nel confronto con una delle realtà calcistica più importanti in assoluto.
Il Real ha complessivamente deluso. Gioco molto involuto e lento, che ha creato occasioni solo quando la Roma si è aperta nel tentativo di pareggiare. I migliori sono stati i due centrali Ramos e Varane che spesso si sono trovati uno contro uno con gli avanti della Roma avendone sempre la meglio. Ronaldo implacabile come al solito sotto rete anche se è stato ben controllato per tutta la partita dalla difesa romanista. La forza dei singoli alla fine ha pesato, ma era da mettere in preventivo. Ora al Bernabeu ci vorrà un miracolo, ma la Roma stasera oltre a ritrovare il suo pubblico, forse ha trovato anche le convinzioni per affrontare al meglio questo finale di stagione. (Pierfrancesco Bonanno)




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