Calcio – Serie A – Juventus-Napoli: la partita

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imageFinalmente alle 20.45 Juventus e Napoli sono scese in campo. Finalmente perché di questa partita si parla da due mesi circa, da quando si è capito che le due formazioni si contenderanno la vittoria finale del campionato. L’attesa era spasmodica e in questa settimana, la partita è stata scorporata in tutte le sue sfaccettature. Dalla fase tattica, alla differenza di bilanci e fatturati, dalle sfide di trent’anni fa di Maradona e Platinì, alla polemica sui tifosi napoletani non presenti alla Stadium per ragioni di sicurezza. Tutti i fattori sono stati analizzati, con in primo piano i due direttori d’orchestra della squadre: Allegri e Sarri. Se si pensa che il primo scontro fra i due avvenne dodici anni fa in serie C2 quando allenavano Aglianese e Sangiovannese, di acqua sotto i ponti né è passata tantissima e la carriera dei due allenatori toscani è arrivata al culmine.
Alla fine le previsioni sono state tutte azzeccate. Juventus, che per via delle assenze di Chiellini e Caceres, con la difesa a quattro, che recupera all’ultimo secondo Khedira, elemento fondamentale nel centrocampo bianconero. Napoli con l’undici dei titolarissimi, con Higuain che deve confermare la sua straordinaria media di un gol a partita. La partita è intensa ed equilibrata fina dalle prime battute. Il Napoli fa un giro palla velocissimo, alle volte frenetico, mai più di due tocchi, con Insigne che parte largo a sinistra che spesso si porta al centro tra le linee bianconere. Juventus che macina gioco con la solita sicurezza con una fase difensiva che appare impermeabile ad ogni evenienza anche con le modifiche della serata. L’organizzazione è il marchio di fabbrica delle due squadre, ma questo fa sì che la partita risulti bloccata, anche se combattuta, con le occasioni da gol che latitano.
Il primo ed unico tiro in porta del primo tempo e una conclusione di Cuadrado, sicuramente il migliore della Juve assieme alla coppia centrale difensiva Barzagli-Bonucci, al tredicesimo, che da posizione defilata tira debolmente fra le braccia di Reina. L’occasione più clamorosa la ha Higuain, su cross meraviglioso di Hisay, scaturito da una palla persa malamente da Pogbà a centrocampo. Il cross del terzino albanese è perfettamente calibrato, ma un intervento in spaccata volante di Bonucci, leva praticamente dalla fronte del Pipita una palla che era solo da spingere. Il primo tempo si conclude giustamente sullo 0-0 visto il gioco e le occasioni prodotte dalle due squadre. Come detto Cuadrado Bonucci e Barzagli tra i migliori della Juventus, mentre Pogbà ha sbagliato molti appoggi e molti tocchi. Nel Napoli ottima prova di Callejon che si fa apprezzare nelle due fasi e Jorginho il vero metronomo della squadra. Non pervenuto Hamsik che per ora ha disputato una partita anonima.
Il secondo tempo si apre con una giocata meravigliosa di Insigne che semina due avversari in area, e di punta cerca di beffare Buffon, che però fa buona guardia sul suo palo. Al 52° altra tegola per la difesa juventina. Bonucci non riesce a resistere al dolore provocato da uno scontro ad inizio partita con Khedira e deve abbandonare il campo, al suo posto Rugani. Dopo poco anche Morata lascerà il campo vista la sua prestazione incolore, per far posto a Zaza. La tensione è la paura di sbagliare con il trascorrere dei minuti aumenta. I passaggi errati su entrambi i fronti aumentano e lo spettacolo né risente ancor di più.
Al 62° la più grande occasione della Juve di tutta la partita. Finalmente si accende Pogbà che dalla sinistra trova Dybala liberissimo dai 16mt, il tiro a botta sicura sibila una spanna sopra la trasversale. I ritmi si abbassano ancora e la Juventus sembra essere un attimo più stanca. Il Napoli tiene la palla, ma il suo gioco è sempre sotto ritmo rispetto alle altre prestazione stagionali. Un tiro di Hamsik che finisce poco sopra la trasversale è l’unico acuto dei partenopei.
La partita è destinata al più classico 0-0, che farebbe comodo a tutti, quando l’imprevedibilità del calcio colpisce ancora. Minuto 88, Zaza sui venti metri raccoglie palla spalle alla porta, si gira rapidamente evitando il diretto avversario lasciando partire un bolide di sinistro che anche grazie alla deviazione di Albiol, si infila nella porta di Reina, regalando vittoria e primato alla squadra bianconero. Ancora una volta ha avuto ragione Allegri, quando dice che Zaza può far male ha partita in corso.
Quindicesima vittoria consecutiva e vetta raggiunta, un’impresa che un girone fa sembrava pura utopia. La forza principale di questa Juventus è nella testa: una solidità psicologica che fa paura, una autostima disarmante per gli avversari. Se si pensa che il gol decisivo è del quarto attaccante in rosa, e il miglior giocatore del campionato, Higuain, è stato tenuto a bada con in campo un ragazzo giovanissimo come Rugani, si capisce dove è la forza maggiore di questa squadra.
La partita è stata la classica partita decisiva del calcio italiano, dominata dalla paura di sbagliare e dalla tensione. Il Napoli ha provato a fare la partita, ma senza quello smalto e quella brillantezza che han caratterizzato il campionato partenopeo. Il pareggio sarebbe stato il risultato più corretto e la giocata di un singolo e la sporadicità di un episodio l’han decisa. Quindi il Napoli rimane in corsa per la vittoria finale. Ci sono ancora tredici partite con tanti scontri diretti e le sfide europee saranno fondamentali nel corso della stagione delle due squadre.
Considerazione finale per quello che a nostro giudizio è stato il migliore in campo: Andrea Barzagli. Il centrale toscano ha giocato una partita magistrale, sempre puntuale nelle coperture e preciso negli interventi. Incredibile come un ragazzo di 35 anni giochi con la brillantezza e la fisicità che Barzagli ha dimostrato, soprattutto dopo il grave infortunio che l’ha colpito all’inizio della scorsa stagione. (Pierfrancesco Bonanno)




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