Volley – Jovana Stevanović la campionessa dal grande cuore

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La carriera professionistica di Jovana Stevanović ha avuto inizio nella stagione 2008-09 entrando a far parte dello Ženski Odbojkaški Klub Crvena Zvezda di Belgrado dove ha militato per 5 stagioni.

Nella stagione 2013-14 è stata ingaggiata dal Volleyball Casalmaggiore, nella Serie A1 italiana, dove ha vinto lo scudetto al termine della stagione 2014-15 e la Supercoppa italiana 2015; con la nazionale, nel 2015, si è aggiudicata la medaglia di bronzo Giochi europei e al campionato europeo e quella d’argento alla Coppa del Mondo.
Attualmente è impegnata con la Pomì Casalmaggiore.

Le abbiamo posto alcune domande per cercare di conoscerla meglio ed abbiamo scoperto quanto sia importante per la sua vita e la sua carriera di donna ed atleta. Vive nella gioia delle piccole cose e crede molto nella famiglia alla quale è molto legata.

Allora Jovana raccontaci l’inizio della tua carriera.

– Ho incominciato a giocare a pallavolo all’età di 10 anni, a scuola. Poi la cosa è cresciuta, e sono approdata alla Stella Rossa Belgrado, dove sono rimasta 8 anni. Quella con Pomì Casalmaggiore, iniziata nel campionato scorso, è la mia prima esperienza all’estero.

Obiettivi presenti e futuri?
– Il mio obiettivo, sempre, è vincere. Ho fame di vittorie. Con la Pomì puntiamo ad aggiudicarci tutte le competizioni che ci vedono in campo, a partire da campionato e Champions League; con la Nazionale, sogno una medaglia alle Olimpiadi.

Il tuo successo più bello.
– I successi più belli sinora in carriera sono stati quelli ottenuti con la Pomì: lo Scudetto e la Supercoppa 2015.

I tuoi hobby.
– Non ho molto tempo per curare degli hobby. Mi piace comunque leggere. Non ho un genere preferito.

Il tuo piatto preferito.
– Mangio di tutto, non ho problemi.

Viaggi e vacanze fatte o che vorresti fare.
– La mia città preferita è Venezia, straordinaria. Mi piacerebbe visitare un posto esotico, tipo Bali.

Film preferito?
– Il mio film preferito è “Il Padrino”, anche per l’ottica tutta particolare con cui affronta il tema della famiglia.

Un dono che vorresti?
– I doni più belli sono le piccole cose: l’importante è quello che rappresentano per chi lo fa e per chi lo riceve.

Sogni da realizzare?
– I miei sogni sono sportivi. Nell’immediato: con Pomì Casalmaggiore fare bene nelle Final Four di Champions League, con la Nazionale poter disputare le Olimpiadi.

Libri preferiti?
– Il mio autore preferito è Khaled Hosseini: “Il cacciatore di aquiloni”, “Mille splendidi soli”.

Un aneddoto
– Non ho episodi particolari da raccontare sulla mia carriera: mi piace guardare al futuro.

Dove vuoi arrivare?
– Il sogno di tutti gli sportivi sono le Olimpiadi: mi piacerebbe davvero poter essere a Rio2016.

Ci racconti le sensazioni ed il clima del pre gara?
– Prima di ogni partita c’è naturalmente un po’ di tensione, ma è bene che sia così.

Come ti prepari?
– Cerco di mettermi tranquilla, ma non ho rituali particolari per farlo. In generale, cerco di curare la mia spiritualità, e spesso trovo forza nella preghiera.

Cosa ti da la grinta e la concentrazione?
– La voglia di vincere.

Rivisiti il tuo comportamento in campo dopo la fine delle competizioni?
– Quando una partita è finita, è finita. Non rivedo le partite, se non naturalmente coi tecnici per capire gli eventuali errori e curare i dettagli tecnici e tattici. La partita dello Scudetto, però, l’ho rivista, qualche giorno dopo: ed è stata emozionante come sul campo.

Quante ore ti alleni al giorno?
– Ogni giorno ha un programma di allenamenti diverso. Quando ad esempio sono programmate due sedute, giungo ad allenarmi per circa 5 ore.

Quanto ha significato la tua famiglia nell’inizio della tua carriera ed in
generale nella tua vita?
– La famiglia, per me, è tutto. I miei genitori sono i miei primi tifosi, e ci sentiamo spesso. Mio papà, che è allenatore di calcio, mi fornisce anche tanti consigli. Ogni tanto vengono a vedermi: li aspetto ad esempio per il 9-10 aprile, per le Final Four di Champions League.

Quanto conta l’apporto dei tifosi nella pallavolo ?
– I tifosi sono un sostegno importantissimo. A me danno una grande carica, e non sarebbe facile rimanere sempre al vertice senza il loro incoraggiamento.

Come stai vivendo questo periodo della tua carriera?
– Con serenità.

Sono buoni i rapporti con le compagne di squadra?
– Sono buonissimi. Siamo tutte grandi amiche, e ci frequentiamo anche fuori dal campo. C’è sintonia, e credo che questo possa essere la chiave per toglierci belle soddisfazioni.

La Pomi dove può arrivare nel campionato e nelle coppe?

Beh, direi che possiamo vincere tutto. Di certo, ci proveremo.

Raffaele Dicembrino
foto (Giuseppe Storti)




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