Politica – Cosultazioni: No della Meloni al governo Draghi

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Meloni – “Ho detto che non voteremo la fiducia, poi se voteremo contro o se ci asterremo dipende da che tipo di governo si configura”  Così Giorgia Meloni, leader di FdI, al termine del colloquio col premier incaricato, Mario Draghi, a Montecitorio. “Per dare una mano non abbiamo bisogno di chiedere ministri e sottosegretari. Se arriveranno provvedimenti per fare bene all’Italia. Noi voteremo questi provvedimenti come abbiamo sempre fatto”. Cosi’ la presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, al termine delle consultazioni con Mario Draghi. Ma confermiamo che “mai” andremo al governo con Pd, M5s e Renzi.

Il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, cita Carlo Azeglio Ciampi dopo le consultazioni con il presidente incaricato, Mario Draghi. In serata Zingaretti rilancia su Facebook un passaggio del suo discorso al termine dell’incontro con l’ex governatore della Bce. “La sfida che abbiamo di fronte è davvero grande e noi faremo di tutto per aiutare a vincerla. Come diceva il presidente Ciampi, l’Italia ce la farà”, scrive Zingaretti su Facebook pubblicando una foto dell’ex presidente della Repubblica.

Antonio Tajani, vicepresidente di Forza Italia, conferma il sostegno del suo partito al governo Draghi, dopo le consultazioni con il presidente incaricato: “Con l’Udc abbiamo confermato al presidente incaricato il pieno appoggio già anticipato dal presidente Berlusconi nel corso di un lungo colloquio telefonico di questa mattina. Forza Italia si aspetta un esecutivo di alto livello, capace di rappresentare al meglio l’unità del paese coinvolgendo tutte le risorse migliori della politica, dell’economia e della cultura per affrontare insieme la più grave emergenza sanitaria ed economica della storia della Repubblica. Tutto ciò non implica la nascita di una nuova maggioranza politica, ma un governo dei migliori al servizio dell’Italia e degli italiani. L’alto profilo del presidente Draghi, che fu proprio Berlusconi a volere alla guida di Banca Italia e Bce, è garanzia non solo dell’esecutivo in Europa e nel mondo ma anche della serietà di un progetto intorno al quale il Paese si potesse riunire. È quello che Berlusconi ha chiesto per primo. Fi è pronto a dare un contributo di idea e di programma e abbiamo consegnato due dossier, uno per il piano del Recovery e uno per il piano vaccinale, elaborati negli scorsi giorni dai nostri esperti e dai nostri tre gruppi parlamentari. Abbiamo approfondito diversi aspetti programmatici su cui Fi si aspetta risposte innovative adeguate”. Sostegno anche da parte dell’Udc, ribadito da Antonio De Poli, ricevuto da Draghi insieme a Fi.

La senatrice Mariolina Castellone del Movimento 5 Stelle, intervistata nella redazione di Fanpage.it, in vista delle consultazioni con il premier incaricato Mario Draghi, per formazione del prossimo governo. Il M5s verrà ricevuto nella giornata di domani, ed è l’ultimo gruppo in calendario.

“Il nostro direttivo, il capo politico e i due capigruppo, andranno all’incontro con Draghi per ascoltare le sue proposte, la sua visione. Noi come sempre parleremo solo di temi”.

“Avrei voluto un governo politico e non tecnico, perché si tratta di dover prendere decisioni immediate e servono scelte rapide ed una maggioranza coesa – spiega – noi siamo post ideologici, quindi non dico che dobbiamo fare un governo con la stessa maggioranza di prima, anche perché sarebbe complicato sedersi di nuovo al tavolo con Renzi, e parlare ancora di Mes e di revisione di reddito di cittadinanza”.

Per quanto riguarda il ruolo di Conte la senatrice pentastellata ha detto: “Ci auguriamo che Conte continui a lavorare con noi e a far parte del nostro progetto politico. La forma ovviamente dovrà essere individuata, se non sarà il nuovo premier. Ma la sua dichiarazione di ieri mi ha rincuorata, ha chiaramente detto che è accanto a noi, accanto al M5s, e che continueremo il percorso iniziato insieme”.

Mentre la presidente di Fratelli d’Italia era a colloquio con il premier incaricato Mario Draghi il leader della Lega Matteo Salvini dichiarava di voler un governo con tutti dentro, almeno in questa fase: “Mi piacerebbe ci fossero tutti, questo momento è tale per cui c’è bisogno dell’energia di tutti”, ha detto intervistato da Skynews 24. Quanto a eventuali veti, Salvini ha ribattuto: “Chi sono io per dire ‘tu no’, mi spiace che altri lo dicano”.

Sul punto, e sulle divisioni del centrodestra, Giorgia Meloni ha ribadito: “Capisco le difficoltà, capisco le pressioni e non mi sento di giudicare le scelte che stanno facendo gli altri”.

“A me piacerebbe che il centrodestra rimanesse compatto. Vorrei andare al governo col centrodestra, non voglio andarci con Pd, M5s e Renzi. E Salvini che ci è andato prima di me forse dovrebbe volerci andare anche meno di me”, ha detto dopo le consultazioni.

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