Calcio – Russia 2018 – Francia e Croazia pronte per la finalissima

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Russia 2018 – Dunque ci siamo, la meta è vicina ed il mondiale di cacio di Russia 2018 sta per dare il suo verdetto definitivo. Tutti (o quasi), attendevano Germania, Spagna, Brasile, Argentina e Francia nella finalissima di Mosca  ed invece sono soltanto i transalpini ad essere arrivati ad un passo dall’ambito traguardo, tutte le altre blasonate nazionali sono tornate a casa anzitempo.

Chi ci segue sa che noi avevamo pronosticato ed auspicato per la finale di domenica Russia, Croazia ed Argentina. Sapevamo perfettamente delle difficoltà dell’Argentina aggrappata a Messi  ma in realtà una banda disordinata e poco incline all’ordine ed alla disciplina. Messi e conpagni ci hanno provato ma con la Francia è andata male anche se l’impegno e la possibilità di eliminare Mbappè e compagni l’hanno avuta.

La Russia (72esima per la classifica FIFA) era snobbata, se ne parlava poco un po’ per fare dispetto a Putin, un po’ perché nessuno avrebbe scommesso un Euro su di lei ed invece ha evidenziato come il lavoro e la dedizione paghino. Voi direte ma non è in finale. Certo ma ha perso ai rigori (una vera e propria lotteria) contro la Croazia che invece la finalissima la giocherà e con pieno merito.

Già perché da 4 milioni di croati è sorto un gruppo di 23 ragazzi formidabili pronti a dare tutto per passare alla storia e domenica avranno la loro grande occasione.

Da segnalare l’ennesimo atto di povertà democratica della FIFA che in occasione della partita che, verrà vista in tutto il mondo, per non ‘disturbare’ qualcuno ha deciso di proibire lo spettacolo delle tifose inneggianti sugli spalti. Un episodio che ricorda quando in Italia, per accogliere le autorità iraniane furono coperte le statue di nudo dal governo Renzi.

Qui non si tratta nemmeno di nudo ma di ragazze sorridenti intente a tifare per i propri beniamini. Già un sorriso non fa male a nessuno e se fatto da ragazze graziose non è certo una colpa. Ma cosi sarà, l’ennesima beffa di un mondo in mano alle bizzarrie di pochi.

Ma torniamo al calcio. Tutti aspettavano l’arbitro italiano Rocchi a dirigere ma non è stato così e credeteci non è un male. Lo abbiamo visto incerto contro il Brasile e poco propenso a tirare fuori cartellini meritati contro Neymar  ed i suoi ‘fastidiosi tuffi’ in campo. Meglio l’argentino Pintana.

Gli arbitri italiani avranno così il tempo di riflettere dopo la stagione piena di errori decisivi del campionato italiano da poco conclusasi.

Giovane e frizzante la nazionale di Deschamps, esperta e imprevedibile quella di Dadic, in comune hanno l’enorme talento a disposizione e meritano entrambe di giocarsi la finale di Mosca.

Per i Bleus il cammino è stato in crescendo: frenati in avvio, hanno ottenuto con i risultati la fiducia e consapevolezza della propria forza.

Dopo essere arrivata prima nel suo girone davanti a Danimarca, Perù e Australia, la Francia ha battuto 4-3 l’Argentina agli ottavi, in una delle partite più spettacolari del Mondiale, e 2-0 l’Uruguay ai quarti. La tecnica in velocità della squadra è stata esaltata soprattutto dal suo attacco, uno dei più rapidi e tecnici in scena ai Mondiali. In particolare Kylian Mbappé, attaccante tra i più promettenti al mondo, ha segnato fin qui 3 gol e ha giocato almeno due partite di altissimo livello, contro l’Argentina e contro il Belgio, nella semifinale.

Completa in ogni reparto, la giovane Francia ha sprigionato energia e talento con le folate travolgenti di Mbappè e le incursioni velenose di Griezmann. Molto interessante il reparto difensivo dove il portiere Lloris è stato decisivo, in più di un’occasione, per

Chiudere la porta francese e far girare la partita a favore dei transalpini. Se si esclude Hernandez (il meno convincente), la difesa francese è dotata di uomini attenti e preparati. La vera sorpresa francese è infatti proprio il reparto difensivo con Pavard (autore di un fantastico gil contro l’Argentina) capace di spingere e creare pericoli agli avversari dalla fascia destra, e due centrali di elevato spessore e capaci anche di realizzare reti Umtiti e Varane.

A centrocampo giganteggiano due vecchie conoscenze del calcio italiano, Pogba e Matuidi, classe e motore del centrocampo ed in avanti  come non esaltare le prestazioni di Mbappe e Griezmann. Importante, seppur dal basso valore realizzativo l’apporto del centravanti Giroud in grado di muoversi e creare spazi ai compagni.

Da segnalare la verlocità di Mbappè:la Fifa, dopo il match con l’Argentina, ha analizzato molti dati tra cui proprio la rapidità del campione francese: la velocità massima di Mbappé è arrivata a 38 km/h, mentre la velocità media è stata di 32,4 km/h.

La Croazia è stata da subito un mix di classe, forza fisica e carattere. Ispirata dalle magie di Modric e dalle geometrie di Rakitic, la squadra non si è mai guardata allo specchio, ha saputo soffrire, sfruttando tutte le qualità del gruppo. Primi fra tutti Perisic e Mandzukic protagonisti della semifinale.

La Croazia si è qualificata alla finale di domenica dopo aver battuto 2-1 l’Inghilterra, mercoledì 11 luglio, nella terza gara consecutiva del suo Mondiale giocata fino ai tempi supplementari. Rispetto alla Francia, quindi, la Croazia ha giocato 90 minuti in più in totale: l’equivalente di una partita. Il gol decisivo della semifinale è arrivato nel secondo tempo supplementare e lo ha segnato Mario Mandzukic, attaccante della Juventus. Anche la Croazia era arrivata prima nel suo girone, davanti ad Argentina (battuta 3-0), Nigeria e Islanda. Agli ottavi ha superato la Danimarca ai rigori dopo l’1-1 dei primi 90 minuti; ai quarti la Russia, sempre ai rigori, dopo aver pareggiato 2-2 alla fine dei tempi supplementari (e 1-1 nei 90 minuti).

Zlatko Dalic  il commissario tecnico croato ha le idee chiare e si affiderà agli stessi uomini che l’hanno portato fin qui. Subasic è una sicurezza tra i pali, difeso da Lovren e Vida e da Vrsaljko e Strinic, pronti a spingersi anche in avanti. Dal centrocampo in su, poi, il CT croato cala gli assi: accanto a Rakitic ci sarà Brozovic in mediana, mentre toccherà a Modric fare da playmaker avanzato sulla trequarti. Sulle fasce agiranno Rebic e Perisic, pronti a scambiarsi di posizione. La punta centrale sarà Mandzukic. Una squadra stellare che merita il suo primo successo al mondiale.

In Italia le parole di Macron hanno aumentato le antipatie verso i francesi mentre in Africa gran parte del tifo andrà ai francesi perché buona parte dei calciatori francesi è rappresentata dalle seconde generazioni di immigrati, che hanno costituito una nazionale con grande prestanza fisica e doti tecniche sopra la media.. L’Europa e le americhe sembrano essere dalla parte dei croati.

Difficile dire chi la spunterà ma siamo certi che domenica alle 17  (18 in Russia), milioni di persone assisteranno, allo stadio Luzhniki di Mosca, ad una finale inedita tutta da vivere.

 

Raffaele Dicembrino




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