VOLLEY SUPERVISION – “A TU PER TU” CON STELLA NERVINI

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Stella Nervini – Oggi per Romanews intervistiamo Stella Nervini schiacciatrice classe 2003 nativa di Milano pronta a vestire la maglia della Reale Mutua Fenera Chieri 76 per la stagione 2022 2023. Stella è alla sua prima stagione nella massima serie nazionale: infatti, prima di approdare alla corte di coach Giulio Cesare Bregoli, nelle stagioni 2020- 2021 e 2021- 2022 ha fatto parte del club Italia Crai in serie A2, formazione che serve alla federazione Volley per scoprire talenti e formare giocatrici per il futuro .

La giocatrice di 184 centimetri di altezza ha vinto anche due scudetti a livello giovanile con il Volleyrò Casal dei Pazzi e con la nazionale italiana ha vinto la medaglia d’argento al mondiale under 18 nel 2019 e sì è laureata campionessa del mondo under 20 nel 2021
L’intervista di Marco Boldini
1) In questo primo periodo a Chieri come ti trovi con le compagne di squadra e con lo staff tecnico?
Mi sono trovata benissimo fin da subito con le ragazze, non è stato difficile legare come gruppo. Per quanto riguarda il Chieri, è una società alla quale non si può dire assolutamente niente, non solo per quanto riguarda lo staff tecnico, ma anche riguardo allo staff medico e all’organizzazione. 
2) E’ la tua stagione di esordio in serie A1 cosa ti aspetti da questa annata?
Allora sicuramente mi aspetto di trovare a fine stagione una Stella migliore: dal punto di vista pallavolistico, essendo circondata da giocatrici molto più grandi e esperte di me, spero di poter imparare tanto da loro. Per adesso cerco di dare il mio contributo alla squadra ogni volta che mi sarà chiesto di farlo.
3) Quanto ti ha fatto migliorare  l’opportunità di giocare nel Club Italia?
Il Club Italia sicuramente è stata una tappa importante. Entrare lì dentro è un traguardo che in realtà serve solo da linea di partenza; ti permette di avere una visibilità in più in quanto squadra della federazione e allo stesso tempo ti allena e cerca di sviluppare a pieno il tuo potenziale. Il Club Italia mi ha permesso di confrontarmi con il campionato di serie A2 e prepararmi per la nazionale.
4) Raccontami la medaglia d’argento ai mondiali under 18 con la nazionale?
È stata la mia prima esperienza con la maglia azzurra, ero la più piccola e non mi aspettavo minimamente di essere convocata. È stato un continuo susseguirsi di emozioni fortissime, dall’esordio vinto 3-2 con gli Stati Uniti, con cui purtroppo abbiamo perso la finale; alla semifinale sudatissima contro la Cina. È stata un esperienza incredibile, dove per la prima volta ho avuto l’opportunità di vedere che pallavolo c’è nel resto del mondo, un’esperienza che porterò sempre con me.
Inoltre quell’estate ho festeggiato il mio compleanno durante il mondiale in Egitto, per rendere quell’estate ancora più magica.
5) Raccontami la medaglia d’oro al mondiale under 20 le emozioni vissute, qualche aneddoto?
In Olanda abbiamo finalmente ottenuto la medaglia che meritavamo, soprattutto dopo non aver potuto partecipare all’Europeo l’estate prima a causa del covid. Con un gruppo pressoché identico avevamo tanta voglia di rivincita dopo il Mondiale U18, inoltre ormai ci conoscevamo tutte da così tanto tempo che il legame che si era instaurato tra noi non era più quello di semplici compagne di squadra…Eravamo amiche e questo ci ha permesso di affrontare ogni partita con grinta e serenità, e chi lo sa magari anche di vincere!
6) Invece i rapporti con la famiglia e gli amici come li gestisci?
La mia famiglia mi ha sostenuto fin dall’inizio, i miei genitori sono i miei fan numero 1 e dopo di loro ci sono i miei fratelli che nelle occasioni importanti sono sempre stati presenti. Gli amici sono sparsi in giro per l’Italia, il bello e il brutto di spostarsi spesso per la pallavolo: quelli che vivono a Firenze cerco di vederli ogni volta che mi capita di tornare a casa; a Roma invece ci sono alcuni dei miei migliori amici, purtroppo la distanza non permette di fare grandi cose, ma ci sentiamo sempre.
7)  Narraci la vita di Stella fuori dal taraflex rosa…..
Attualmente ho iniziato il primo anno di università, Psicologia, e sto cercando di prendere la patente, visto che l’anno scorso tra maturità e pallavolo non era semplice.
Nel tempo in cui non faccio questo cose e non sono in palestra, cerco di coltivare due delle mie più grandi passioni: leggere e guardare serie tv.
8) Non solo l’esordio in serie A1 ma anche in Europa con la Challenge Cup sei emozionata?
L’emozione è tanta ma il campionato è appena iniziato, vedremo che cosa ci porterà. 
La Challenge Cup sarà una sfida impegnativa per tutte, ci sono tante partite e pochissimo tempo, ma non vediamo l’ora.
9) Perché la scelta del numero 7 per questa stagione?
Da quando sono arrivata al Volleyrò il mio numero è sempre stato 11; ma quando mi è stato chiesto di scegliere una seconda opzione ho optato per il 7: prima di tutto perché era il numero che aveva mio fratello quando giocava a calcio e in secondo luogo per tener fede a una canzone che adoro “La leva calcistica della classe ‘68” di Francesco De Gregori; che come tutti dovrebbero sapere recita “Questo altr’anno giocherà con la maglia numero 7”!