Papa Francesco ha donato una sua casula mariana al Gremio dei Viandanti

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Papa – Vaticano -Papa Francesco ha donato una sua casula mariana al Gremio dei Viandanti, affinché la esponga nel proprio museo a due settimane dalla festa religiosa dei Candelieri. Il dono è stato presentato dal segretario Cristina Zedda, alla presenza dell’arcivescovo metropolita di Sassari, Gianfranco Saba, del vicario generale, monsignor Antonio Tamponi, e dell’assessora alla Cultura del Comune di Sassari, Rosanna Arru.

“Questo dono sottolinea il legame fra il Santo Padre e la sede apostolica”, ha commentato l’arcivescovo che ha parlato della festa dei Candelieri come festa religiosa: “I Candelieri sono espressione di fede, insieme ai Gremi rappresenta una grande ricchezza che la città possiede”. La casula mariana di Papa Francesco rimarrà esposta nel museo del Gremio dei Viandanti, accrescendo il valore della collezione di oggetti storici e sacri custodita nei locali di via Martino Bologna, nell’attesa che sia realizzato il vero e proprio museo, in una struttura più adeguata.

“Questo di Papa Francesco è un dono per tutta la città di Sassari, e testimonia l’attenzione e la vicinanza del Santo Padre verso le periferie del suo ministero”, ha concluso monsignor Tamponi.

Fin dal 1477 la città di Sassari vive una profonda devozione verso la Vergine d’Itria, divenuta poi del Buon Cammino. Ad essa è legata una della Confraternite più antiche della Sardegna che il 30 giugno 1633 divenne la Confraria de los Biandantes. Quel documento originale, in spagnolo, è il primo che costituisce l’enorme archivio inesplorato del Gremio. Quattro i volumi del Seicento e Settecento che in spagnolo, latino, italiano e sardo mostrano come la città di Sassari fosse plurilingue in epoca boracca. Tuttavia questi preziosi manoscritti sono ad oggi inediti ed il Gremio, che li ha a proprie spese restaurati e microfilmati, intende affidarli alla comunità scientifica sassarese per lo studio.

La devozione a Nostra Signora del Buon Cammino è la devozione delle famiglie nobili della città che tra il Settecento e l’Ottocento hanno dotato il miracoloso simulacro della Vergine di preziosi abiti e manti finemente ricamati in oro e seta, di gioielli unici, spesso provenienti dalle loro collezioni di famiglia e per questo risalenti alla fine del ‘500.

Il Gremio poi ha tramandato immutato l’abbigliamento dei confratelli che vestono alla spagnola con sontuose divise di carattere militare e di gala. Cinque in tutto le fogge a seconda della gerarchia. Una struttura assolutamente piramidale e rigida quella del Gremio che ha preservato questo sconfinato tesoro per oltre cinque secoli e che ora intende donarlo alla città e al mondo.

Per questo motivo l’Associazione devota alla Madre di Dio intende acquistare un rudere adiacente alla attuale sede nel cuore della città di Sassari e lì realizzare un polo museale fruibile a tutti e particolarmente ai ricercatori, a gli studiosi, ai restauratori, per far rivivere un importante passato a beneficio del futuro.




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