ELEZIONI USA: I TRUCCHI DELLE POSTE PER FALSARE IL VOTO

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Da tempo Trump aveva preconizzato che in questa tornata elettorale ci potessero essere brogli da parte del Partito Democratico, ed in particolare portava all’attenzione la possibilità che venisse utilizzato il voto postale per falsare l’esito delle elezioni.

Ebbene in effetti risulta stratosferico il numero di voti che sarebbero arrivati via posta, addirittura 84 milioni, più del doppio di quattro anni fa.

Certamente può avere inciso il Covid che avrà magari consigliato a qualche persona anziana di utilizzare il canale postale, però non può essere solo questo il motivo di un tale boom del voto postale.

Ed ecco allora che Trump ha paventato che in atto ci possa essere una frode. In effetti un numero così elevato di voti postali lascia più di qualche dubbio, il fatto poi che alcuni Stati intendano estendere lo spoglio anche nei prossimi giorni non fa altro che alimentare questi sospetti

Eccovi una testimonianza dei presunti brogli elettorali nel Michigan che, probabilmente saranno la base dei ricorsi di Trump alla magistratura. La base è il voto postale, che per essere alido doveva arrivare prima del tre novembre.

Gli addetti ai sondaggi contano le schede elettorali per la città di Detroit
Denunciatore: “Ci è stato detto di raccogliere tutte le schede che troviamo nelle cassette postali, nelle cassette di raccolta, eccetera, per la posta in uscita, alla fine della giornata, si suppone che dobbiamo separarle dalla posta ordinaria, in modo che possano affrancarle a mano con la data di ieri – e metterle nel sistema di posta espresso – per arrivare ovunque debbano andare”, ha detto il denunciatore, aggiungendo “Per chiarimenti, oggi è il 4 novembre”.

Pentito: “Sì

James O’Keefe: “Sembra sbagliato…”

Pentito: “Sì, ecco perché mi faccio avanti con queste informazioni. Questa è un’aggiunta molto losca, per quanto ne so, non dovremmo contare le schede che hanno il timbro postale dopo il 3 novembre qui nello stato del Michigan”.

L’Insider ha detto di essere rimasto scioccato quando il supervisore mattutino di Barlow Branch, Jonathan Clarke, ha detto a un gruppo di ufficiali postali come sarebbero state gestite le schede in ritardo.




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