Politica – Governo – ECCO TUTTI I MINISTRI DEL PRESIDENTE

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Governo – L’Italia ha dunque il suo governo. Draghi ha fatto le sue scelte. Giuste? Sbagliate? Alcune conferme lasciano interdetti, altre aprono ad un velato (molto velato) ottimismo. Ma andiamo a scoprire gli uomini e le donne del presidente!

La delegazione più numerosa è quella dei 5 Stelle, partito che ha i gruppi parlamentari più consistenti a Camera e Senato. Nella squadra Draghi entrano infatti 4 ministri pentastellati e sono tutte riconferme (anche se in alcuni casi in ruoli diversi) del Conte 2: Federico D’Incà torna ai Rapporti con il Parlamento e Luigi Di Maio viene confermato alla Farnesina. Mentre Stefano Patuanelli passa dal Mise all’Agricoltura e Fabiana Dadone dalla pubblica amministrazione alle Politiche giovanili.

Tre i ministri dem. Due conferme con Lorenzo Guerini alla Difesa e Dario Franceschini alla Cultura (ma ‘perde’ il Turismo). New entry Andrea Orlando, vicesegretario del Pd, come ministro del Lavoro. Tre anche i ministri in quota Lega: Giancarlo Giorgetti allo Sviluppo Economico, Erika Stefani al ministero per le politiche della disabilità e Massimo Garavaglia al Turismo.

Anche per Forza Italia la delegazione è composta da tre ministri: Renato Brunetta alla Pubblica Amministrazione, Mara Carfagna al Sud e Maria Stella Gelmini agli Affari regionali.
Leu vede confermato Roberto Speranza alla Salute. Per Italia Viva torna al governo Elena Bonetti nello stesso ruolo del Conte 2 ovvero Pari opportunità e Famiglia.

Va sottolineato che molti dei tecnici di Draghi hanno idee in area PD ed alcuni hanno partecipato a governi con presidenti del Consiglio dei DEM.

CONFERME
Sono nove i ministri confermati che passano dal governo Conte II al governo guidato da Mario Draghi. Si tratta di Federico D’Incà e Luigi Di Maio, che conservano l’incarico ai Rapporti con il Parlamento e alla Farnesina; Fabiana Dadone che dalla Pubblica amministrazione e Innovazione tecnologica passa alle Politiche giovanili.

Resta invece alle Pari opportunità e alla Famiglia, Elena Bonetti, come Luciana Lamorgese che continuerà il proprio lavoro al ministero dell’Interno, così come faranno Lorenzo Guerini (Difesa), Dario Franceschini (Beni culturali) e Roberto Speranza, confermato alla guida del ministero della Salute.

Cambia destinazione infine Stefano Patuanelli, ministro dello Sviluppo Economico nel precedente governo che va alle Politiche agricole, alimentari e forestali.

Roberto Garofolisottosegretario alla presidenza del Consiglio. Ha 54 anni, è di Taranto ed è un ex giudice del Consiglio di Stato. Nella sua carriera ha avuto anche diverse esperienze politiche: dal 2006 al 2008 è stato capo dell’ufficio legislativo dell’allora ministro degli Esteri Massimo d’Alema, e negli ultimi anni è stato capo di gabinetto del ministero dell’Economia nei governi di Matteo Renzi, Paolo Gentiloni e nel primo governo di Giuseppe Conte.

Luciana LamorgeseMinistro dell’Interno. Ex prefetto in pensione, Lamorgese ha 67 anni ed è originaria di Potenza, in Basilicata. Era ministro dell’Interno anche nel governo uscente, dove era arrivata dopo una lunga carriera al Viminale e come prefetto di Venezia e a Milano.

Luigi Di MaioMinistro degli Esteri confermato nello stesso ruolo avuto ne Conte bis e del Lavoro e delle Politiche sociali nel primo. Exc capo politico del Movimento 5 Stelle fino alle dimissioni nel gennaio 2020 . Ha 34 anni, è nato a Pomigliano d’Arco.

Marta CartabiaMinistro della Giustizia. 57 anni, originaria della provincia di Milano. Tra il 2019 e il 2020 era stata la prima donna presidente della Corte Costituzionale. Fu nominata giudice della Corte costituzionale nel 2011 da Giorgio Napolitano. Prima era stata professoressa e ricercatrice in varie università italiane e straniere; fra le altre cose ha tenuto a lungo la cattedra di Diritto costituzionale all’Università Bicocca di Milano. È nota per essere molto cattolica, e vicina a Comunione e Liberazione.

Lorenzo GueriniMinistro della Difesa. È del Partito Democratico, ministro della Difesa uscente, presidente della commissione parlamentare di controllo sui servizi di intelligence (COPASIR) tra il 2018 e il 2019. Guerini ha 54 anni ed è nato a Lodi, città di cui è stato sindaco dal 2005 al 2012. Iscritto inizialmente alla Democrazia Cristiana, è entrato nel PD tramite la Margherita ed è stato a lungo uno dei principali dirigenti della corrente del partito guidata da Matteo Renzi. È stato vicesegretario del PD tra 2014 e 2017.

 ANSA/ANGELO CARCONI

Daniele FrancoMinistro dell’Economia. Economista di 67 anni originario della provincia di Belluno e considerato vicinissimo a Mario Draghi. Dopo la laurea in Scienze politiche a Padova ha fatto una lunga carriera nella Banca d’Italia, interrotta da due parentesi prima alla Commissione Europea e successivamente alla Ragioneria generale dello stato, di cui è stato presidente del 2013 al 2019. Dopo la fine del suo incarico alla Ragioneria generale era tornato alla Banca d’Italia, dove è direttore generale.

Giancarlo Giorgetti,  ANSA/FABIO FRUSTACI

Giancarlo GiorgettiMinistro dello Sviluppo economico. 56 anni, originario della provincia di Varese, è vicesegretario della Lega, esponente dell’ala moderata del partito. Deputato dal 1996, fino al 2004 era stato sindaco del suo paese natale, Cazzago Brabbia, in provincia di Varese. Nel primo governo Conte era stato sottosegretario alla presidenza del Consiglio.

Stefano Patuanelli . ANSA/ANGELO CARCONI

Stefano PatuanelliMinistro delle Politiche agricole. Ex Ministro dello Sviluppo economico, ha 46 anni, è ingegnere, è nato a Trieste ed è stato capogruppo al Senato del Movimento 5 Stelle ma molto vicino al PD ed a Conte.

 Roberto Cingolani 
ANSA / MATTEO BAZZI

Roberto CingolaniMinistro della Transizione ecologica. Ha 59 anni e dopo essere stato professore ordinario di Fisica dal 2005 al 2019 è stato fondatore e direttore scientifico dell’Istituto italiano di tecnologia (ITT), un centro di ricerca finanziato dallo Stato. Nell’ultimo anno e mezzo ha fatto parte dei consigli di amministrazione di Ferrari e Illy, ed è stato “chief technology e innovation officer” di Leonardo. Nell’aprile 2020, durante la cosiddetta “fase 2” della pandemia, fu scelto per far parte del Comitato di esperti in materia economica e sociale presieduto da Vittorio Colao. Da lui ci si aspetta molto anzi, moltissimo.

Enrico Giovannini, ANSA/CLAUDIO PERI

Enrico GiovanniniMinistro dei Trasporti e delle infrastrutture. 63 anni, professore di Statistica economica all’Università di Roma Tor Vergata ed è stato ministro del Lavoro e delle politiche sociali tra l’aprile del 2013 e il febbraio del 2014, sotto il governo di Enrico Letta (PD). Ha avuto una lunga carriera in vari importanti centri di statistica italiani e internazionali: in particolare è stato “Chief statistician”, cioè capo del settore statistico dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) tra il 2001 e il 2009 e presidente dell’Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT) tra il 2009 e il 2013. Dopo la fine del mandato da ministro ha ricoperto incarichi in varie agenzie di livello internazionale.

Andrea Orlando ANSA / ELISABETTA BARACCHI

Andrea OrlandoMinistro del Lavoro e delle Politiche sociali. 51 anni, vicesegretario del Partito Democratico, esponente della sinistra del partito. Era già stato ministro della Giustizia nel governo Gentiloni, e dell’Ambiente nel governo Letta. Iniziò la sua carriera politica nella Federazione Giovanile Comunista Italiana a La Spezia. In Parlamento dal 2006, si candidò a segretario alle primarie del 2017 (prese il 20%, vinse Renzi).

Patrizio BianchiMinistro dell’Istruzione. Ha 68 anni ed è di Ferrara. È professore ordinario di Economia e dal 2004 al 2010 è stato rettore dell’università di Ferrara. Negli anni successivi è stato per due mandati assessore nelle giunte regionali di centrosinistra in Emilia-Romagna. Nell’aprile del 2020 era stato nominato a capo di task force del ministero dell’Istruzione per la ripresa delle attività scolastiche durante la pandemia da coronavirus.

Cristina Messa
ANSA/MATTEO BAZZI

Maria Cristina MessaMinistro dell’Università e della ricerca, 59 anni è medico e docente universitario italiano, già rettrice dell’università di Milano-Bicocca, È esperta di diagnostica per immagini e medicina nucleare. È una nota europeista.

Il ministro della Cultura, Dario Franceschini, ANSA/MAURIZIO BRAMBATTI

Dario FranceschiniMinistro della Cultura. Ha 58 anni ed è nato a Ferrara. Dirigente di rilievo del Partito Democratico, è il ministro uscente dei Beni culturali del governo Conte II. Con l’eccezione del governo Conte I, ha ricoperto questo incarico anche sotto i governi Gentiloni (2016-2018) e Renzi (2014-2016). Durante il governo Letta (2013-2014) è stato ministro per i Rapporti con il Parlamento. Tra il 1997 e il 1999 è stato vicesegretario nazionale del Partito Popolare, per poi diventare uno dei fondatori della Margherita. Dopo la nascita del Partito Democratico, ne è stato il primo vicesegretario, e segretario per qualche mese nel 2009 dopo le dimissioni di Veltroni.

Il Ministro della Salute, Roberto Speranza,  MAURIZIO BRAMBATTI/ANSA

Roberto SperanzaMinistro della Salute. Ha 42 anni ed era già ministro della Salute nel secondo governo Conte, Nato a Potenza, in Basilicata, Speranza è deputato del gruppo parlamentare Liberi e Uguali e segretario del partito formato dagli scissionisti del PD, Articolo Uno. È in parlamento dal 2013, prima era stato il capo della Sinistra Giovanile. Molto vicino all’allora segretario Pierluigi Bersani, fu eletto capogruppo del PD alla Camera, una carica da cui si dimise nel 2015 quando il nuovo segretario del partito e presidente del Consiglio Matteo Renzi mise la fiducia sulla legge elettorale, il cosiddetto “Italicum”.

Massimo Garavaglia, ministro del Turismo ANSA/RICCARDO ANTIMIANI

Massimo GaravagliaMinistro del Turismo. 52 anni, milanese, è un politico della Lega. È stato prima sottosegretario all’Economia e poi viceministro, sempre all’Economia, durante il primo governo guidato da Giuseppe Conte, tra il 2018 e il 2019. Ha iniziato la carriera politica nel 2009 come sindaco di Marcallo con Casone, in provincia di Milano. Eletto deputato nel 2006, alle successive elezioni del 2008 è stato eletto senatore. È stato poi assessore all’Economia della Regione Lombardia durante il mandato di Roberto Maroni. Ha anche due lauree: la prima in Economia e Commercio, la seconda in Scienze Politiche.

Federico D’Incà, ministro per i rapporti con il Parlamento

Federico D’IncàMinistro per i Rapporti con il Parlamento. Ha 43 anni ed è di Belluno: è laureato in Economia e commercio e prima di essere eletto alla Camera con il M5S, nel 2013, lavorava per una multinazionale della grande distribuzione occupandosi di gestione informatica. Era ministro per i Rapporti col Parlamento anche nel secondo governo guidato da Giuseppe Conte. È stato capogruppo del M5S e questore alla Camera, ed è considerato un “moderato” nel suo partito.

 Vittorio Colao ANSA/DANIEL DAL ZENNARO

Vittorio ColaoMinistro per la Transizione digitale. Ha 59 anni ed è noto soprattutto per essere stato amministratore delegato della multinazionale di telefonia Vodafone, dal 2008 al 2018. In passato aveva lavorato per la banca d’affari Morgan Stanley e per la società di consulenza McKinsey, prima di diventare nel 1996 direttore generale della compagnia telefonica Omnitel, poi acquisita da Vodafone. Dall’aprile del 2020 e fino a metà giugno ha guidato il Comitato di esperti in materia economica e sociale istituito dal governo Conte per studiare «modelli organizzativi di vita» per la cosiddetta “fase 2”.

Renato Brunetta  ANSA/CLAUDIO PERI

Renato BrunettaMinistro della Pubblica Amministrazione. 69 anni, è un docente universitario e dirigente politico di lungo corso del centrodestra, con un passato nel Partito Socialista degli anni Ottanta. È stato parlamentare europeo per due mandati, consigliere comunale a Bolzano, e ministro per la Pubblica amministrazione.

Mariastella Gelmini ministro Affari Regionali ANSA/GIUSEPPE LAMI

Mariastella GelminiMinistro degli Affari regionali – Ha 47 anni ed è una delle leader più note di Forza Italia. Dopo aver studiato giurisprudenza e avere superato l’esame da avvocato è stata ministro dell’Istruzione nell’ultimo governo Berlusconi. È deputata dal 2006 e nel 2018 è diventata capogruppo di Forza Italia alla Camera.

Mara Carfagna ministro del Sud  ANSA/ANGELO CARCONI

Mara CarfagnaMinistro del Sud – 45 anni, salernitana, è una politica con il passatpo da modella. Ha studiato ballo a New York, suona il pianoforte e, dopo una breve carriera tra teatro e televisione, ha cominciato a fare politica nel centrodestra in Campania, diventando deputata nel 2006. Nel 2008 è stata ministro per le Pari opportunità.

Fabiana Dadone, Ministro delle Politiche Giovanili ANSA / FABIO FRUSTACI

Fabiana DadoneMinistro delle Politiche giovanili. 35 anni, cuneese, era ministro della Pubblica amministrazione nel secondo governo Conte. Laureata in giurisprudenza, dopo una militanza politica nel Movimento 5 Stelle è stata eletta deputata nel 2013 e nel 2018. È stata capogruppo della commissione Affari costituzionali e capogruppo alla Camera. È stata responsabile di Rousseau ed è una dei probiviri del Movimento 5 Stelle. Si è occupata anche di lotta al traffico di esseri umani.

Elena Bonetti (S) ministro per le pari opportunità’ e della Famiglia ANSA/LUCA ZENNARO

Elena BonettiMinistro della Famiglia e Pari opportunità. Ha 46 anni ed è professoressa di Matematica all’Università degli Studi di Milano. Tra il settembre del 2019 e il gennaio del 2021 è stata ministro per le Pari opportunità e la famiglia nel governo Conte II.
Vicina all’area cattolica, ha iniziato a impegnarsi in politica nel 2017 per sostenere Matteo Renzi alle primarie del Partito Democratico. Dopo l’uscita di Renzi e dei parlamentari renziani dal PD è entrata in Italia Viva.

Il ministro per le Disabilità Erika Stefani ANSA/ATTILIO CRISTINI

Erika StefaniMinistro per le Disabilità – È un’avvocata di 49 anni che milita da tempo nella Lega, con cui è stata prima vicesindaco di Trissino, un comune in provincia di Vicenza, e dal 2013 senatrice. Nel primo governo guidato da Giuseppe Conte era stata ministro per gli Affari regionali.
Al momento dell’incarico ha dichiarato: “Quando Draghi mi ha comunicato l’incarico ha detto: “ricordi che ci sono le disabilità, non la disabilità”. Ascolterò subito le associazioni. E l’ascolto sarà una delle mie caratteristiche”.
“Ascolterò subito le associazioni del mondo della disabilità. E questa sarà una delle mie caratteristiche. Prima conoscere i fatti, dedicando più tempo possibile all’ascolto per raccogliere non solo le problematiche ma anche i suggerimenti e le soluzioni che spesso arrivano da chi sta vivendo i problemi». Erika Stefani, annuncia di voler subito affrontare il tema delle vaccinazioni per le quali, come denunciato proprio dalle associazioni, i disabili sono rimasti fuori dalle priorità. “Ne parlerò immediatamente col ministro Speranza perché è un tema molto importante, fondamentale, tra i più urgenti da affrontare”. Poi rivela cosa le ha detto Draghi quando le ha comunicato l’incarico: “Ci ha tenuto a dirmi “ricordi che ci sono le disabilità, non la disabilità”. È vero, le disabilità sono davvero tante e diverse tra loro. Si tratta per un verso di vite ricche, perché i disabili sono stupefacenti, ma anche vite di solitudine, soprattutto in questo periodo. E tutto finisce sulle spalle delle famiglie. Ma da sole non ce la possono fare”.
Poi aggiunge:“ Il mio non vuole essere solo un ministero di coordinamento. Serve di più perché, scusi il sentimentalismo, queste persone devono sentirsi ascoltate, ma soprattutto amate e abbracciate dalla comunità. La prima mossa che il ministro deve fare è di abbracciare queste persone e farle sentire protagoniste dell’attività del popolo italiano. So che non sarà facile, soprattutto di questi tempi. Abbiamo passato un anno di Covid in cui le famiglie dei disabili si sono sentite a volte molto sole




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