Roma e le fatiche di Virginia Raggi

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Un settembre caldo quello del movimento 5 stelle nella capitale. Il sindaco Virginia Raggi sin dal momento della sua ventilata vittoria ha avuto contro tutti. Gli stessi media, famosi per “appoggiare” quasi unanimemente il presidente del Consiglio Matteo Renzi hanno da sempre attaccato compatti la nuova inquilina del Campidoglio. Destra, sinistra e centro tutti contro la Raggi mai così uniti alla ricerca di un obiettivo comune, respingere la scalata del movimento 5 stelle e riprendersi Roma. Durante la campagna elettorale chi vi scrive ricorda le parole di un collega esperto di politica che candidamente dichiaro: “ Al PD conviene che la Raggi divenga sindaco per dimostrare che il Movimento 5 Stelle non è in grado di governare Roma e quindi neppure il Paese per poi risalire nei sondaggi e riconquistare Roma e l’elettorato nazionale nel 2018”. Profezia? Assolutamente no ma giochi politici certamente. Anche i partiti di destra sono contro la Raggi perché avevano creduto di potersi riprendere Roma ma le divisioni interne, più degli elettori glielo hanno impedito. Ed ora? Un celebre detto recita: “Il nemico del mio nemico è un mio prezioso alleato” e quindi tutti contro la Raggi per poi tornare alle vecchie ma mai logore dispute. Certo per i cattolici i 5 Stelle rappresentano notevoli rischi per alcune rischiose aperture ventilate da Grillo e company ma prima di tutto, prima dei campanilismi vengono etica ed onestà e un quadro “vero” della situazione andava analizzato ed evidenziato a chi ci segue con affetto proprio per la nostra onestà.
Andando alle problematiche di questi giorni è evidente che il “tutti contro Raggi” ha creato problemi alla neo inquilina del Campidoglio. Roma è una città allo sbando e tutto è difficile per chi è nuovo della politica e dei giochi della politica da qui qualche errore, tanti sgambetti e alcune grane da risolvere ma, almeno per ora, la situazione appare controllabile per giunta e sindaco.
Questa città ha bisogno di tanto lavoro e non sarà facile per nessuno farla ripartire rimettendola in carreggiata.




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