Volley – Presidenti contro la FIPAV per chiusura campionati

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Volley – Le polemiche per la cancellazione dei campionati di volley non si placano. I presidenti di società della Serie A femminile esprimono piena solidarietà ai vertici delle Leghe contro la decisione della Fipav di considerare conclusa la stagione.

“Decisioni irrispettose e prevaricanti”

“In un momento estremamente difficile per la vita sociale ed economica del nostro Paese, che da imprenditori e presidenti di società di pallavolo di vertice viviamo con grande senso di responsabilità, lavorando già ora per un futuro di rinascita, riteniamo che le istituzioni debbano collaborare e concordare strategie, anziché assumere decisioni irrispettose e prevaricanti”, si legge nella nota diffusa dalla Cuneo Granda

“Condividiamo le ragioni manifestate dal Presidente Fabris – prosegue la lettera – con il quale, con sacrifici immensi, abbiamo quotidianamente operato con l’obiettivo di innalzare sempre più il livello della Serie A italiana, ma confidiamo che possa continuare a dirigere il nostro movimento, che proprio ora ha bisogno di essere compatto e credibile nei confronti delle istituzioni, degli sponsor e del vastissimo pubblico di appassionati”.

Fipav: “Fermare campionati scelta doverosa”

Per il presidente della Fipav, Bruno Cattaneo, “non c’erano le condizioni per portare avanti l’attività” in quanto i “segnali che stiamo percependo indicano che ci sarà un’ulteriore proroga delle misure stringenti. E’ nostro dovere prenderne coscienza ed è qualcosa con cui dovremmo fare i conti ancora a lungo”. In una nota il numero uno della federazione spiega che “la pandemia purtroppo non accenna a diminuire. Già dal 5 marzo abbiamo messo in primo piano la salute dei nostri tesserati decretando il blocco delle attività nella speranza che la situazione potesse cambiare e ci consentisse di poter ripartire e questo non è avvenuto”. La Federazione “sta valutando tutte le risorse possibili da destinare alle nostre società, faremo il possibile per lenire le conseguenze, anche di natura economica, che deriveranno da tale situazione”. “Abbiamo poi pensato -conclude Cattaneo- di dedicare questi nostri ipotetici scudetti, che purtroppo non abbiamo potuto assegnare, ai medici, infermieri, al personale paramedico, alla protezione civile, alle forze dell’ordine e a tutti quelli che si stanno sacrificando per noi e che per questo non finiremo mai di ringraziare”.



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