VOLLEY SUPERVISION – A TU PER TU CON ALICE BARBAGALLO

515

ALICE BARBAGALLO – VOLLEY – Oggi per Romanews intervistiamo Alice Barbagallo libero classe 1997 in forza alla Orocash Picco Lecco per la stagione 2023 2024. Alice vanta un’altezza di 168 centimetri ed è nativa di Siracusa sì affaccia al mondo della pallavolo “professionistica” nel 2013 quando veste i colori del volley Tremestieri in serie B1 fino al 2015 nella stagione 2015 2016 esegue il salto di categoria giocando nella seconda serie nazionale (serie A2) in quanto viene ingaggiata dalla Golem software Palmi per due stagioni consecutive prima con il numero 14 sulla maglia e la stagione successiva con il numero 10 nella stagione 2017 2018 intraprende la sua prima avventura in terra sarda indossando la casacca della Golem Olbia. Nelle due stagioni successive 2018 2019 e 2019 2020 rimane al sud Italia più precisamente in Puglia e difende i colori della Cuore di Mamma Cutrofiano nella stagione 2020 2021 passa al volley Soverato agli ordini di coach Bruno Napolitano nella stagione 2021 2022 trascorre la sua prima esperienza al nord Italia sempre in serie A2 con la casacca della ITAS Ceccarelli Martignacco nella stagione appena conclusa 2022-2023 ha indossato la casacca dell’Hermea Olbia.

L’intervista di Marco Boldini

1) Che cosa ti aspetti dalla stagione 2023 2024 e cosa ti ha spinto ad accettare la proposta di Lecco? 
La scorsa stagione ho giocato la partita più importante del campionato proprio contro Lecco, e quel palazzetto mi ha trasmesso subito sensazioni positive, sia durante la partita sia dopo. Solitamente, questo avviene quando alle spalle c’è una società seria, presente e ben organizzata. Quindi la scelta è stata facile e rapida. Come il mondo dello sport ci insegna, non si sa mai cosa potrà accadere durante una stagione, ma mi aspetto di trovare un clima propositivo per creare una bella sinergia in squadra. Solo così ci si potrà divertire e far risultato.
2) Che cosa ti ha fatto ad accettare per la seconda volta la proposta di giocare ad Olbia la scorsa stagione e che differenza hai trovato rispetto alla prima avventura in terra isolana?
Di sicuro la fiducia datami nuovamente dal presidente Sarti e da tutto lo staff, con il quale ho creato un bellissimo rapporto. Guadalupi in particolar modo è stato bravissimo a gestire un gruppo complesso ed altalenante. Il più bravo ed empatico allenatore incontrato fino ad ora.
Non per ultimo, il clima sereno che si avverte in palestra e soprattutto fuori. Società e dirigenti si sforzano continuamente per farti sentire a casa… Nulla di nuovo rispetto a 5 anni fa.
3) Raccontami la tua prima esperienza al nord Italia cioè la stagione alla ITAS Ceccarelli Martignacco che differenze hai trovato rispetto alle squadre del sud Italia?
L’esperienza a Martignacco a parte qualche alto e basso dovuto al mio infortunio al dito è stata piacevole. Mi sono subito abituata al clima e alla gente, la squadra era molto unita, la società presente e piena di splendide persone. Le differenze che ho avvertito da subito riguardano certamente le tante strutture sportive che purtroppo non si contano al sud, e l’affluenza nei settori giovanili
4) Che cosa significa giocare per una squadra Sarda come gestisci e vivi le trasferte spesso in aereo immagino? 
Chiaramente è stato complicato e stancante affrontare ogni trasferta. Soprattutto ad inizio stagione la formula del campionato ci ha indirettamente penalizzate sotto questo punto di vista, con molte trasferte di fila. Però questo ci ha uniti molto e per certi versi è stato anche il nostro punto di forza, dal momento che anche gli avversari hanno dovuto affrontare una trasferta più o meno stancante per venire a giocare al Geopalace.
5) Hai già un bagagliaio di esperienza importante dove dove pensi di dover migliorare a tuo parere e dove pensi di avere il tuo punto di forza in modo da poter aiutare le tue nuove compagne di squadra?
I tanti anni di serie A2 sul campo sono di certo un bagaglio importante da affiancare alla mia spiccata grinta e voglia di vincere, che ritengo essere i miei punti di forza. Ma questi sono solo punti di partenza, perché non si smette mai di imparare. Quest’anno infatti spero di poter fare un importante salto di qualità tecnico con l’aiuto del coach Milano, e anche mentale, per affrontare di volta in volta le gare con lucidità e carattere.
6) Che rapporto hai con il beach volley?
Amo il mare e giocare sulla sabbia. Dopo i 3 anni di trofeo delle regioni indoor ho avuto la fortuna di giocare anche nel beach volley i due trofei delle regioni. Però l’università dopo il diploma ha reso tutto più complicato e a quel punto ho preferito dedicarmi esclusivamente all’indoor, impegnando gran parte dell’estate studiando per dare più esami possibile.
7) Come hai iniziato a giocare a pallavolo come hai fatto ad innamorarti di questo sport?
Di sicuro grazie a Mila e Shiro, che vedevo sempre in tv. Poi ho avuto la fortuna di incontrare fin da piccola allenatrici e tante compagne dolci e simpatiche, che di certo rendevano tutto più piacevole. Non volevo far altro che stare in palestra ad allenarmi, e devo dire che anche dopo tantissimi anni questo pensiero non è per niente cambiato.
8) Ti piacerebbe intraprendere una avventura all’estero prima di chiudere la carriera agonistica?
Non saprei. Ho tante amiche che hanno vissuto diverse esperienze all’estero, e per quanto soggettive, mi hanno dato un’idea su come potrebbe essere. Sono una ragazza molto curiosa e con tanta voglia di conoscere e imparare anche da realtà diverse dalla nostra. In più credo di sapermi adattare molto facilmente alle situazioni. Mai dire mai, però amo l’italia in tutti i suoi pregi e difetti, e anche il fatto che la mia famiglia e i miei cari siano sempre presenti per condividere come ogni momento della stagione. La loro presenza fisica ed il loro supporto sono da sempre fondamentali.
9) Sei appena arrivata a Lecco hai già avuto modo di parlare con qualche tua nuova compagna di squadra o conosci già qualcuno personalmente?
Conosco già Federica Piacentini, e trovo sia una delle compagne più dolci e al tempo stesso professionali che abbia mai conosciuto. L’impegno e la sua dedizione per la pallavolo sono da prendere ad esempio. Sono davvero felice di rincontrarla dopo l’anno a Soverato. Le altre le conosco solo di vista e non vedo l’ora di conoscerle personalmente.
10) Come gestisci il tuo tempo libero quando sei libera da impegni sportivi hai degli hobby passioni al di fuori della pallavolo?
Purtroppo o per fortuna gran parte del mio tempo libero lo passo studiando per gli esami all’università. Peró negli ultimi mesi mi sono cimentata nella pittura. Dipingere stimola la mia creatività e mi rilassa molto. Poi da buona siciliana adoro mangiare, quindi quando ne ho modo cerco sempre di cucinare e di sperimentare nuove ricette.
Crediti fotografici 📸 Luigi Canu 📸



Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *