Calcio – Dopo l’Europa League è già tempo di campionato

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Calcio – Bilancio positivo per le italiane impegnate in Europa League. Lazio Roma sono riuscite ad ottenere 4 dei sei punti in palio contro due compagini di buono spessore tecnico.

Termina in pareggio Wolfsberger-Roma, match valido per la seconda giornata di Europa League. Quattro punti in due giornate per gli uomini di Fonseca che passano in vantaggio con una rete di testa da parte di Spinazzola: fortunosa la rete dell’ex Juventus che prima colpisce di testa sugli sviluppi di un corner, con il pallone che finisce addosso a un difensore avversario, per poi finire di nuovo sulla testa di Spinazzola che realizza la rete del vantaggio. Il pari dei padroni di casa arriva al 51’ minuto con Liendl.

È un’occasione persa, visto che l’avversario si è dimostrato con grandi limiti tecnici seppur spinto da un caloroso pubblico. L’1-1 finale è il prodotto di un calcolo in vista del campionato, con 8 titolari diversi su 11 rispetto alla squadra di Lecce (gli unici tre confermati sono stati Mancini, Diawara e Kluivert).Mister Fonseca lo ha spiegato a fine gara: «Abbiamo meno di 72 ore per recuperare e, con tanti assenti, le scelte erano limitate. Spero di riavere dopo la sosta Perotti e Under». Contro il Cagliari ci saranno Pau Lopez e Smalling, più Dzeko e Kolarov freschi.

Forse, 15-20 minuti di Dzeko sarebbero bastati a vincere la gara. Kalinic è lontanissimo da una condizione accettabile, Pastore è partito benino ma poi è scomparso davanti all’aggressività degli austriaci, bravi ad abbassare la partita al loro livello.

La Roma aveva messo la gara in discesa con un gol rocambolesco di Spinazzola: un doppio flipper tra la sua testa e quella di Ritzmaier per beffare il portiere avversario. Sembrava il prologo a una facile vittoria e invece la squadra di Fonseca ha sprecato molte volte l’ultimo passaggio e si è fatta raggiungere a inizio ripresa da un bel tiro di Liendl.

La notizia migliore per la Roma è giunta dall’altra partita del girone, con il pareggio al 92’ tra Istanbul Basaksehir e Borussia Mönchengladbach. Turchi e tedeschi restano così fermi a quota 1. La Roma, che non perde una gara nei gironi di Europa League dal 17 settembre 2009 (0-2 a Basilea), si trova così più vicina al passaggio del turno.

Bryan Cristante, centrocampista della Roma: “Il Wolsberg cii ha messo in difficoltà?. Si, un’ottima squadra, lo sapevamo che erano aggressivi e giocavano sulle ripartenze. Abbiamo fatto una buona partita, concesso troppe ripartenze e alla fine è stato un pareggio”

Cosa è mancato?

“Potevamo sfruttare di più le occasioni che abbiamo avuto e poi magari stare più attenti sulle ripartenze. Un pareggio fuori casa ci va bene per la squadra che erano loro

In Europa nessuna squadra è da sottovalutare.

Non c’è bisogno di questa gara per dedurre questo dato. In Europa le squadre sono tutte forti e le gare tutte difficile”

Anche la Lazio ha rischiato ( e molto) nell’impegno casalingo contro i francesi del Rennes. Inzaghi ancora una volta ha probabilmente esagerato con i cambi e la Lazio ha sofferto molto, sino a quando, subito il gol dello svantaggio in apertura di secondo tempo, sono scesi in campo Savic e Luis Alberto e la partita è completamente cambiata. Infatti due reti in 10 minuti hanno permesso ai capitolini di vincere una partita necessariamente con i tre punti da incamerare per non compromettere la classifica del girone dopo la sorprendente sconfitta in Romania.

Così  Dopo cinque sconfitte di fila (compresa la scorsa stagione), i biancocelesti tornano infatti a vincere in Coppa con una prova sporca, ma cinica. Il segno che la squadra c’è, che sa reagire e vuol restare in corsa su tutti i fronti.

Tutto nonostante un inizio “horror” all’Olimpico. Dopo il poker rifilato al Genoa, Inzaghi ridisegna la Lazio di Coppa affidandosi al turnover e ad alcuni “veterani”. Una scelta che inizialmente crea scompiglio nei meccanismi biancocelesti. Con in campo un mix di “big” e “seconde linee”, la Lazio parte col freno a mano tirato, rischiando subito grosso su un intervento in area di Vavro su Tait. A ritmo lento e con i rossoneri chiusi in fase di non possesso, gli uomini di Inzaghi provano ad aggirare il bunker francese sugli esterni e a colpire sui calci piazzati. Ma è tutto troppo prevedibile e i bianconeri non sfondano. Immobile spara alto sugli sviluppi di un corner, poi il Rennes protesta per un tocco di mano in area di Acerbi. Senza intensità e qualità nel palleggio in mediana, sono i rossoneri a manovrare con più ordine tra le linee. Niang calcia a lato da buona posizione, poi Martin e Tait ci provano dal limite. Tentativi che arrivano alla mezz’ora e che con una punizione telefonata di Cataldi chiudono un primo tempo brutto e lento.

Cosa che non si può dire della ripresa. Camavinga alza subito il ritmo e sfiora il vantaggio dopo una bella invenzione di Niang. Poi Inzaghi fa entrare Milinkovic e Luis Alberto e il Rennes sblocca la gara grazie a una zuccata di Morel sugli sviluppi di un calcio piazzato. Vantaggio che non spaventa i biancocelesti, bravi a restare calmi e a replicare sfruttando proprio i due nuovi entrati. La rete del pareggio arriva da una rasoiata in area del sergente, poi la gara sale di intensità. Con più spazi e le squadre lunghe, da una parte i biancocelesti provano a sfondare sulle corsie, i rossoneri invece si appoggiano a Niang per far salire la squadra e sfruttare gli inserimenti. A fare la differenza però ci pensa Immobile, che a 15′ dal termine di testa firma la rete che ribalta il risultato su perfetto assist di Milinkovic.

Neanche il tempo di chiudere con le coppe ed è gia tempo di campionato. Già ieri sera si è tornati in campo, ma la super partita sarà domenica sera con il  big match del Meazza tra Inter e Juve. La Roma affronta il Cagliari in casa, mentre la Lazio sfida il Bologna al Dall’Ara. Altro match da non perdere Torino-Napoli.

Percorsi opposti per Spal e Parma. La squadra di Ferrara è reduce da tre sconfitte consecutive, mentre quella di D’Aversa ha vinto le ultime due. La Spal lo scorso anno ha vinto entrambi i confronti contro il Parma, mentre per i giallublù i derby dell’Emilia-Romagna sono un tabù.

Sono tre i punti che in campionato distanziano Verona e Sampdoria. La squadra di Di Francesco è l’ultima della classifica con una sola vittoria nelle prime 6 giornate, per i blucerchiati è la peggior partenza della storia della Serie A. Solo sconfitte per la Sampdoria in trasferta in questo campionato, l’ultima volta successe nel 1985/86 e la quarta partita fu anche in quel caso contro il Verona. Quattro partite senza successi invece per i gialloblù, che nelle ultime due ha trovato due pareggi contro Udinese e Cagliari. Il Bentegodi è un fortino per il Verona che ha perso solamente tre delle ultime 23 gare casalinghe contro la Sampdoria

Solo un punto divide Genoa e Milan in classifica. I rossoneri sono reduci da quattro sconfitte nelle prime sei gare, solo una volta in Serie A nella stagione 1938/1939 sono usciti sconfitti in cinque delle prime sette in un singolo campionato. In quattro delle ultime cinque partite contro il Genoa però il Milan è riuscito a vincere e il pareggio è uscito solamente una volta nelle ultime 12 sfide.

Due vittorie nel turno passato per Fiorentina e Udinese contro Milan e Bologna. I viola hanno vinto le ultime 11 partite contro i bianconeri al Franchi contro i bianconeri. Vittoria ritrovata per la Fiorentina nelle ultime due partite, dopo una serie di otto pareggi e dieci sconfitte in Serie A. Attacco invece che fatica per l’Udinese che ha segnato tre gol nelle prime sei partite di campionato.

Sono 7 i punti che di differenza tra Atalanta e Lecce. I pugliesi sono usciti sconfitti dalla partita contro la Roma, mentre la squadra di Gasperini è reduce da due vittorie consecutive. L’ultima sfida tra le due squadre risale al 2012 e finì 0 a 0, nonostante i quattro legni colpiti dai bergamaschi, record per il club in una singola gara di massimo campionato dal 2004/05. Atalanta bestia nera per la squadra di Liverani che ha vinto solo una (nel 1994) delle ultime 11 partite in Serie A giocate in casa dei nerazzurri.

Bologna- Lazio – Rotonda vittoria contro il Genoa per la Lazio, mentre dopo un buon avvio di stagione, il Bologna non trova la vittoria da tre giornate. La squadra di Mihajlovic dopo aver eguagliato la propria miglior partenza nell’era dei tre punti, ne ha ottenuto uno solo nelle successive tre partite di Serie A. L’ultima sconfitta dei biancocelesti con i rossoblù risale al marzo 2012: da allora sei pareggi e altrettanti successi per la squadra di Inzaghi. Biancocelesti che hanno mantenuto la porta inviolata in tre delle ultime sei partite di campionato.

Roma-Cagliari – Solo un punto separa in campionato Roma e Cagliari, giallorossi vittoriosi contro il Lecce, mentre i sardi dopo tre vittorie consecutive hanno pareggiato contro il Verona nell’ultimo turno. La squadra di Fonseca è imbattuta da 10 sfide di Serie A contro il Cagliari (7V, 3N), l’ultimo successo sardo risale al febbraio 2013 (4-2 sotto la gestione Ivo Pulga). L’ultimo gol dei rossoblù all’Olimpico contro la Roma è del 2013, da allora per cinque volte i giallorossi hanno mantenuto la porta inviolata. Roma che in tutte le otto stagioni nelle quali ha vinto almeno tre delle prime sei partite in Serie A, ha terminato la stagione nelle prime tre posizioni. Il Cagliari invece è imbattuto nelle prime quattro partite di Serie A.

Una vittoria per il Napoli, sconfitta per il Torino. Stati d’animo opposti per le squadre di Ancelotti e Mazzarri. Granata che contro il Napoli hanno vinto solamente uno degli ultimi 14 incontri in Serie A, mentre Insigne e compagni hanno vinto gli ultimi quattro incontri esterni di Serie A, contro il Torino realizzando 13 reti. Torino che però è la squadra che ha vinto il maggior numero di match in casa nel 2019 in Serie A. Dall’altra parte però il Napoli è la squadra con il miglior attacco in trasferta nello stesso periodo della Serie A.

In conclusione la supersfida tra la prima e la seconda in classifica. Inter a punteggio pieno dopo sei giornate, Juventus che ha perso punti solamente nel pareggio contro la Fiorentina. Precedenti non favorevoli per i nerazzurri che hanno vinto solo una delle ultime 13 partite di Serie A contro la Juventus (5N, 7P) – successo per 2-1 nel settembre 2016, con Frank de Boer in panchina. Dall’altra parte l’Inter è la squadra contro cui la Juventus ha vinto il maggior numero di partite in Serie A: 82 successi bianconeri in 172 sfide.

Dulcis in fundo una curiosità: il Milan avrebbe cercato Spalletti per la panchina ma…. Io al Milan? Che c’azzecco, ho un contratto con l’Inter. Lasciate lavorare Giampaolo, è l’astro nascente del calcio italiano. Sono fuori perché mi hanno fatto fuori. Dovreste venire con me a raccogliere un po’ d’uva, avreste più calli nelle mani…” ha risposto l’ex allenatore dell’Inter.




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