Monster Family film d’animazione ed inno alla bellezza della famiglia

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Finalmente un attraente film di animazione sulla bellezza della famiglia arriva nelle sale cinematografiche italiane ed europei. Monster Family è un inno alla bellezza di essere marito, moglie, padre, madre, figlio, figlia, fratello e sorella. Parlando del romanzo, il produttore e direttore Holger Tappe dice: “Il libro di David Safier pone l’attenzione anche sull’aspetto umoristico della storia, ed è questo che lo rende particolarmente adatto all’intrattenimento delle famiglie. Sicuramente il nostro film non cambierà il mondo, ma se qualcuno tra gli spettatori, all’uscita dal cinema, penserà che il fine settimana seguente potrebbe essere un buon giorno per fare qualcosa tutti insieme, come famiglia, quello sarà già aver ottenuto qualcosa”.

I Wishbone non sono una famiglia felice. La mamma, Emma, è la proprietaria di una libreria
sull’orlo del fallimento; il papà, Frank, è oberato e sfiancato dal lavoro e dal suo tirannico capo,
la figlia Fay sta attraversando gli imbarazzanti anni dell’adolescenza e dei brutti voti a scuola e il
figlio Max è così intelligente da essere continuamente vittima di bullismo. È ovvio che litighino
in continuazione! E come se tutto ciò non bastasse, dopo essere stati trascinati da Emma a una
festa in maschera, dove poi si rivelano gli unici ad essere mascherati, la perfida strega Baba Yaga
lancia un incantesimo sui Wishbone. Improvvisamente i loro costumi diventano realtà: Emma si
trasforma in un vampiro, Frank nel mostro di Frankenstein, Fay in una mummia e Max in un
piccolo lupo mannaro. Nonostante il trauma, la famiglia deve ora essere unita per trovare la
strega e annullare l’incantesimo. La famiglia di mostri e la loro fidata amica Cheyenne
inseguono la strega in capo al mondo, scoprendo che non tutte le loro nuove caratteristiche sono
un male. Emma è invincibile e immortale, Frank è più forte di qualsiasi supereroe, Fay riesce ad
ipnotizzare chiunque e il timoroso Max è ora quello che spaventa i bulli.
I Wishbone affronteranno questa turbolenta avventura di famiglia, facendo fronte a situazioni
difficili e a veri e pericolosi mostri, tra i quali il Conte Dracula in persona che dichiarerà il suo
eterno amore a Emma. Del resto, nessuno ha mai detto che sia facile far felice la propria
famiglia ma con dedizione ed amore e le scelte giuste i risultati si ottengono… eccome!
Monster Family è l’adattamento cinematografico del fortunato romanzo “Happy Family” scritto
dal vincitore dell’Emmy Award David Safier (Lolle). Il libro è stato tradotto in 18 lingue e
distribuito in più di 40 paesi. Inoltre in Italia, Edizioni Piemme pubblicherà il libro per bambini
ispirato al film e distribuito nella collana Il Battello a Vapore, proprio con il titolo “Monster
Family”, dal 10 ottobre in tutte le librerie.

Holger Tappe, produttore e regista del film racconta: “Ero in cerca di uno scrittore e sono andato
da David Safier che si è fatto un nome scrivendo la sceneggiatura per la serie TV tedesca
“Lolle” (diventare autore di bestseller è stato solo il secondo passo della sua carriera). Mi diede
da leggere una copia in anticipo del suo romanzo “Happy Family” ed entrambi ci rendemmo
conto che la storia forniva la base perfetta per un film d’animazione. Tuttavia, David scrive per
un pubblico più adulto (il 70% dei suoi lettori sono donne tra i 14 e i 50 anni). Concordammo
entrambi sul re-immaginare la storia per renderla più adatta ai bambini. Per esempio, nel
romanzo sono presenti scene erotiche che sarebbero state inopportune nel film. Allo stesso tempo
siamo stati molto attenti a non cambiare la storia di fondo per non renderla irriconoscibile ai
fan del romanzo. Prima di tutto, il film deve essere divertente; se un adulto, guardandolo,
capisce che parla di una famiglia che deve superare i propri problemi per ritrovare l’armonia,
allora questo messaggio fa sicuramente parte della sceneggiatura, ma non in modo didattico.
Superficialmente è una storia divertente su eroi riluttanti i quali, a causa di un’orribile magia, si
ritrovano ad affrontare un’avventura intorno al mondo da far venire la pelle d’oca”.
L’autore satirico tedesco Oliver Kalkofe (che presta la voce al maggiordomo Renfield
nella versione originale del film) afferma: “La cosa interessante di “Happy Family” è che, da un
lato, la storia è facile da riconoscere. Chiunque sia cresciuto in una famiglia, o conosce una
famiglia, o ne ha una propria capirà immediatamente cosa sta succedendo. Una famiglia, che
dovrebbe essere felice, si crea da sé gli ostacoli e inoltre deve affrontare problemi esterni. Non è
una famiglia così felice come suggerisce il titolo del romanzo. Occorre quindi capire cosa è
davvero importante e perché in realtà non c’è mai stata una ragione per non essere felici. C’è
poi un secondo livello, quello dell’utilizzare mostri che tutti conoscono da centinaia di film e di
cui, nonostante conservino un tocco di brivido, si può ridere, i bambini non devono avere paura
di loro. Io credo che sia fantastico come posso rendere divertenti queste creature, le stesse che
mi facevano nascondere dietro al divano quando ero piccolo e che, a volte, mostravano la loro
parte più buona”. “Il target che vogliamo raggiungere con questo film sono i bambini” aggiunge Holger Tappe, “ma siamo accompagnati dall’animazione americana, la quale offre un ottimo intrattenimento non solo per i bambini ma anche per i loro genitori, i quali potranno, per esempio, riconoscere cliché e doppi sensi di cento anni di film horror e riderne. Lo stesso è stato con il mio film precedente, “Animals United”, nel quale abbiamo affrontato i concetti di ecologia e ambientalismo, senza mai perdere di vista i valori dell’intrattenimento.

Un’immagine del film ‘Monster family’, Roma, 11 ottobre 2017. ANSA/UFFICIO STAMPA ++ NO SALES, EDITORIAL USE ONLY ++

Quindi, l’intrattenimento è di primaria importanza per noi, ma ciò non significa che “Monster Family”
non possa far anche riflettere. Viviamo in un mondo esigente nel quale dominano la propria
carriera e l’egocentrismo. Quando non riusciamo a realizzare i nostri sogni, li imponiamo ai
nostri figli e se loro non prendono quella direzione scoppiano inevitabilmente conflitti
prevedibili che portano a serie liti, soprattutto durante la pubertà, perché i nostri figli non si
adattano alle nostre aspettative del mondo ideale”.
Nel film Max Gazzè è al debutto come doppiatore con l’amica e collega Carmen Consoli (autrice anche dalla canzone sui titoli di coda, che cantano insieme) per Monster Family, la family comedy animata in Cgi di Holger Tappe dal romanzo omonimo di David Safier, in sala dal 19 ottobre con Adler.

Gazzè dà voce a un ipertecnologico Conte Dracula, fascino azzimato tra George Clooney e un giovane Christopher Lee, alla ricerca di un’anima gemella. La sua scelta cade su Emma Wishbone, libraia sposata con Frank, troppo assente per colpa del lavoro, e mamma di due figli problematici, l’adolescente Fay e il brillante Max (doppiato dall’11enne Valerio Abbondanza, scelto tra 180 candidati), vittima di bullismo. Un incantesimo della strega di Baba Yaga, su ordine di Dracula, porterà i Wishbone a diventare una comica ‘monster family’ con Emma trasformata in vampira, Frank in Frankenstein, Fay in mummia e Max in piccolo licantropo. Per tornare ‘normale’ la famiglia dovrà ritrovare la gioia di stare insieme.

”Il mio Dracula è un cattivo, molto solo, e nerd. Una specie di Batman molto british e gentiluomo ha sottolineato Max Gazzè . Ho cercato di trasferire quella sua ‘inglesezza’ in italiano”. Per Carmen Consoli, che doppia Emma, dare voce a un personaggio animato ”è stato difficilissimo, ma mi sono divertita”. Poi ”ho guadagnato milioni di punti con mio figlio Carlo di quattro anni. Da quando ha visto il film è impazzito, ora tutti i giorni giochiamo a mamma vampira e bimbo lupetto. Carlo mi ha anche aiutato nel brano ‘Monster family’, l’ululatore che ascoltate è lui”. Per lei il suo personaggio, Emma ”è un po’ anche una Wonder Woman, come capita a tante donne per andare avanti nelle difficoltà ”. In fondo, “chi sono i veri mostri? La bellezza della famiglia nel film è saper trasformare la diversità nell’opportunità di diventare davvero felici”. E ”mi è piaciuto il modo in cui si affronta il bullismo, un tema che da madre sento molto”. Il conte Dracula della storia, ”ha il fascino di Max Gazzè ma non il suo cuore” aggiunge sorridendo. Nei secoli, stare con uno come il principe delle tenebre ”sarebbe una noia mortale”.

L’autore satirico tedesco Oliver Kalkofe (che presta la voce al maggiordomo Renfield
nella versione originale del film) afferma: “La cosa interessante di “Happy Family” è che, da un
lato, la storia è facile da riconoscere. Chiunque sia cresciuto in una famiglia, o conosce una
famiglia, o ne ha una propria capirà immediatamente cosa sta succedendo. Una famiglia, che
dovrebbe essere felice, si crea da sé gli ostacoli e inoltre deve affrontare problemi esterni. Non è
una famiglia così felice come suggerisce il titolo del romanzo. Occorre quindi capire cosa è
davvero importante e perché in realtà non c’è mai stata una ragione per non essere felici. C’è
poi un secondo livello, quello dell’utilizzare mostri che tutti conoscono da centinaia di film e di
cui, nonostante conservino un tocco di brivido, si può ridere, i bambini non devono avere paura
di loro. Io credo che sia fantastico come posso rendere divertenti queste creature, le stesse che
mi facevano nascondere dietro al divano quando ero piccolo e che, a volte, mostravano la loro
parte più buona”.

Molto curiosa anche la scelta dello location: nel film ci sono anche posti veri e conosciuti in tutto il mondo come New York e Londra. Tappe afferma:“Secondo la nostra idea originale, il film sarebbe dovuto durare più di due ore, ma per motivi ditempistiche abbiamo dovuto eliminare alcune delle sequenze, come quella di un inseguimento
selvaggio dall’aeroporto di Heathrow fino al centro di Londra. In questo caso, il processo è stato
comunque creativo ma molto diverso: abbiamo esaminato attentamente dal vivo tutte le location,
le strade e gli edifici, per collocare le folli scene in un ambiente perfettamente realistico. Lo
stesso vale ovviamente anche per le scene che sono sopravvissute ai tagli. Sono convinto che il
pubblico di Londra o New York avrebbe notato se ci fossimo presi troppe libertà nelle scene
ambientate nelle loro città”.

Per fortuna già dalle prime fasi di produzione, c’è stato un intenso controllo della qualità sul lavoro di Tappe: “I miei figli sono i miei critici più severi. Per esempio eravamo talmente immersi nel lavoro da non accorgerci che tra due scene sarebbe dovuto esserci un cambio di costume per Frank, il padre. Finché mio figlio non ha letto una bozza del film e ha detto: ‘Papà, così non va bene, Frank indossa di nuovo improvvisamente il completo da lavoro’. Ovviamente aveva ragione e siamo quindi riusciti a sistemare in tempo il problema. Questo è un altro dei motivi per i quali trovo molto utili le proiezioni con focus group, perché il pubblico vede il film con occhi nuovi, mentre a noi ci sfuggono diverse cose dopo aver lavorato intensamente al film per tre anni”.
“Monster Family è un film che trasmette gioia, anche se, grazie a me, ha anche i suoi momenti disgustosi” racconta divertito il comico tedesco Hape Karkeling (la voce di Dracula nella versione tedesca del film).
L’autore di satira Oliver Kalkoven (Renfield nella versione tedesca) conclude: “Sono un grande fan dei film di animazione. Sono cresciuto con i cartoni, sono stati la mia prima esperienza cinematografica. È incredibile quanto sia possibile fare con i cartoni, non solo dal punto di vista visivo. Quello che mi emoziona davvero è quanto si può fare con una storia, quante gag divertenti, quante idee, quante caratterizzazioni di personaggi possono essere
mostrate in confronto con un film dal vivo. Posso guardare questi film un centinaio di volte perché c’è sempre qualcosa di nuovo da scoprire. Le possibilità sono infinite perché tutto in un film è creato a partire da zero, tranne l’azione della realtà”.
Dice in particolare riguardo a “Monster Family”: “È un grande risultato che solo pochi film raggiungono, è divertente su diversi livelli in modo da far ridere bambini e adulti, nessuno si annoia. E se gli adulti vogliono vederlo, possono portare un paio di bambini con loro così nessuno li guarderà storto. È fantastico! Lo consiglio davvero a tutti, tutti coloro che abbiano una famiglia, che vorrebbero avere una famiglia, che vorrebbero una famiglia diversa, che sono felici della loro famiglia (ma che vogliono scoprire come la vita potrebbe essere diversa), ma anche coloro che sono fan di film con i mostri, di commedie divertenti e di film di animazione.
Tutti ne saranno ben soddisfatti”.




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